Loreto Percorsi – Parva licet

Loreto Percorsi – Parva licet
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LORETO PERCORSI 2019

QUARTA EDIZIONE

10-31 LUGLIO 2019

LORETO

La città di Loreto, negli anni, si è affermata nel policentrismo culturale marchigiano, e ha fatto della cultura il suo volano per il turismo, grazie non solo ad una vocazione di città meta di pellegrini e desiderantes, città, quindi, dove l’essere umano che desidera conoscere e capire può trovare attraverso la sosta, l’attesa e la ricerca all’interno di sé (sia essa tappa o arrivo di un percorso) il senso profondo dell’esistenza umana; ma anche grazie alle sue capacità di conciliazione ed equilibrio, che riescono ad appianare le differenze di tutti coloro che vi convivono, e a fare della pluralità ricchezza e della misericordia un habitus consueto.

È con questo spirito che Loreto si propone per il quarto anno consecutivo di portare avanti la rassegna dal titolo Loreto Percorsi – Parva licet, con l’intento di approfondire la sua costituzione di città verticale, meta-fisica di natura, ma soprattutto di città che si proietta in modi diversi verso l’oltre, inteso non solo come luogo fisico, ma anche come status metafisico, religioso, dell’anima e dell’intelletto. L’uomo che entra in contatto con questa città diviene Transeunte, ovvero un essere soggetto al divenire, destinato a finire, ma che a ciò si oppone cercando ciò che c’è in sé di Eterno ed Assoluto. Ed è questa costante ricerca fra il dentro e il fuori, fra finito ed infinito, fra trascendente ed immanente a generare il cammino di ogni essere umano. E questa è la chiave del percorso di conoscenza che Loreto vuole offrire nel 2019. Il fil rouge Cammini è il collante dei tre incontri programmati dove torna l’idea di un percorso offerto al pellegrino, che è anche viator e viaggiatore (in senso lato e latino), ovvero uomo che si incammina tra piccole e grandi città, tra magre speranze e grasse incertezze, sulla strada del desiderio, che è desiderio di conoscenza del mondo e di ricerca per sé del senso della vita e della felicità personale e collettiva.

La rassegna, dipanando questo filo di Arianna si svilupperà, in maniera quasi mistica, attraverso tre incontri con tre autori del tutto diversi tra loro, ma che, in maniera propria, hanno cercato di capire la ricerca di senso dell’essere umano che volge lo sguardo fuori di sé, verso un luogo o uno status spiriuale/intellettuale che gli permetta di afferrare l’ineffabile.

Il primo ospite sarà infatti il grande critico d’arte Vittorio Sgarbi che narrerà i tesori nascosti della città di Loreto, ma in particolare, Il Cammino di Lotto da Venezia a Loreto, ma soprattutto cosa ha condotto il grande pittore a lasciare gli splendori di Venezia per le strade picciole e strette della Marca? Quale mistero racchiude la sua vita e la sua opera e le ben nove tele custodite nella Pinacoteca Comunale di Loreto? Quale è stato il suo cammino da pittore ad oblato nella Santa Casa di Loreto? Sarà il noto critico a dare risposta ai tanti interrogativi aperti, mercoledì 10 luglio, alle ore 21.15 a Piazza della Madonna.

Il noto critico è nato a Ferrara nel 1952, è stato curatore di mostre nelle varie regioni d’Italia, con particolare affetto per le Marche e le sue città d’arte, conduttore televisivo di programmi dedicati all’arte e alla riflessione sulla contemporaneità come Sgarbi Quotidiani e La Casa dell’Anima e scrittore di innumerevoli saggi storico-artistici, dall’antichità al contemporaneo, come La Casa dell’Anima, L’Italia delle Meraviglie, Viaggio sentimentale nell’Italia dei desideri e Piene di Grazia. I volti della donna nell’arte. Sgarbi ha sempre amato le Marche e l’opportunità di crescere che, come regione, ha dato ai grandi artisti veneti del XV e XVI secolo, come Crivelli e Lotto, loro che profeti in patria non erano per la presenza ingombrante di pittori coevi come Giorgione e Tiziano. Le Marche li hanno accolti, e Loreto ha dato a Lorenzo Lotto la straordinaria occasione di mettere su tela e legno la sua visione di felicità e il suo grande desiderio di fede e di senso della vita.

Il secondo ospite della fortunata rassegna sarà il giornalista, scrittore e conduttore televisivo, Riccardo Iacona, giovedì 18 luglio, ore 21.15, Piazza Garibaldi, con un intervento titolato : ” Il cammino dell’Italia in presa diretta”. Sarà il noto giornalista a raccontare le problematiche emergenti della contemporaneità, il cammino faticoso dell’Italia fra globalizzazione, migrazione, nuove povertà. Una immagine impietosa della nostra nazione vista nelle sue luci e nelle sue ombre.

Il noto giornalista è nato a Roma, classe 1957, si laurea in Discipline dello spettacolo a Bologna e nel 1987 comincia la sua carriera a Rai3 come aiuto regista per programmi come Samarcanda e Tempo Reale, iniziando il sodalizio collaborativo con Michele Santoro, che durerà fino a programmi come Circus e Sciuscià. Continua a lavorare in proprio con reportage d’inchiesta dove dona alla ricerca dei fatti la sua impronta emotiva, sentendo profondamente la realtà vissuta che descrive. E’ così che nascono i reportage Pane e Politica, sulla vita quotidiana della politica italiana a vari livelli territoriali (città, regione, nazione), La guerra infinita, reportage sulla guerra in Kosovo, e il programma Presa Diretta, che lo ha portato al successo.

Il terzo appuntamento è affidato alle mani esperte dell’autorevole psichiatra e sociologo Paolo Crepet, mercoledì 31 luglio, alle ore 21.15, piazza Garibaldi. Il suo intervento, I cammini della passione, verteranno sui percorsi , spesso, tortuosi della passione, la passione intesa come anelito di colui che cerca spinto dal desiderio. Cosa sarebbe ,infatti, una vita senza grandi desideri? Cosa sarebbe una vita senza aver preso parte al mercato della felicità? La nostra epoca, denominata l’era delle passioni tristi, sembra aver smarrito la strada del desiderio quella forza che esorbita l’io e che spinge l’essere umano alla ricerca di un orizzonte aperto e stellare.

Paolo Crepet è nato a Torino nel 1951, è psichiatra, sociologo e scrittore italiano. Famoso per i suoi interventi televisivi di divulgazione su psicologia e psichiatria, nonché per i suoi libri per la diffusione della cultura scientifica su temi psicologici e sociologici, tra i quali I figli non crescono più, Sull’amore. Innamoramento, gelosia, eros, abbandono. Il coraggio dei sentimenti, L’autorità perduta. Il coraggio che i figli ci chiedono e Impara a essere felice.

 

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