dall’Amat

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Stagione 2019/20 del Teatro Lauro Rossi di Macerata 

Il Teatro Lauro Rossi di Macerata annuncia con largo anticipo la nuova, importante stagione di spettacolo, un disegno culturale di ampio respiro, in cui il cartellone – promosso dal Comune di Macerata con l’AMAT e in collaborazione con APM – da ottobre ad aprile intreccia in diciassette appuntamenti per otto titoli, di cui due fuori abbonamento, grandi compagnie, nuova drammaturgia e classici, maestri indiscussi della scena e spettacoli di danza.

Ci prepariamo a una stagione di teatro invernale molto intensa – afferma l’assessora alla Cultura Stefania Monteverde -. A Macerata al Teatro Lauro Rossi passeranno i grandi spettacoli di teatro dell’ultimo anno che ci faranno piangere, ridere, pensare. Anche quest’anno abbiamo a cuore il pubblico del teatro che ogni volta incontra le compagnie e gli attori con Gente di Teatro e le scuole che coinvolge oltre 100 studenti con i progetti di Scuola di platea. Mi piace anticipare uno spettacolo speciale il 30 ottobre a tre anni dalla grande scossa, La terra tremano con Giorgio Felicetti. Il teatro è una grande occasione per capire quello che siamo e quello che ci succede. Ma non finisce qui. Il teatro è un grande progetto: stiamo preparando altre sorprese che annunceremo a settembre”.

L’apertura di stagione il 24 e 25 ottobre è con Si nota all’imbrunire (solitudine da paese spopolato), uno spettacolo scritto e diretto da Lucia Calamaro, drammaturga, regista e attrice, che affronta nella pièce un tema di grande attualità, la “solitudine sociale”, un male oscuro e insidioso, “un’epidemia di solitudine” diffusa non solo tra gli anziani, ma ormai anche tra i più giovani. Silvio Orlando è nel ruolo del protagonista, un uomo che, volontariamente, decide di vivere isolato in un paese spopolato. Ma la solitudine permette a desideri e realtà di confondersi e, senza nessuno che riconduca alla verità oggettiva, la vita può diventare esattamente come uno decide che sia… fino a un certo punto.

Una preziosa regia di Emma Dante – indiscussa protagonista del teatro italiano di questi anni -, torna a Macerata, dopo l’atteso Macbeth al debutto in questi giorni al Macerata Opera Festival 2019, con Le Baccanti di Euripide Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con i giovani allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e mostra tutto lo splendore di una delle più grandi opere teatrali di tutti i tempi da cui attinge gran parte della nostra cultura, dalla religione alla letteratura. Il lavoro, potente e intenso in cui la fisicità e il ritmo dei giovanissimi protagonisti, mai banali o eccessivi, ognuno con una specifica identità espressiva, unici nel loro essere acerbi e veri, reca il marchio deciso e autorevole della regista siciliana.

Emilio Solfrizzi ed Elisa Galantini diretti dalla regia di Gioele Dix sono i protagonisti il 3 e 4 dicembre di A testa in giù di Florian Zeller, un grande gioco di attori che svela con la tecnica del doppio linguaggio una verità comica, crudele e meravigliosamente patetica. Daniel invita a cena, contro il consiglio di sua moglie, Patrick suo migliore amico e la sua nuova partner Emma per la quale ha lasciato la moglie. Emma, giovane e carina provoca una tempesta negli animi dei commensali, scuotendo le loro certezze, risvegliando frustrazione, gelosia e invidia.

La stagione prosegue il 12 e 13 dicembre con Alessandro Preziosi nei panni di Vincent Van Gogh, costretto in manicomio, nell’omonimo spettacolo diretto da Alessandro Maggi. La pièce è una sorta di thriller psicologico attorno al tema della creatività artistica che lascia lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Il testo di Stefano Massini è vincitore del Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005 per la “scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva”.

