da Monteprandone

da Monteprandone

Donati due defibrillatori al Comune

Un dispositivo sarà posizionato in Delegazione, l’altro farà parte della dotazione di emergenza del nuovo veicolo della Polizia Locale

Cerimonia di consegna di due defibrillatori, questa mattina sabato 3 agosto in Municipio, donati dall’imprenditore Roberto Di Girolami al sindaco Sergio Loggi e alla presidente del Consiglio comunale Roberta Iozzi.

Erano presenti anche il Comandante della Polizia Locale Eugenio Vendrame, il Vice Comandante Alfredo Scarfini, il Vice Ispettore Angela Cossignani e il Vice Ispettore Isabella Ascani, il Vice Sovrintendente capo Luca Petrelli e il dottor Alfonso Alberto Matarrese, chirurgo specializzato in cardiologia.

Uno dei due dispositivi verrà installato presso la Delegazione comunale di Centobuchi, luogo in cui si registra il maggior afflusso di cittadini. L’altro device entrerà a fare parte della dotazione della nuova autovettura della Polizia Locale, una Kia Niro ad alimentazione ibrida, così da riuscire ad avere lo strumento a disposizione su strada, in caso di necessità.

In servizio dal mese di maggio, omologato per l’utilizzo esclusivo della Polizia Locale e allestito dalla Bertazzoni Veicoli Speciali Srl, azienda specializzata nelle predisposizioni dei mezzi di emergenza e di quelli in dotazione alle forze dell’ordine, il veicolo è provvisto di kit per il rilievo dei sinistri stradali, strumentazione per posti di controllo e luci di emergenza di ultima generazione per visione notturna e, da oggi, di un defibrillatore salvavita.

“Grazie alla sensibilità dell’imprenditore Di Girolami che ha generosamente fatto dono degli apparecchi al Comune, la nostra comunità si sente più protetta – dichiara il sindaco Sergio Loggi – in passato abbiamo collocato defibrillatori negli impianti sportivi e a scuola. Con questi due nuovi strumenti, a Monteprandone aumenta l’attenzione verso la salute e viene offerta la possibilità di garantire un immediato intervento che, in caso di emergenza e necessità, può salvare la vita di una persona”.

Al termine della cerimonia il Comandante Eugenio Vendrame ha assicurato che tutti i componenti del corpo di Polizia Locale verranno addestrati all’uso dei defibrillatori.

03/08/2019

A Monteprandone torna “Piazza Bella”

Nel mese di agosto piazza dell’Aquila sarà valorizzata con un nuovo arredo urbano

Da lunedì 5 agosto il Centro Storico di Monteprandone, in particolare il suo cuore piazza dell’Aquila, si vestirà di un nuovo arredo urbano per l’iniziativa “Piazza Bella”.

Sedute e pedane rigorosamente in legno che si integrano con il vecchio incasato, saranno valorizzate con vegetazione e giochi di luce e, fino al 2 settembre, formeranno il carattere distintivo dello spazio urbano.

Voluto dall’Amministrazione Comune per rendere la piazza ancora più suggestiva e vivibile, l’allestimento è realizzato dalla Falegnameria Artigiana Interior, l’illuminazione dalla ditta ITE e il verde è a cura dalla Eco Services.

L’inaugurazione di “Piazza Bella” si terrà lunedì 5 agosto, alle ore 19, in piazza dell’Aquila nel Centro Storico di Monteprandone. La cittadinanza è invitata a partecipare.

03/08/2019

 

 

Scuola “Carlo Allegretti”, in corso lavori sui soffitti di aule e corridoi

 

L’investimento di 108.000 euro garantisce una maggiore sicurezza di tutto l’edificio

Proseguono a grandi passi i lavori di manutenzione straordinaria della scuola media “Carlo Allegretti” in via Colle Gioioso a Centobuchi.

Lo stato dei lavori è stato accertato questa mattina, giovedì 1 agosto, nel corso di un sopralluogo effettuato nel plesso scolastico, dal sindaco Sergio Loggi e dall’assessore al patrimonio Christian Ficcadenti, accompagnati dalla dirigente scolastica Francesca Fraticelli.

