dalla Regione Marche

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SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE, IL CONVEGNO SULLA SICUREZZA STRADALE

Ceriscioli: “Regione guidata dalla cultura della sostenibilità con uno sguardo al futuro”

 

“Regione guidata dalla cultura della sostenibilità, oggi le Marche uniscono due principi importanti: quello della mobilità sostenibile e mobilità  sicura”: così il presidente della Regione Marche in apertura del Convegno di oggi a Palazzo Li Madou centrato sul tema della sicurezza stradale nell’ambito delle iniziative della ‘Settimana europea per la mobilità sostenibile’.

“Sicurezza e sostenibilità si sposano, ad esempio attraverso i 50 milioni di investimento per la costruzione di una rete di ciclovie lungo le Marche, sia quella Adriatica di cui siamo non a caso Regione capofila, sia lungo le valli che è la rete marchigiana delle ciclovie. Nello stesso tempo promuoviamo un modo sostenibile di muoversi che non inquina, quello in bicicletta, ma in sicurezza per potersi muovere in una sede propria e non in mezzo al traffico. 24 milioni, poi, per finanziare la sostituzione di incroci pericolosi con rotatorie, importanti in termini di sicurezza e sostenibilità perché fluidificare il traffico significa anche ridurre le emissioni di gas in aria e rispettare l’ambiente. Altra parte importante riguarda le ferrovie, l’uso sempre più frequente del treno, l’elettrificazione dell’unica linea nelle Marche ancora rimasta con mezzi tradizionali, tutte scelte che vanno nella direzione di promuovere la qualità del trasporto e il rispetto dell’ambiente”. Del resto le Marche, ha concluso Ceriscioli “hanno una storia di grande vantaggio sulla cultura della sostenibilità: siamo fra le prime regioni ad aver approvato una legge sull’economia circolare quella che vede lo scarto come un’opportunità per un’impresa. Siamo la regione della biodiversità già da 40 anni, siamo la regione del biologico con imprese leader in campo nazionale. Abbiamo già tante caratteristiche sotto il profilo culturale che parlano di questo con l’azione che stiamo facendo estenderemo l’opportunità per i marchigiani di poter vivere in modo sostenibile la propria regione”.

Il convegno è stato organizzato in occasione dall’avvio dell’operatività del Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale, una sorta di Osservatorio regionale dei dati e informazioni sull’incidentalità stradale per la conoscenza del fenomeno e la costruzione di idonee politiche di contrasto. Piattaforma finanziata con le risorse MIT del 2° Piano Nazionale di Sicurezza Stradale, il progetto vede la partecipazione del partner scientifico DICEA dell’Università degli Studi La Sapienza e la collaborazione istituzionale dell’ISTAT per la messa a disposizione delle elaborazioni di tipo statistico.

Il Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale della Regione Marche (CMRSS) segue gli obiettivi nazionali, amplia la rete dei Centri di Monitoraggio esistenti in Italia e si avvale dei risultati degli studi, della ricerca e dell’esperienza del DICEA della Sapienza Università di Roma in progetti Europei e Internazionali. “Nel progettare il Centro di Monitoraggio della Regione Marche – ha specificato Maria Rosaria Saporito del DICEA – è stata definita una struttura flessibile e ampliabile costantemente con dati provenienti da diverse fonti ed elaborazioni, di semplice utilizzo nello spazio web dedicato a tutti, ma completa di informazioni e analisi di dettaglio nella parte riservata ai Tecnici e ai Responsabili”. Nelle Marche, negli ultimi anni, la riduzione del fenomeno degli incidenti stradali ha subìto un significativo rallentamento, peraltro non particolarmente differenziato rispetto al rallentamento nazionale ed europeo. Tale difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi europei di sicurezza stradale  implica un uso attento delle informazioni e analisi territoriali messi a disposizione dall’Istat. La Regione Marche, che per numero di incidenti e per mortalità e feriti, si colloca nella posizione intermedia rispetto al dato nazionale, ha attuato diverse iniziative ed ha coinvolto numerosi Enti Locali del territorio regionale ponendo in atto interventi di contrasto al fenomeno; gran parte di essi sono rivolti al miglioramento delle infrastrutture stradali.  “Ma i dati – evidenzia Angela Maria Digrandi dell’Istat – suggeriscono azioni forti da avviare anche intervenendo sulle dinamiche comportamentali degli utenti della strada, soprattutto degli utenti deboli (giovani e anziani, utenti di veicoli a due ruote e in particolare biciclette e  pedoni), azioni che implicano nuove sinergie con tutte le istituzioni e con i cittadini”.