Il Teatro Lauro Rossi rinnova la sua vocazione di luogo dedicato alla creazione artistica ospitando la residenza di allestimento di Giusto la fine del mondo di Jean-Luc Lagarce su traduzione di Franco Quadri con Anna Bonaiuto, Alessandro Tedeschi, Vanessa Scalera, Barbara Ronchi, Vincenzo De Michele per la regia di Francesco Frangipane. Lo spettacolo – in scena il 25 e 26 gennaio in prima italiana – attraversa la storia di Louis, drammaticamente intrecciata con la vicenda personale dell’autore, morto di AIDS a 38 anni. Una storia dell’incomunicabilità nella quale né Louis né i suoi familiari riescono a esprimere i propri sentimenti. Ogni dialogo si riduce a inutili tentativi di riempire il vuoto con le parole, senza che queste abbiano un senso. Un testo dalla poetica dirompente costruito su lunghi flussi emotivi in cui ogni personaggio grida la propria insoddisfazione e frustrazione.

Mine vaganti, il film del 2010 di Ferzan Ozpetek, grande successo di botteghino e critica (2 David, 5 Nastri d’argento, 4 Globi d’oro) arriva per la prima volta in teatro, diretto dallo stesso Ozpetek, al debutto nella prosa. Il Teatro Lauro Rossi ospita la commedia – interpretata da Arturo Muselli, Francesco Pannofino, Paola Minaccioni e Giorgio Marchesi – il 14 e 15 febbraio. Il giovane Tommaso torna nella grande casa di famiglia a Lecce con l’intenzione di comunicare al variegato clan dei parenti chi veramente è; un omosessuale con ambizioni letterarie e non un bravo studente di economia fuori sede come tutti credono. Ma la sua rivelazione viene bruciata sul tempo da una rivelazione ancora più inattesa e scioccante del fratello Antonio. Tommaso è costretto a fermarsi a Lecce, rivedere i suoi piani e lottare per la verità, contro un mondo famigliare pieno di contraddizioni e segreti.

Mi sa che fuori è Primavera, un progetto di Giorgio Barberio Corsetti – direttore del Teatro di Roma – e Gaia Saitta tratto dall’omonimo libro di Concita De Gregorio, giornalista e scrittrice, inviata per il quotidiano “la Repubblica”, giunge al Lauro Rossi il 19 e 20 marzo. La pièce porta in scena la storia di Irina Luci, tristemente nota alla cronaca. Irina è una donna alla quale un giorno vengono sottratte al marito le due figlie gemelle di sei anni. L’uomo si uccide e le bambine non saranno mai più ritrovate. Concita De Gregorio trova le parole per raccontarne la storia, nasce da qui la versione teatrale di questa vicenda così difficile da raccontare: un episodio tragico nel senso più classicamente teatrale del termine, in cui l’eroina subisce la perdita dei figli e deve sopravvivere alla sua stessa vita di dopo senza cedere alla tentazione di sparire lei stessa.

Per la conclusione della stagione il 17 e 18 aprile la danza energica e seduttiva del Nuovo Balletto di Toscana diretto da Cristina Bozzolini con Pulcinella, uno di noi, una sintetica rivisitazione in chiave contemporanea del personaggio di Pulcinella sulle straordinarie musiche di Igor Stravinskij, con interpolazioni di brani composti anche da Giovan Battista Pergolesi. La raffinata coreografia di Arianna Benedetti è affidata a undici straordinari giovani ballerini di grande talento.

La stagione si impreziosisce di due fuori abbonamento.

Il 30 ottobre Giorgio Felicetti porta in scena lo spettacolo da lui scritto, diretto e interpretato La terra tremano, “una storia potente come la natura, importante come la vita. Una storia del sottosuolo, come la faglia. Una storia di luoghi bellissimi, come i borghi tra gli Appennini. Una storia di persone, donne, uomini, vecchi, bambini. Una storia di abbracci, di sogni, di sorrisi, di pianti. Una storia di spaesati. Una storia epica, tra mito e cronaca, che diventa rito magico, catarsi”, come afferma lo stesso Felicetti.

L’appuntamento delle feste di fine anno al Teatro Lauro Rossi è il 28 dicembre con una magica interpretazione de Il lago dei cigni, il più acclamato tra i capolavori di ?ajkovskij su coreografia di Lev Ivanov e Marius Petipa che ha sempre riscosso enorme successo popolare. A presentarlo come appuntamento fuori abbonamento della stagione è Russian Classical Ballet, eccellente compagnia di numerosi talenti dalla migliori accademie russe interpreti di una versione coreografica che ricostruisce filologicamente l’opera originaria.

