Leonardo e Vitruvio: oltre il cerchio e il quadrato

Leonardo e Vitruvio: oltre il cerchio e il quadrato

Alla presenza del presidente della Regione, Luca Ceriscioli

2019-07-11 – APRE A FANO LA MOSTRA “LEONARDO E VITRUVIO: OLTRE IL CERCHIO E IL QUADRATO”

“La mostra che celebra nelle Marche, nella città di Vitruvio,  la ricorrenza dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, arriva immediatamente dopo un’altra celebrazione del genio leonardesco, la Madonna Benois, rendendo la nostra regione protagonista nell’accogliere capolavori. La Regione sta investendo in bellezza da ammirare e anche questa  mostra, sostenuta con 150 mila euro , ne è un tassello importante. E’ una rara opportunità per i visitatori perché è la prima volta nella storia recente che preziosi fogli autografi di Leonardo vengono esposti nella sponda centro-adriatica”.
Così il presidente della Regione, Luca Ceriscioli oggi pomeriggio all’inaugurazione della mostra Leonardo e Vitruvio: oltre il cerchio e il quadrato al Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano, Sala Morganti di Fano. 
Fino al 13 ottobre 2019, con il sottotitolo ”Alla ricerca dell’armonia. I leggendari disegni del Codice Atlantico”, a cura di Guido Beltramini, Francesca Borgo e Paolo Clini , la mostra racconta al pubblico, per la prima volta, la battaglia tra un uomo e un libro, tra Leonardo e Vitruvio. Lo fa nella città del grande architetto romano, luogo della leggendaria basilica oggetto di recenti indagini archeologiche e su cui si sono misurate intere generazioni di architetti, dal Rinascimento in avanti, da Fra Giocondo ad Andrea Palladio a Claude Perrault. L’eccezionale esposizione di cinque disegni del Codice Atlantico provenienti dalla Biblioteca Ambrosiana costituisce la premessa per intraprendere un coinvolgente percorso interattivo fra video, immagini, proiezioni e innovative metodologie di visualizzazione digitale. In un continuo dialogo fra pensiero teorico e ricerca, fra un ‘sapere’ tramandato dalle fonti e il pensiero leonardiano, fra immagini grafiche e tecnologie avanzate, la mostra si presenta come un viaggio nel tempo ed una esperienza immersiva nell’opera di Leonardo. Insomma l’iconico Uomo Vitruviano che è anche il simbolo della proporzione aurea e della geometria applicata, diventa l’occasione per una  rilettura del multiforme rapporto fra il genio toscano e Vitruvio, il cui celebre trattato di architettura ha rappresentato il fondamento teorico del ‘costruire’ in età rinascimentale. Le Marche offrono dunque ancora una volta una grande e straordinaria opportunità per conoscere ed apprezzare il pensiero di questo grande artista ed un affascinante appuntamento culturale che non mancherà di attrarre un pubblico ampio e diversificato e visitatori di ogni età. “
L’evento espositivo, frutto di autorevoli collaborazioni e del lavoro di un qualificato gruppo di ricerca costituito da archeologi, da storici dell’architettura e dell’arte, da filologi e da tecnologi, si inserisce a pieno titolo nel contesto delle manifestazioni di respiro  nazionale ed internazionale ed avvia anche un interessante processo di recupero e valorizzazione della figura di Vitruvio, il celebre architetto e teorico vissuto nel I secolo a.C. che diverse fonti storiche sostengono nativo di Fano. I visitatori avranno la rara opportunità di un incontro ravvicinato con cinque disegni originali di Leonardo dal leggendario Codice Atlantico conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Si tratta della prima volta nella storia recente che preziosi fogli autografi di Leonardo vengono esposti sulla sponda centro-adriatica d’Italia. La selezione dei disegni in mostra copre l’intero periodo d’attività dell’artista, dagli ultimi decenni del Quattrocento ai primi del Cinquecento, spaziando da progetti per macchine militari (la balestra gigante), per la misurazione del tempo (l’orologio idraulico) e della distanza (l’odometro), fino a fogli di soggetto architettonico (la sezione del tiburio della cattedrale di Milano) e geometrico (le ‘lunule’, gli esercizi per la quadratura del cerchio). Accanto a questi cinque ‘protagonisti’ verranno affiancate le principali edizioni cinquecentesche del trattato di Vitruvio: i testi che Leonardo potrebbe aver conosciuto e sfogliato.  L’ allestimento mette in risalto le opere esposte permettendo di osservare i fogli da vicino e nel dettaglio, invitando a una osservazione intima e ragionata dell’autografo leonardesco. Il supporto di strumenti multimediali permetterà di guidare lo sguardo dello spettatore sui fogli, aiutando a decodificare i dettagli più minuti dei disegni e la scrittura speculare di Leonardo.

 

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