dal Macerata Opera Festival

dal Macerata Opera Festival

I 100 Cellos di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi invadono Macerata

 

Mercoledì 31 luglio il grande concerto allo Sferisterio con ospite la PFM

Performance in giro per la città e Concerti pomeridiani
Sono arrivati: già da domenica pomeriggio il centro di Macerata ha accolto i primi musicisti che compongono l’organico dei 100 Cellos di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi protagonisti del prossimo appuntamento musicale allo Sferisterio, mercoledì 31 luglio alle ore 21.

Per la reunion dei 100Cellos a Macerata, la città sarà invasa da tantissimi musicisti provenienti da tutto il mondo, che si esibiranno anche in due concerti di anteprima, il 29 alla Terrazza dei Salesiani e il 30 alla Terrazza dei Popoli (sempre alla ore 19, ingresso gratuito), in questo secondo appuntamento con i percussionisti del GUS e la cantante iraniana Nika Afkari Ahmadabadi.Ospite del concerto dei 100Cellos di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi sul palco dello Sferisterio sarà invece la PFM, celebre band italiana, premiata lo scorso settembre come “band internazionale dell’anno” al Prog Music Award di Londra e particolarmente amata a Macerata. La PFM ha accolto entusiasticamente l’invito di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi e arriverà il 31 luglio nel pieno del nuovo “TVB – The Very Best TOUR” e subito dopo l’esibizione all’Arena di Verona con Cristiano De André dedicata al repertorio del padre.

PFM Premiata Forneria Marconi è un gruppo musicale con uno stile distintivo che combina la potenza espressiva della musica rock, progressive e classica. Nata discograficamente nel 1971, la band ha guadagnato rapidamente un posto di rilievo sulla scena internazionale, entrando nel 1973 nella classifica di Billboard (per “Photos Of Ghosts”) e vincendo un disco d’oro in Giappone. Nel 2011 PFM debutta col progetto “PFM in classic” dove si cimenta con mostri sacri della musica classica come Mozart, Prokofiev, Verdi, Korzakov. A questo progetto fanno seguito un tour in Giappone, un tour teatrale in Italia con l’uscita di un doppio cd. Nel 2017 PFM è stata premiata con la posizione n. 50 nella “Royal Rock Hall of Fame” di 100 artisti più importanti del mondo. A febbraio 2019 la band è stata invitata, per la terza volta, a salire a bordo della “CRUISE TO THE EDGE” (CTTE) come unico artista italiano che ha partecipato all’evento insieme alle più grandi prog band del mondo, capitanate degli YES.

biglietti per il concerto del 31 luglio hanno un costo da 20 a 30 euro.

Torna in scena al Teatro Lauro Rossi Can you hearT me? Spettacolo vincitore del concorso internazionale Macerata Opera 4.0 per progetti di teatro musicale contemporaneo

Macerata, martedì 30 luglio 2019, ore 21
Torna in scena martedì 30 luglio (ore 21) al Teatro Lauro Rossi di Macerata lo spettacolo Can you hearT me?, vincitore del Concorso per una produzione originale di teatro musicale contemporaneo bandito per il secondo anno consecutivo dall’Associazione Arena Sferisterio, in collaborazione con Opera Europa, RomaEuropa Festival e la Rassegna di Nuova Musica.

«La soddisfazione per il risultato artistico del primo concorso 2018 Macerata Opera 4.0 – dichiarano il sovrintendente Luciano Messi e la direttrice artistica Barbara Minghetti – ci ha spinti a proseguire sulla linea tracciata. È importante coinvolgere le nuove generazioni in un festival di importante tradizione come il nostro. Un nuovo utilizzo dello spazio scenico, uno spettacolo realmente interdisciplinare, contemporaneo e perfettamente aderente al tema dell’anno sono le caratteristiche più significative dei progetti che in questi due anni abbiamo selezionato. Per Can we hearT me? Abbiamo condiviso il progetto con una giuria di grande prestigio che comprendeva, oltre al celebre compositore Giorgio Battistelli, anche Fabrizio Gisafi direttore artistico di RomaEuropa Festival (dove l’opera andrà in scena a novembre) Emanuele Masi direttore artistico per Bolzano Danza, e Gianluca Gentili direttore artistico della Rassegna di Nuova Musica».