Nello specifico si tratta di un intervento sui soffitti di tutte le aule e dei corridoi che, in seguito ad analisi visive e termografiche, è stato deciso di effettuare al fine di apportare un notevole miglioramento sulla sicurezza dell’edificio scolastico.

La ditta Tecnoedil srls, che si è aggiudicata la gara, ha già effettuato la posa in opera dei controsoffitti antisfondellamento e, una volta terminate le opere edili, installerà nuove plafoniere a led in ogni ambiente.

L’investimento complessivo è di 108.000 euro provenienti da fondi del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR) su presentazione di un progetto comunale.

“Entro l’estate saranno terminati i lavori sui soffitti di aule e corridoi – spiega l’assessore al patrimonio Christian Ficcadenti – quindi i nostri ragazzi, gli insegnanti e il personale scolastico, al loro rientro in classe, verranno accolti nei luoghi, in cui trascorrono la maggior parte della loro giornata, più sicuri e confortevoli”.

 

 

 

Recupero edilizio degli edifici privati, ecco i fondi per il Centro Storico

Contributi fino ad un massimo di 10.000 euro per il restauro e il risanamento di immobili

E’ possibile fare domanda per ottenere contributi, in conto capitale, per il recupero edilizio degli edifici ubicati nel centro storico di Monteprandone. Sono, infatti, aperti i termini del bando per la concessione di fondi provenienti dalle economie dei contributi PRUSST.

I proprietari di immobili possono fare richiesta per effettuare interventi di riqualificazione delle facciate degli edifici quali l’eliminazione di eventuali superfetazioni, ricostruzione, ricomposizione degli stili originari e degli elementi architettonici caratterizzanti (lesene, cornici, marcapiani, stipiti e zoccolature).

“Obiettivo principale del bando è un sostegno alle iniziative dei privati per la valorizzazione del patrimonio edilizio del vecchio incasato – spiega l’assessore all’urbanistica Meri Cossignani – è solo un primo passo verso una programmazione più ampia che l’Amministrazione Comunale intende portare avanti per rendere il Centro storico più bello e vivibile, sostenendo progetti di rigenerazione urbana che riqualifichino l’esistente sia pubblico sia privato senza ulteriore consumo di suolo”.

Sono ammessi a contributo anche i lavori di restauro e risanamento conservativo dei fabbricati e di pulitura delle facciate, i rifacimenti di intonaci e nuove tinteggiature nel rispetto dei colori originari, dei cornicioni del tetto, rinnovo delle grondaie e discendenti con parte terminale in ghisa; restauro degli elementi in ferro battuto, quali inferriate o roste, balaustre che determinano il decoro della facciata; restauro degli androni se e in quanto visibili dalle pubbliche vie; eliminazione di elementi incongrui visibili lungo le vie pubbliche, quali ad esempio condizionatori o altri elementi che incidono sull’aspetto esteriore degli edifici.

I contributi nella misura del 50% dell’importo dei lavori, documentato attraverso la presentazione di idonee attestazioni di spesa, e comunque, per un importo massimo di 10.000 euro saranno erogati, nei limiti dei fondi disponibili, sulla base di una graduatoria predisposta da una commissione.

Le domande di contributo dovranno essere presentate entro le ore 14 di lunedì 16 settembre 2019, pena l’esclusione. I soggetti in possesso dei requisiti previsti dal bando potranno formulare la richiesta su apposito modello disponibile presso il Servizio Urbanistica in piazza dell’Aquila o scaricabile dal sito istituzionale del Comune www.monteprandone.gov.it.

 

 

 

NOTA STAMPA del sindaco Sergio Loggi sull’approvazione all’unianimità della mozione sulla sanità
presentata nel Consiglio Comunale del 30 luglio.

Esprimo soddisfazione per l’approvazione all’unanimità della mozione urgente sulla sanità che ho presentato durante il Consiglio comunale di ieri sera. In un clima collaborativo si è raggiunto un obiettivo condiviso a tutela del diritto alla salute dei cittadini e per il futuro della nostra comunità.

Nella mozione abbiamo ribadito ancora una volta la nostra posizione sul tema dell’ubicazione della nuova struttura ospedaliera che la Regione Marche intenderebbe realizzare nel territorio Piceno.

