Pronto soccorso nelle Marche, la Ugl replica alla D.ssa Nadia Storti

Pronto soccorso nelle Marche, la Ugl replica alla D.ssa Nadia Storti

San Benedetto del Tronto – Riceviamo e pubblichiamo

“In risposta al comunicato stampa,  divulgato dal direttore sanitario della regione marche, dott nadia storti, l’Ugl medici e l’ugl Provinciale di Ascoli Piceno spiega la propria posizione in merito ai problemi che affliggono i pronto sococrsi della regione marche. 

Pur comprendendo l’inevitabile corsa amministrativa a produrre avvisi pubblici, oltre che il prossimo,imminente, concorso regionale, per attrarre medici da assegnare nei pronto soccorsi della regionale marche, crediamo sia fondamentale e prioritario, chiedersi per quale motivo gli avvisi vanno quasi sempre deserti e/o sono sempre meno coloro che partecipano ai concorsi pubblici. 

Il fenomeno straordinario,  Dottoressa Storti, come nel caso del pronto soccorso di san benedetto, sulla grande fuga dei medici, trasferiti presso altri servizi della asur5 o coloro che si sono licenziati volontariamente, rinunciando anche a tre mesi di stipendio legati al preavviso, dovrebbe farLe porre molte domande, e soprattutto trovare soluzioni tra i sistemi riorganizzativi, non certamente risolvibili a colpi di avvisi. 

Occorre porsi domande di fondo, chiedendosi perché i medici se ne vanno, senza poter essere rimpiazzati. Non Le sembra forse il caso che occorreva agire più sui sistemi organizzativi, sulle condizioni di lavoro, che inevitabilmente hanno condotto a clima ambientali non proprio consoni alla serenità lavorativa che si auspicherebbe? Per capire meglio tutto ciò, il confronto più reale è da sostenere con medici che lavorano in pronto soccorso. 

Il riferimento nazionale che Lei pone, potrebbe avere un effetto positivo, se applicato in contesti lavorativi positivamente predisposti, altrimenti tutto sarebbe ancora una volta inutile.

I problemi vengono da lontano ma in alcuni casi anche da vicino. 

Prendendo sempre come es, il pronto soccorso di san benedetto, negli ultimi mesi abbiamo assistito alla più grande emorragia di medici, che culminerà a breve, non appena si concluderà il concorso per il pronto soccorso di Pescara ( se a buon fine almeno tre/quattro unità mediche andranno via). Unità mediche, le assicuriamo, che sarebbero rimaste qualora le condizioni lavorative fossero migliorate. 

Pertanto, per concludere, La invitiamo ad affrontare le questioni fondanti che determinano il fuggi fuggi dai pronto soccorsi della regione marche, senza tralasciare il ruolo fondamentale del territorio che dovrebbe fungere da forte prevenzione , anche per le prestazioni incongrue, perché diversamente non basteranno più, né concorsi e né avvisi per reperire medici. Riguardo il coinvolgimento nelle prestazioni di pronto soccorso dei medici del 118 (invitiamo a pubblicare il numero delle prestazioni eseguite ), internisti e medici non specializzati, speriamo vengano sollevati presto da questo onere aggiuntivo, proprio perché in emergenza le cose non si improvvisano. 

Siamo pertanto certi che Lei saprà cogliere il nostro impegno collaborativo, disponibili a qualsiasi confronto, porgiamo distinti saluti. 

Ugl Provinciale – Ugl medici”

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