dall’Amat

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MU.N MUSIC NOTES IN PESARO, VENERDÌ 26 E SABATO 27 LUGLIO

UN WEEKEND NEL SEGNO DELLA GRANDE MUSICA DA CAMERA

PER LA CONCLUSIONE DELLA RASSEGNA

Si avvia alla conclusione venerdì 26 e sabato 27 luglio la quinta edizione di MU.N – Music Notes in Pesaro, rassegna di musica classica alla Chiesa dell’Annunziata curata da Eugenio Della Chiara e promossa dal Comune di Pesaro in collaborazione con AMAT che propone una programmazione musicale dal Settecento ai nostri giorni con cadenza settimanale.

Venerdì 26 luglio comincia un weekend nel segno della grande musica da camera con il Quartetto Mirus, attivo da oltre dieci anni e formato da musicisti membri della prestigiosa Orchestra Mozart fondata da Claudio Abbado: il loro programma si apre con un confronto attraverso i secoli tra due grandi compositori viennesi – Anton Webern con il Langsamer Satz e Franz Schubert con l’Allegro assai dal Quartettsatz D. 703 – per poi proseguire con il Quartetto op. 13 di Felix Mendelssohn. Costituitosi nel settembre 2008, il Quartetto Mirus nasce all’interno del progetto SIXE della Federazione Cemat di Roma. Dopo essersi perfezionato con Giuranna all’Accademia “W. Stauffer” di Cremona, ottiene il riconoscimento di Quartetto in residence presso il Festival Autunno Musicale di Como. Nel 2010 viene selezionato da Walter Levin alla Hochschule für Musik di Basilea e nel 2013 conclude il master in Musica da Camera con Oliver Wille presso la Hochschule für Musik di Hannover. Premiato nel 2009 al “Concorso Internazionale di Musica da Camera G. Papini”, l’anno seguente vince il premio “Nuove Carriere” e “Rec & Play”, indetto dal CIDIM di Roma. Nel 2011 ottiene il primo riconoscimento all’estero con la premiazione al Concorso di Musica da Camera “B. Pergamenschikow”, patrocinato dalla Hochschule für Musik “Hanns Eisler” di Berlino; nel 2012 viene invitato a far parte dell’ECMA e nel 2013 è finalista al Concorso Internazionale di Musica da Camera Premio “V. Gui” di Firenze. Ha effettuato il suo debutto al Bologna Festival nel 2009 nella sezione “Nuovi talenti” (“formazione capace di imporsi per controllo e maturità”, Corriere della Sera). Da quel momento ha tenuto concerti presso numerose istituzioni italiane ed estere. I membri del Quartetto Mirus fanno parte dell’Orchestra Mozart fondata da Claudio Abbado.

La sera seguente – sabato 27 luglio – la quinta edizione di MU.N si chiude con un concerto di Davide Cabassi e Tatiana Larionova, che guidano il pubblico attraverso i capolavori della letterature per pianoforte a quattro mani: dalla Fantasia in Fa minore op. 103 di Franz Schubert alle Danze ungheresi di Johannes Brahms, passando per i Mehrere kurze Walzer di Wolfgang Rihm e le Danze slave di Antonín Dvo?ák.

Davide Cabassi e Tatiana Larionova formano un consolidato duo pianistico da dieci anni, da quando sono una coppia anche nella vita. Hanno suonato in tournée negli Stati Uniti, in tutta Europa e per le più importanti società concertistiche italiane. Hanno fondato e dirigono la Primavera di Baggio, stagione concertistica e festival multidisciplinare che con cadenza annuale anima il quartiere milanese di Baggio. L’iniziativa si è contraddistinta sia per la qualità della proposta musicale che per l’inedita valenza sociale: oltre al voler recuperare spazi confiscati alle mafie, la manifestazione ha lo scopo di coinvolgere fasce di pubblico generalmente lontane dal mondo della musica classica. La risposta è stata immediata e ogni appuntamento registra una notevole presenza di bambini e ragazzi, oltre ad adulti ed anziani. I concerti, gratuiti, vedono la partecipazione di nomi già affermati nel panorama musicale a fianco di giovani talenti. Alla Primavera di Baggio il concerto diventa occasione di ritrovo, socializzazione, divertimento e accrescimento.

Prevendita: biglietteria Tipico.Tips 0721 34121, biglietterie circuito AMAT (www.amatmarche.net), call center 071 2133600, Chiesa dell’Annunziata 334 3193717 la sera dei concerti dalle ore 20 ad inizio previsto alle ore 21.15.

IL TAU A URBISAGLIA MERCOLEDÌ 24 LUGLIO CON ANFITRIONE IN ANTEPRIMA NAZIONALE

La storia di Anfitrione che ha appassionato tutte le epoche da quel lontano 206 a.C. per il meccanismo perfetto della vicenda drammaturgica dando origine a numerose riscritture, giunge in scena all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia mercoledì 24 luglio in anteprima nazionale nell’interpretazione di Gigio AlbertiBarbora BobulovaAntonio CataniaGiovanni EspositoValerio SantoroValeria Angelozzidiretti dalla regia di Filippo Dini.