Nel rispetto dei criteri previsti dal Decreto Balduzzi, l’Ospedale di primo livello va localizzato sulla costa, individuando nello specifico il territorio di Monteprandone, in località Centobuchi, quale ideale ubicazione.

Solo così si manterrebbero gli standard qualitativi dell’offerta ospedaliera e si creerebbe un presidio di eccellenza laddove il bacino di utenza esistente è più ampio perché comprensivo anche degli utenti provenienti dal territorio abruzzese.

Nell’attesa che il nuovo nosocomio diventi realtà, nel testo del documento ci impegniamo a promuovere, garantire ed assicurare che l’Ospedale Madonna del Soccorso risponda alle esigenze ed emergenze sanitarie del proprio bacino di utenza.

Chiediamo, infatti, che vengano ripristinate le dotazioni ed i servizi di un nosocomio di primo livello, al pari di quelle presenti nel 2002, aggiornati ai livelli e ai progressi tecnologici e scientifici attuali e con una dotazione di personale ed attrezzature almeno proporzionalmente equivalente a quelle presenti negli stessi reparti del Mazzoni e, per la geriatria, equivalenti a quelli dell’ospedale di Fano.

L’ospedale di San Benedetto deve continuare a svolgere in maniera concreta la funzione di emergenza, come previsto dalla Programmazione di Area Vasta 2018, riportandovi la Cardiologia con l’UTIC, I’Emodinamica, la Centrale Operativa dei 118 nonché la Chirurgia vascolare che svolge prevalentemente interventi in urgenza.

Il Sindaco

Sergio Loggi

 

 

 

ad integrazione della precedente nota a firma del Sindaco,
il testo dell’ordine del giorno sulla sanità così come approvata dal Consiglio comunale del 30 luglio.

IL CONSIGLIO COMUNALE

VISTI

L’art. 32 della Costituzione italiana che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività;
I principi di universalità, uguaglianza ed equità espressi dalla Legge 23 dicembre 1978 n. 833 istitutiva del S.S.N.;
Il Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70 “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” (Decreto Lorenzin) in applicazione del D.L. n. 158 del 13/09/2012 (Decreto Balduzzi) relativo alla riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali;
– Gli obiettivi strategici della programmazione quali equità, accessibilità e prossimità del redigendo PSSR (Piano Socio Sanitario Regionale) 2018-2020 della Regione Marche;

PRESO ATTO

delle gravi difficoltà e delle carenze che, da almeno da un decennio e con sempre maggiore incidenza, affliggono l’Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto dei Tronto, a detrimento sia dei pazienti che degli operatori sanitari;
– della annosa mancanza di diversi primari, per ovviare alla quale non sono mai stati banditi i necessari concorsi;

della circostanza che, nonostante la carenza di organico, un cui drammatico segno è la difficoltà per il Pronto Soccorso nel poter garantire le ferie estive al personale sanitario e nonostante la diminuzione dei posti letto e la progressiva obsolescenza dei macchinari, l’ospedale riesce comunque a mantenere un alto indice di produttività, come dimostrato dai seguenti dati:

Posti Letto:

San Benedetto del Tronto posti letto 226 (42 in meno rispetto ad Ascoli)

Ascoli Piceno posti letto 268

Prestazioni di Pronto Soccorso anno 2018:

San Benedetto del Tronto 39.533 (+l% rispetto al 2017) di cui Codici Rossi e 1.023 Codici Gialli 13.162

Ascoli Piceno 30.633 (+ 0,2% rispetto ai 2017) di cui Codici Rossi 733 e Codici Gialli 10.245

RICOVERI ANNI 2015 – 2018

Reparto Medicina

San Benedetto del Tronto (i ricoveri sono divisi tra Medicina e Geriatria) n.4.837

Ascoli Piceno n. 4.770

Reparto Chirurgia

San Benedetto del Tronto n.4.900

Ascoli Piceno n. 4.424

Rianimazione

San Benedetto del Tronto n.481

Ascoli Piceno n. 405

Reparto Ortopedia

San Benedetto del Tronto n.3.232

Ascoli Piceno n. 3.900

Con riferimento al reparto di ortopedia, facendo una proporzione tra i posti letto di Ascoli Piceno (24) e quelli di San Benedetto del Tronto (18), risulta che San Benedetto avrebbe dovuto effettuare nello stesso periodo n. 2.925 ricoveri, mentre in realtà ne sono stati eseguiti oltre 300 in più, nonostante il reparto sia privo di primario da sette anni.