Can you HearT me? è basato sul progetto presentato in concorso dal titolo “Giriamo in tondo nella notte e veniamo consumati dal fuoco” di Maddalena Massafra in team con Lorenzo Ponte, Clio Saccà, Marco Sinopoli, Eleonora Paris, che ha vinto sugli oltre trenta inviati. Ha debuttato in prima assoluta, lo scorso 20 luglio, e dopo la replica di martedì 30 luglio sarà ancora in scena martedì 6 agosto con una anteprima giovedì 18 luglio.

“A poco più di trent’anni – scrivono gli autori – Orfeo ha rinunciato alla felicità. L’ha sostituita con il desiderio del desiderio: una sorta di bulimia senza scopo, che si alimenta di un consumismo compulsavo e senza fine. Orfeo non cerca relazioni, bensì “connessioni” fugaci, passioni “usa e getta”, senza rischi. Lo scambio con Agave, una ragazza delle sexchat è ormai l’unica forma di legame che riesce ad instaurare. Un erotismo fine a se stesso, un autoerotismo a due. Sempre alla ricerca di un “prodotto” migliore, prestazioni più elevate, da godere “qui e ora”. Subito. In un appagamento effimero, come quello di un orgasmo. Eppure tutto questo divorare la vita, non lo rende felice. Orfeo vive tra i resti delle cose nuove e diverse che ha desiderato, senza mai averle veramente avute. Le sue energie, sedotte, ingannate da chimere fugaci e sopraffatte dal proprio ego, faticano a spingersi sul sentiero impervio della dedizione e del coraggio: quello di una vera scelta d’amore. Un’indagine compiuta da giovani, tra i venticinque e i trent’anni, nell’inconscio della propria generazione, provando a smascherarne la fragilità emotiva e la paura di abbandonarsi all’altro».

#wiredesire
Trust your heart
Installazione per un solo spettA(t)tore
nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio nel foyer del Teatro Lauro Rossi
ingrasso gratuito con prenotazione su sferisterio.it

Si dice che scrivere i propri desideri sia un po’ come chiedere all’universo di esaudirli. E, forse esistono desideri sopiti, sospesi, che nessuno ha mai esaudito. #WireDesire / Trust your heart è un’istallazione pensata per degli spettatori attivi ai quali viene chiesto di esprimere un desiderio inconfessato. Immersa in uno spazio vuoto, privo di interazioni con il mondo esterno, #WireDesire / Trust your heart è una struttura aerea dalla trama sottile, composta interamente da fili rossi.

CAN YOU HEART ME?
Marco Sinopoli musiche
Lorenzo Ponte, Clio Saccà regia
Eleonora Paris drammaturgia
Giulia Bandera scene e costumi
Alice Colla luci
Fabio Brusadin, Marco Di Battista installazione multimediale
Francesco Bolognesi, Michele Cardano regia video
Maddalena Massafra ideazione e coordinamento del progetto

con
Benedetto Patruno Orfeo
Annapaola Trevenzuoli Agave/Veronica
Valentina Ghelfi Euridice in video
Daphne Nisi voce di Euridice

Alice Cortegiani clarinetto
Gianluca Manfredonia percussioni
Michele Marco Rossi violoncello
Samuele Telari fisarmonica
Quartetto Mitja sequenze per quartetto d’archi

Alessandro Rossetti stagista direttore di scena

Can you hearT me? è il progetto vincitore del secondo concorso di teatro musicale contemporaneo Macerata Opera 4.0 dell’Associazione Arena Sferisterio in coproduzione con RomaEuropa Festival e in collaborazione con Opera Europa e la Rassegna di Nuova Musica.

Ci siamo dimenticati della felicità Alla sua costruzione, ricerca, speranza abbiamo sostituito il desiderio. E il desiderio del desiderio: un castello di carta che, generando iperconsumo compulsivo, ha dissolto legami e relazioni. Se il desiderio ipermoderno non vede né vuole problemi – ma costruisce muri fra noi e il mondo – la felicità è sfida, consapevolezza, presa di coscienza di quei problemi. Can you hearT me? indaga nell’inconscio della nostra generazione provando a smascherarne la fragilità emotiva e la paura di abbandonarsi all’altro.
Maddalena Massafra

Come si fa ad uccidere un mito? Orfeo è un musicista che ha perso la sua amata Euridice. Il lutto non elaborato cresce dentro di lui fino a trasformare l’amore in icona e in modello che genera paragoni. È in questa rete bulimica di idealizzazioni e paragoni che cadrà Veronica, aspirante musicista, schiva e sentimentalmente anoressica, che non ascolta mai i suoi desideri. Grazie a quell’incontro lei scoprirà l’importanza di prestarsi attenzione e lui quella di fare i conti con la realtà.
Eleonora Paris