Lo spettacolo è proposto nell’ambito del TAU/Teatri Antichi Uniti, rassegna regionale di teatro classico che in una coniugazione funzionale e gradevole di beni e attività culturali offre l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico per la spettacolarizzazione restituendoli a un ampio uso dall’impegno congiunto di MiBACRegione MarcheSoprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle MarcheAMAT e i tredici Comuni marchigiani che ospitano la rassegna.

La storia di Anfitrione ha appassionato tutte le epoche, e da quel lontano 206 a.C. si sono susseguite decine e decine di riscritture, senza contare le innumerevoli messe in scena, come se ogni epoca, e forse in particolar modo nel secolo scorso, avesse desiderato scrivere una nuova pagina su una vecchia storia, una storia torbida, dove si consuma il più ambiguo e il più perfido dei tradimenti, quello inconsapevole di una moglie, che si concede tra le braccia di una divinità, quanto mai consapevole invece di goderne le grazie e i piaceri.

“L’Anfitrione del 2019 è un arrembante politico, o meglio, un dilettante populista – afferma Sergio Pierattini autore dello spettacolo – che, con la sua esordiente formazione politica, ha appena sbaragliato gli avversari con un sorprendente e inatteso plebiscito. Sosia, che Plauto e Molière, vollero suo servitore, si è trasformato in un autista portaborse, mentre la bella Alcmena, moglie del trionfatore delle elezioni e prossima First Lady, è divenuta insegnante di scuola media di una piccola città di provincia. Ma come si sono trasformati in questa contemporanea riscrittura di uno tra i più conosciuti classici della comicità, Giove e Mercurio, gli dèi che hanno dato vita al mito della nascita di Ercole grazie all’innamoramento di Giove per la moglie di Anfitrione? La risposta sta nel meccanismo perfetto di una vicenda drammaturgica che, affinandosi, ha attraversato i secoli, da Plauto fino a Giraudoux, con il suo Anfitrione 38, passando da Molière, Kleist e molti altri. Gli dèi, incuranti dell’incredulità e dello scetticismo che li circonda dalla fine del mondo classico, continuano ad agire e a sconvolgere con il loro intervento, allora come oggi, gli umili e i potenti. Giove, per avere Alcmena, gabbandone il marito, fa vincere le elezioni all’improbabile Anfitrione, che quando arriva a casa da neo deputato destinato alla carica di Presidente de Consiglio, si trova alle prese con un intrigo che la sua intelligenza non è in grado di sbrigare. La stessa Alcmena è protagonista di un inganno che a poco a poco le si svela attraverso il gioco di cui ella stessa è vittima. I protagonisti si sdoppiano: c’è un Anfitrione becero, volgare e arrogante e un Anfitrione interpretato da Giove, gentile e modello dell’uomo perfetto o quasi. Gli fa eco un’Alcmena nevrotizzata e vittima della sciatteria del marito, a fronte di un’altra Alcmena, dolce e sensuale che vediamo alle prese con Giove quando prende le sembianze di Anfitrione. La metamorfosi investe anche i personaggi che appartengono alla scala sociale inferiore. Il modesto Sosia, ha il suo alter ego in un Mercurio diabolico e sfrontato, e sua moglie Bromia, si trova alle prese con i suoi due “mariti” Sosia e Mercurio, e la sua preferenza verso il secondo è scontata. L’altalenarsi tra verità e inganno, intesi e malintesi, genera situazioni comiche, bizzarre e spiazzanti che fanno da specchio alle sempre più grottesche e disorientanti vicende del nostro presente”.

Le scene dello spettacolo – prodotto da La Pirandelliana in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana – sono di Laura Benzi, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Pasquale Mari e le musiche di Arturo Annecchino.

Prima dello spettacolo, alle ore 20 al Teatro Romano DinnerTAU cena con prodotti locali (12 €, prenotazione necessaria al 0733 506566)Prevendita e informazioni presso Ufficio turistico Urbisaglia 0733 506566 tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19. Inizio spettacolo ore 21.30.

 

 

VILLAINVITA FERMO FESTIVAL, VENERDÌ 26 LUGLIO ARISA IN CONCERTO PIANO E VOCE

Si avvia alla conclusione venerdì 26 luglio VillainVita. Fermo Festival promosso dal Comune di Fermo e dall’AMAT con Arisa in piano e voce.