Unità Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC)

San Benedetto del Tronto n.569

Ascoli Piceno n. 463

 

SI CONSIDERI CHE

La Cardiologia e I’Emodinamica si trovano nell’ospedale di Ascoli, ma erano funzionanti al Madonna del Soccorso prima della loro apertura al Mazzoni; il primario non è mai stato sostituito, quale emodinamista al Madonna del Soccorso, dopo il suo pensionamento;
La programmazione di Area Vasta del 2018 recita che °attività prevalente per l’Ospedale di San Benedetto del Tronto: è l’Emergenza” (pag. 3 PAV), mentre per l’Ospedale di Ascoli Piceno, è la “Specialistica elettiva”, costituita da attività non rientranti nell’emergenza urgenza;
La Cardiologia, unitamente all’Emodinamica, fa necessariamente parte del dipartimento di emergenza urgenza (pag. 4 PAV), ma ciononostante San Benedetto ne è priva, al contrario di Ascoli Piceno, in contrasto con quanto disposto nella Programmazione di Area Vasta 2018;
la Mobilità attiva extra-reqionale negli anni 2015-2018 è stata:

San Benedetto del Tronto n. 8.157

Ascoli Piceno n. 5.033

per quanto riguarda la carenza di personale e di mezzi, portiamo due esempi:
Incubatrici

San Benedetto del Tronto n.2 per 800 nati

Ascoli Piceno n. 6+2 per 560 nati

Geriatria (non presente ad Ascoli) Letti per acuti e sub acuti

San Benedetto del Tronto n.20+18 posti letto 5 medici

Ascoli Piceno n.22+19 posti letto 6+3 medici

CONSIDERATO CHE

gli standard quantitativi dell’offerta ospedaliera, espressi dal Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70, riconoscono a questa Area Vasta la localizzazione di due presidi ospedalieri, uno di primo livello ed uno di base anche a servizio della zona montana, in relazione ai bacini di utenza tecnici primari esistenti, comprensivi del territorio abruzzese limitrofo;
l’attuale distribuzione dei presidi ospedalieri di tutta la Regione Marche, in relazione al Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70, dimostra una evidente carenza di offerta di servizi ospedalieri nell’ex zona 12 rispetto a tutte le altre zone delle Marche, rappresentando pertanto un quadro di evidente sperequazione della distribuzione di servizi ospedalieri in territori della stessa Regione, come si evince chiaramente dalla cartina raffigurante tutti i bacini di utenza tecnici primari degli ospedali marchigiani per acuti che si allega alla presente per farne parte integrante (v. all. A), e tenuto conto, ad esempio, del protocollo firmato tra la Regione Marche ed il Comune di Fano nel giugno del 2018 a seguito della scelta di realizzare il nuovo ospedale in località Muraglia. di Pesaro, o degli accordi, annunciati dalla Regione Marche con comunicato stampa del 27/1012017, per il mantenimento degli ospedali di Civitanova Marche, San Severino Marche e Camerino in relazione alla realizzazione del nuovo ospedale di Macerata in Area Vasta 3;
– il parere con valore consultivo espresso dalla conferenza dei sindaci della provincia di Ascoli Piceno ha individuato come area idonea, sulla base di un non meglio identificato algoritmo basato sull’equidistanza, per l’edificazione dell’ospedale unico di primo livello i terreni alti in Pagliare dei Tronto e Colli del Tronto;

– le dichiarazioni del Presidente della Regione Marche, in più occasioni hanno confermato la decisione di realizzare un nuovo ospedale unico in località Pagliare del Tronto;