Il tempo del desiderio. L’impianto musicale si declina nella duplice faccia, interiore ed esteriore, dei protagonisti: Orfeo si esprime attraverso musica pop-rock, nel ricordo inconsolabile di Euridice, nascondendo un irrequieto mondo sonoro interiore, tormentato dal canto dell’amata scomparsa. Il violoncello è la voce interiore di Orfeo, aiutato dalle calde tinte del bayan; Veronica si nasconde dietro una musica caratterizzata principalmente dai timbri del clarinetto e del vibrafono: sarà l’incontro con Orfeo a svelarne la sopita vitalità, pronta a librarsi in un canto liberatorio.
Marco Sinopoli

Il gioco dello svelamento. Per indagare i mezzi con cui la nostra generazione si cerca e tenta di mettersi in contatto, ci siamo rivolti alla molteplicità dei linguaggi che la scena oggi offre: recitazione, movimento espressivo, musica dal vivo e proiezioni video. Sul palco due solitudini abitano uno spazio delimitato da pareti dietro cui vivere protetti da identità virtuali che permettono a Veronica di fuggire dalla banalità del quotidiano e ad Orfeo dal vuoto emotivo. Il ritmo dello spettacolo, tra dinamica ossessiva e sospensioni oniriche, si accompagna allo svelamento dello spazio nel quale i personaggi incontrano se stessi. Prima di essere una storia d’amore, Can you hearT me? è un richiamo all’ascolto della voce più intima dei nostri desideri.
Lorenzo Ponte, Clio Saccà

Macerata, 29 luglio 2019 

 

 

Macerata Opera Festival 2019
Il secondo weekend operistico registra ottimi risultati nonostante le incertezze meteorologiche

Nuovi traguardi nel secondo weekend di opere allo Sferisterio che conferma – nonostante le incertezze del meteo ormai passate – l’andamento positivo di presenze e incassi del Macerata Opera Festival 2019.

La novità di questa seconda settimana è che tutte e tre le opere hanno registrato un incasso superiore ai 100mila euro e presenze oltre i 2.000 spettatori. In dettaglio: Carmen ha raggiunto le 2.294 presenze, con un incasso di 120.082 euro; Macbeth 2.371 spettatori per 109.531 euro; Rigoletto 2.064 spettatori per 108.162 euro. Sono stati quindi in Arena 6.729 spettatori per un incasso di 337.775 euro. Si è scatenata così una vera “corsa al biglietto”, soprattutto per Macbeth, dopo i commenti entusiastici del debutto per la regia di Emma Dante, e per la riproposta con cast tutto rinnovato del Rigoletto.

Quello del 2019 si profila come il Festival dei sold out: al già noto secondo della recita di Carmen del 28 luglio (ormai completamente esaurite anche le due restanti repliche d’agosto), si aggiunge il sold out di Macbeth del 26 luglio che appare possibile anche il 4 agosto (sono rimasti solo posti in loggione e qualche posto sparso). Studiando le tendenze d’acquisto, anche Rigoletto del 27 luglio sarebbe stato esaurito se le previsioni meteo non avessero influito negativamente sulle vendite.
«Adesso – dichiara il sovrintendente Luciano Messi – l’obiettivo è quello riuscire ad avere un weekend “tutto esaurito” in una delle prossime due settimane. Quella che stiamo vivendo sarà comunque la stagione con più recite sold out dal 2006: coi sei sicuri (quattro per Carmen e due per Macbeth) sono stati superati i cinque sold out del 2017 (quattro per Turandot e uno per Aida) e i quattro del 2018 (quattro recite della Traviata), due edizioni che si sono superate per record di incassi. Risultati derivati anche dalla consistente prevendita registrata per questa edizione».

Dando uno sguardo alla situazione della prevendita complessiva, con il secondo weekend si è raggiunta la cifra di 1 milione 150mila euro lordi contro il milione e 40mila euro del 2018 (+10%) alla stessa data. In dettaglio gli incassi sono pari a 470mila per Carmen, 310mila per Macbeth, 370mila per Rigoletto. Ci sono inoltre 30.000 euro di prenotazioni (dato analogo al 2018).

Macerata 29 luglio 2019

 

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