Nuovi abbonamenti dal 5 al 12 ottobre presso biglietteria dei Teatri 0733 230735.

leggi tutto in allegato: cartella stampa Macerata _ anteprima-1

MU.N MUSIC NOTES IN PESARO MARTEDÌ 16 LUGLIO

TERZO APPUNTAMENTO ALLA CHIESA DELL’ANNUNZIATA

Proseguono alla Chiesa dell’Annunziata i concerti di MU.N – Music Notes in Pesaro, rassegna di musica classica curata da Eugenio Della Chiara, promossa dal Comune di Pesaro in collaborazione con AMAT che propone una programmazione musicale dal Settecento ai nostri giorni con cadenza settimanale. Martedì 16 luglio un appuntamento che nasce dall’intesa artistica creatasi tra Eugenio Della Chiara e Alberto Chines e dal loro comune amore per la musica di Domenico Scarlatti, di cui vengono eseguite dodici sonate (selezionate con cura per carattere e peculiarità) in alternanza tra chitarra e pianoforte, suddivise in due gruppi da sei. A chiusura di ciascun gruppo, due brani per chitarra e pianoforte ispirati agli inconfondibili tratti musicali scarlattiani e commissionati a Carlo Galante e Orazio Sciortino, due tra i più importanti compositori italiani di oggi.

Una formazione solida e il confluire di tante esperienze didattiche e professionali assai diversificate hanno contribuito a fare di Alberto Chines un artista vivace e poliedrico. Il giovane pianista palermitano si è formato presso l’Accademia di Imola con Franco Scala e Piero Rattalino e al Conservatorio di Bolzano con Davide Cabassi. A quindici anni ha debuttato presso il Teatro Massimo di Palermo e nel 2011 ha vinto il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale “Palma d’Oro” di Finale Ligure. Nel 2013 è stato vincitore del Sony Classical Talent Scout di Madesimo e, nel 2014, del secondo premio all’Euregio Piano Award (Geilenkirchen, Germania). Alberto Chines è molto attivo anche nell’ambito cameristico, collabora con la violista Anna Serova e ha negli anni seguito diversi progetti in trio (Trio Casa Bernardini), quartetto e quintetto. Ha inoltre ideato la rassegna concertistica internazionale Musica Manent Festival (Ustica) e collabora con la Primavera di Baggio di Milano.

Nato a Pesaro, Eugenio Della Chiara si diploma all’età di diciannove anni con il massimo dei voti e la lode nel conservatorio della sua città sotto la guida di Giuseppe Ficara. Tra i suoi maestri vi sono Piero Bonaguri, Andrea Dieci e Oscar Ghiglia, con cui si perfeziona all’Accademia Chigiana di Siena. Tra i premi ricevuti si segnalano – primo musicista a conseguire questo riconoscimento più di una volta – le due borse di studio della Fondazione Rossini ottenute nel 2008 e nel 2010. La sua attività concertistica lo ha portato a suonare in Giappone, Austria, Ungheria, Turchia, Spagna e Norvegia; in Italia ha tenuto recital solistici per alcune tra le maggiori istituzioni musicali del Paese, tra cui il Rossini Opera Festival, le Società del Quartetto di Milano e di Bergamo, l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, la Società dei Concerti di Parma e l’Associazione “Angelo Mariani” di Ravenna. È stato ospite degli Istituti Italiani di Cultura di Vienna, Istanbul, Oslo, Tokyo e Budapest.

Prevendita presso biglietteria Tipico.Tips 0721 34121, biglietterie circuito AMAT (www.amatmarche.net), call center 071 2133600, Chiesa dell’Annunziata 334 3193717 la sera del concerto dalle ore 20.

Inizio concerto ore 21.15.

 

 

 

 

 

 

TAU, RINVIATO A VENERDÌ 26 LUGLIO LO SPETTACOLO DI VALERIO MASSIMO MANFREDI

PREVISTO A FABRIANO SABATO 13 LUGLIO

 

 

Sarà recuperato venerdì 26 luglio lo spettacolo Il mio nome è nessuno con Valerio Massimo Manfredi previsto sabato 13 luglio al Teatro Gentile di Fabriano nell’ambito del TAU / Teatri Antichi Unitie rinviato per indisponibilità dell’artista (motivi di salute). I biglietti acquistati in prevendita rimangono validi.

Lo spettacolo è prodotto da Teatro Pubblico Ligure nell’ambito del progetto Odissea un racconto mediterraneo ideato e diretto da Sergio Maifredi.

Per informazioni: AMAT 071 2072439-2075880.

 

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