Nella splendida cornice di Villa Vitali risuoneranno le splendide canzoni di una delle più straordinarie voci femminili italiane in un concerto intimo per piano e voce realizzato in collaborazione con Eventi Live. Dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2019 con Mi sento bene, Arisa ha fatto un bel giro per il nostro Paese con una tournée prima nei club, ora negli spazi all’aperto. Cantante eclettica e con una voce inconfondibile, oltre che intonatissima, Arisa è un’artista di grande talento. Il primo grande successo che la fa conoscere e apprezzare dal grande pubblico arriva proprio sul palco dell’Ariston, quando nel 2009 vince nella categoria Nuove proposte con il branoSincerità. Arisa ha trionfato anche una seconda volta al Festival della canzone italiana, nel 2014, con la canzone Controvento. Dal 2010 ha avviato la sua attività televisiva che la ha vista giudice della quinta, sesta e decima edizione italiana del talent show X Factor. Nel 2018 Arisa è ospite di Giovanni Caccamo a Sanremo su Eterno, mentre presta la sua voce a tre canzoni incluse in altrettante colonne sonore di film: Ho perso il mio amore (per La verità, vi spiego, sull’amore di Max Croci), scritta da Cheope, Federica Abbate e Giuseppe Anastasi; Vasame (per Napoli velata, ultimo film di Ferzan Ozpetek) scritta da Enzo Gragnaniello e Ho cambiato i piani (per Nove lune e mezza di Michela Andreozzi), scritta da Niccolò Agliardi e Edwyn Roberts. L’estate del 2018 la vede impegnata con una serie di spettacoli tra cui le date accompagnata dalla Filarmonica Toscanini diretta da Beppe D’Onghia, dimensione che le permette di esprimere al meglio doti interpretative e capacità tecniche. Nel 2019 esce per Sugar il nuovo album di inediti, Una nuova Rosalba in città, pubblicato a febbraio dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2019 con Mi sento bene, il cui video ha superato quota 5 milioni di visualizzazioni su YouTube, frutto di un lavoro durato più di un anno in un vero e proprio laboratorio creativo, che ha coinvolto sei producer – Matteo Buzzanca, Matteo Cantaluppi, Dario Faini, Team Ithaka, Jason Rooney e Andro – e diciassette autori, oltre alla stessa Arisa che firma due brani: Gianluca De Rubertis, Shridhar Solanki, Matteo Buzzanca, Lorenzo Vizzini, Alessandra Flora, Diego Mancino, Dario Faini, Giuseppe Zingaro, Vito Dell’Erba, Edwyn Roberts, Niccolò Agliardi, Marta Venturini, Morgan Giovannetti, Giulia Anania, Stefano Brandoni, Sobral e Cristiano Malgioglio.

Informazioni: biglietteria Teatro dell’Aquila 0734 284295, Eventi Live 335 6752436. Inizio spettacoli ore 21.45.

 

 

 

STUPOR CIRCUS, LA CONCLUSIONE A PESARO DA GIOVEDÌ 25 A DOMENICA 28 LUGLIO

CON JOHANN SEBASTIAN CIRCUS DI CIRCO EL GRITO

Dopo il grande successo di pubblico, prosegue al Parco Miralfiore di Pesaro per l’ultimo weekend Stupor Circus, il primo festival internazionale di Circo Contemporaneo promosso dal Comune di Pesaro con l’AMAT e la collaborazione di Circo El Grito che ha conquistato gli spettatori attraverso il suo linguaggio sperimentale che lega tradizione circense e il nuovo circo, in cui multidisciplinarità, sceneggiatura e regia diventano un unicum poetico ed evocativo.

Giovedì 25sabato 27 e domenica 28 luglio torna in scena a grande richiesta nel magico Chapiteau di Circo El Grito (piazzale sul retro del bar) Johann Sebastian Circus.

Una spericolata acrobata aerea, un clown equilibrista e un musicista multistrumentista prendono per mano il pubblico e l’accompagnano nella loro quotidianità, nei loro ricordi, nelle loro fantasie. Uno spettacolo onirico e visionario adatto a tutta la famiglia, il carattere multidisciplinare del circo contemporaneo, con le sue danze, giocolerie e acrobazie, incontra il potere della musica. Lo spettacolo, menzione d’onore della giuria a Scintille/Asti Teatro 36, con Fabiana Ruiz Diaz, Giacomo Costantini – anche autori – e Andrea Farnetani, Circo El Grito e Wu Ming Foundation incrociano i loro sentieri distillando un oggetto narrativo non identificato che contamina il linguaggio della pista e quello della carta, i funambolismi del corpo e quelli della lingua, le note di uno spartito con le frasi di un racconto e con i gesti di un circense.

Circo El Grito è una delle due compagnie italiane di circo contemporaneo riconosciute dal MiBAC. Con più di mille repliche in tutta Europa, la compagnia rappresenta un grande motore per la sperimentazione che, codificata sull’irrefrenabile curiosità dei suoi due co-fondatori, l’acrobata Fabiana Ruiz Diaz e l’artista multidisciplinare Giacomo Costantini, spazia tra gli ambiti della danza, del teatro, della musica e della letteratura.

Inizio spettacoli ore 21.15. Info e prevendite Tipico.Tips Pesaro 0721 34121, AMAT e biglietterie del circuito 071 2072439, call center 071 2133600, online su www.vivaticket.it.

 

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