PRESO ATTO CHE

A norma del D. L n. 70/2015, (c.d. Balduzzi), nell’ambito della rete ospedaliera, è stato articolato il dimensionamento delle diverse discipline in dipendenza dei bacino di utenza; Il bacino di utenza della singola disciplina è stato calcolato sulla base a) delle patologie normalmente trattate, b) della frequenza delle patologie nella popolazione e c) del numero minimo di casi necessari a motivare la presenza di un reparto ospedaliero;
Dai dati che precedono è agevole constatare che, nonostante il minor numero di posti letto e di personale (anche di primari) l’ospedale di San Benedetto ha un’attività superiore a quello di Ascoli Piceno, con riferimento ai reparti previsti in un ospedale di primo livello;

CONSIDERATO INOLTRE CHE

– La battaglia del nostro territorio è quella di garantire ai cittadini un Ospedale Madonna di Soccorso efficiente e capace di rispondere alle esigenze ed alle emergenze sanitarie del proprio bacino di utenza, riportando dotazioni e servizi di un ospedale di primo livello essenzialmente come era il nostro nosocomio nel 2002, come previsto dalla legge;

– Nell’ipotesi prospettata nella bozza di Piano Sanitario Regionale, sulla realizzazione di un nuovo nosocomio di primo livello, come ampiamente avvalorato da tutti i dati oggettivi e le esemplificazioni fornite nel presente atto, la collocazione di tale struttura dovrà rispettare ì criteri dettati dal Decreto Balduzzi con riguardo al bacino di utenza, ai fattori di rischio presenti ed all’afflusso turistico (il più alto della regione nel 2018), e quindi dovrà essere localizzata sulla costa, individuando nello specifico il territorio di Monteprandone – frazione Centobuchi – quale ideale ubicazione, appurato che la legge non fa alcun riferimento, relativamente alla collocazione, a criteri né a confini politici;

Tutto quanto sopra premesso e considerato,

EVIDENZIATO che ai sensi dell’art. 49, comma 1, del Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, trattandosi di atto di indirizzo politico, non sono necessari i pareri di regolarità tecnica e di regolarità contabile da fornirsi da parte dei responsabili dei servizi interessati;

Con voti unanimi

DELIBERA

DI IMPEGNARE IL SINDACO E LA GIUNTA AFFINCHÉ:

si rendano tempestivamente parte attiva e diligente, in qualunque sede competente ed a tutela dei cittadini, per promuovere, garantire ed assicurare nel più breve tempo possibile un Ospedale Madonna del Soccorso efficiente e capace di rispondere alle esigenze ed emergenze sanitarie del proprio bacino di utenza, ripristinando le dotazioni ed i servizi di un nosocomio di primo livello, al pari di quelle ivi presenti nel 2002, aggiornati ai livelli e ai progressi tecnologici e scientifici attuali e con una dotazione di personale ed attrezzature almeno proporzionalmente equivalente a quelle presenti negli stessi reparti del Mazzoni e, per la geriatria, equivalenti a quelli dell’ospedale di Fano;

si impegnino ad ottenere con estrema urgenza che l’ospedale di San Benedetto svolga in maniera concreta la sua funzione di emergenza, come previsto dalla Programmazione di Area Vasta 2018, riportandovi la Cardiologia con l’UTIC, I’Emodinamica, la Centrale Operativa dei 118 nonché la Chirurgia vascolare, che svolge prevalentemente interventi in urgenza;

nell’eventualità in cui dovesse essere disposta l’edificazione di una nuova struttura quale ospedale di primo livello, si impegnino, unitamente agii altri Sindaci del territorio, a chiedere alla Regione che l’individuazione dell’area per l’ipotetica realizzazione del nuovo ospedale di primo livello rispetti rigorosamente i criteri previsti dal Decreto Balduzzi e pertanto venga localizzata sulla costa, individuando nello specifico il territorio di Monteprandone – frazione Centobuchi – quale ideale ubicazione;

in considerazione dei dati forniti in questa mozione, si attivino, sin da ora, in caso di assenza di immediato riscontro positivo da parte delle Autorità regionali competenti, per valutare ogni possibile azione dinanzi alle Autorità giudiziarie ed alle istituzioni competenti, nessuna esclusa, a tutela dei diritti dei cittadini, già lesi per anni.

 

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