dalla Regione Marche

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Respinta mozione di sfiducia presidente. Ceriscioli: “Non è l’apertura di un fascicolo di indagine a motivare una mozione”

“Capisco che sia difficile per qualcuno esprimere soddisfazione se nelle Marche si raggiungono risultati importanti, che si soffra di un traguardo straordinario come la definizione positiva della vicenda Aerdorica, per esempio, conseguita grazie al forte impegno della giunta regionale.

Io sono fatto diversamente: il Governo ha stanziato 104 milioni per gli investimenti nella sanità delle Marche, io ringrazio e riconosco il valore della decisione.

Questo per spiegare che non si può sparare sulla sanità regionale e su tutti gli obiettivi raggiunti, prendendo a pretesto l’avvio di un’indagine, per presentare una mozione di sfiducia con una motivazione a dir poco paradossale sui controlli previsti dallo Statuto regionale sugli organismi e sulle agenzie che dipendono della Regione.

Controlli che, ricordo,  sono definiti espressamente e non in astratto e attengono materie precise:  bilanci di previsione e di esercizio, dotazioni organiche ma non certamente controlli sulle gare d’appalto. Questa condotta sarebbe un’ingerenza inaccettabile della politica su questioni tecniche e questo sarebbe  sì censurabile.  Questa mozione invece dimostra tutta l’ignoranza rispetto a quali siano le competenze e le funzioni di ogni ruolo e non rispecchia nemmeno il garantismo sbandierato solo quando fa comodo.

 Un fascicolo di indagine aperto non è una condanna,  è prima di tutto una garanzia per l’indagato ,ma per il partito dei giustizialisti equivale come sempre a una sentenza di condanna definitiva. Ma allora quando si è garantisti?  solo per casa propria senza una minima coerenza tra quanto si proclama e quanto si pratica? I 5 stelle  sono sempre più stretti dall’abbraccio mortale della Lega che costantemente ne risucchia la vitalità e i valori fondanti , e pensare che avevo creduto che al governo potessero diventare un alambicco che distilla scorie e dai veleni della politica leghista.

Ma invece no, ci si accoda senza saper fare un passo avanti nella visione della politica rimanendo a quella di piccolo cabotaggio e a rimorchio di un alleato che è l’esatto opposto.

Il tema è quindi palesemente un altro: non l’avviso di garanzia ma, strumentalmente, una critica generica e spicciola alle politiche sanitarie.

Sappiamo di dover lavorare sulla percezione dei risultati raggiunti ma questa è una sanità regionale che in 4 anni ha raggiunto obiettivi mai traguardati prima: in termini assunzioni di personale con 1000 professionisti in più che lavorano nelle nostre strutture e il superamento di 4 milioni di euro del tetto imposto dai vincoli nazionali per l’organico. Abbiamo destinato oltre 200 milioni di euro per l’acquisto di macchinari all’avanguardia, 280 milioni  per nuove strutture sanitarie e riqualificare le esistenti. Siamo consapevoli che il nodo critico è la percezione.   Noi possiamo misurare i risultati positivi raggiunti in 4 anni,  i miglioramenti sono dimostrabili dai numeri.

 Anche per le liste di attesa abbiamo un monitoraggio in tempo reale  ed una capacità di controllo come non esiste in nessun altra regione. Dobbiamo però continuare a lavorare per migliorare la percezione tra le persone.

 Rivendico con orgoglio quanto è stato fatto. Mi ero riproposto di rendere misurabili e oggettive le performance e così è perché l’etica della politica è anche la trasparenza nei confronti dei cittadini. Ogni giorno, con le nostre azioni, cerchiamo di lavorare affinchè si superi il clima di sospetto e diffidenza che si va diffondendo nella società nei confronti dell’operato della Pubblica amministrazione. E’ questo il male profondo, una zavorra che preclude la crescita delle comunità.”

COME DIFENDERSI DA LADRI, TRUFFE E INSIDIE DELLA RETE: IL VADEMECUM DELLA REGIONE SULLA SICUREZZA PROMOSSO DALLE AMMINISTRAZIONI  

Cesetti: “Buona politica al servizio e a fianco del cittadino per vivere bene e sicuri”

 

In maniera diffusa in questi giorni estivi viene promosso da alcune amministrazioni locali, con apposite iniziative, il vademecum su prevenzione e sicurezza ideato e divulgato dalla Regione Marche. “E’ questa la buona politica al servizio e a fianco del cittadino per vivere bene e sicuri – commenta con soddisfazione l’assessore alla Polizia Locale e Politiche integrate per la sicurezza, Fabrizio Cesetti – La divulgazione di questo manuale alle famiglie marchigiane, resa più efficace dalla collaborazione delle amministrazioni comunali, è una buona prassi al servizio della comunità e in particolare delle fasce più deboli e maggiormente esposte a raggiri o alle truffe, anche quelle informatiche, come i giovani e gli anziani”.

Tra le poche in Italia, la Regione si è dotata del vademecum “come segnale di attenzione  e presenza sul territorio – aggiunge l’assessore Cesetti che ieri ha partecipato all’incontro di Magliano di Tenna dal titolo ‘Impariamo a difenderci da insidie, ladri e truffatori’, nel corso del quale il vademecum è stato consegnato ai presenti – per vivere meglio e in sicurezza rafforzando il senso di appartenenza alla stessa comunità, di aiuto reciproco e solidarietà”.

Il vademecum, realizzato in collaborazione con l’associazione Onlus ‘Insieme in sicurezza’,  raccoglie consigli pratici e utili per mettere in guardia le persone e rendere sicure le abitazioni, per difendersi da truffe, furti, aggressioni o stalking, per riconoscere devianze giovanili, rischi della rete e supportare gli anziani.

“Un aiuto valido perché basato su prevenzione e informazione capace di interpretare paure e bisogni – conclude Cesetti – considerando non solo i dati statistici dei reati ma coinvolgendo tutte le componenti della società civile, convinti che la sicurezza non sia un problema solo delle forze di polizia, che restano l’avamposto diretto e prioritario per la cittadinanza, ma della comunità tutta chiamata a rispondere alle problematiche sociali in modo coeso e solidale”.

 

 


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