Nel corso del convegno è  stata presentata la pubblicazione che contiene il Report dei 116 interventi realizzati in 67 comuni e 5 province attraverso le risorse assegnate dalle 5 annualità del Piano Nazionale Sicurezza Stradale (PNSS) che ha movimentato complessivamente 27 milioni di euro, finalizzati non solo ad azioni di tipo infrastrutturale, ma anche a progetti di sensibilizzazione e di accrescimento della cultura della sicurezza stradale, spesso con il coinvolgimento dei giovani. I vari attori presenti esperti di sicurezza stradale hanno “raccontato” le buone prassi costruite nel tempo e positivamente sperimentate nel territorio regionale.

A chiudere la mattinata l’assessore ai Trasporti Angelo Sciapichetti che ha premiato gli studenti dell’Istituto comprensivo Ugo Betti di Camerino vincitori del concorso bandito lo scorso anno in occasione della Settimana Europea della Mobilità sostenibile 2018 che aveva come tema la mobilità elettrica e lo slogan “Cambia e vai”. A premiarli le tre società sponsor E-lios e Istambiente di Camerino e Pluservice di Senigallia.

AZZERAMENTO LISTE DI ATTESA – CERISCIOLI: “OTTIMI I PRIMI DATI: PRESTAZIONI SODDISFATTE OLTRE IL 98%”                                                                   

Azzeramento liste d’attesa, la Regione Marche centra l’obiettivo. Diminuiscono i tempi e aumentano le prestazioni. Ad agosto, mese solitamente critico causa ferie personale,  la percentuale di prestazioni brevi soddisfatte ha segnato il 98,1% mentre le prestazioni differibili il 99%.

Più in generale nel periodo di riferimento 1° giugno 31 agosto le prestazioni erogate per i codici B e D sono state 78.072 , ben 9.490  in più rispetto alle 68.582 del 2018 e 23.929 in più rispetto alle 54.143 prestazioni del 2017.  Risultati raggiunti grazie alla riorganizzazione del sistema di prenotazione del Cup, all’attivazione del meccanismo bonus (prestazione sempre garantita in base al codice di priorità clinica) / malus (paga chi non disdice appuntamento preso e non si presenta) e all’aumento dei posti disponibili (slot) che tra strutture pubbliche e private convenzionate sono cresciuti dai 154.397 del 2018 ai 174.835: 20.438 i posti in più in un anno. Va inoltre ricordato che nel periodo prima dell’introduzione del bonus/malus la soddisfazione per la richiesta di prestazioni era al 90% e aveva come area di riferimento l’intera regione. Oggi il 98% della soddisfazione riguarda l’area vasta di provenienza o al massimo quella limitrofa.

I dati sono stati resi noti questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

 

“A due  mesi dall’inizio della applicazione del ‘bonus’ con un sistema di monitoraggio domanda offerta unico in Italia,  abbiamo i primi dati che sono ottimi – ha commentato Ceriscioli -. Per quanto riguarda le brevi e le differite, che sono le due tipologie principali di prestazione,  siamo a oltre il 98% di soddisfazione, una percentuale altissima. Significa che la quasi totalità delle richieste viene evasa ed è un livello che ci vede ai primissimi posti nelle graduatorie nazionali.  L’applicazione è  già partita anche per le visite programmate quindi presto  avremo i dati anche di questa modalità.  Certamente possiamo già dire che l’applicazione del bonus ha permesso di raggiungere risultati inattesi. Credo che i marchigiani se ne siano accorti, ma era importante, avviando  quest’ultima fase del lavoro sulle liste d’attesa, rendicontare il risultato  che è veramente lusinghiero.  Tutto il percorso è stato accompagnato da strumenti innovativi come la app online  che consentono un monitoraggio di altissimo livello:   senza questi difficilmente potremmo raccontare il valore  di quanto fatto ed essere consapevoli che attraverso questa gamma di strumenti diamo la possibilità, da un lato di semplificare la vita di chi prenota e dall’altro, di dare ai nostri operatori  della sanità strumenti di controllo sia della domanda e dell’offerta come non hanno mai avuto, in tempo reale, che permettono di rendere stabili i risultati che  siamo stati in grado di portare avanti questi mesi. Qui non si tratta di una accelerazione che poi può avere un momento di fermo,  ma di aver elaborato e messo a disposizione gli strumenti tecnologici di monitoraggio che  all’istante permettono di sapere tutto quello che succede nelle Marche rispetto al tema delle liste di attesa”. 

Il presidente oltre ai risultati, ha voluto sottolineare anche una criticità. “ll ‘bonus’ – ha spiegato –  prevede che se la sanità pubblica non è in grado di dare la prestazione, il cittadino viene inserito in una lista di garanzia e richiamato in tempo utile per accedere al servizio. E’ in questo caso il sistema sanitario regionale a trovare gli spazi opportuni. Le visite per classi di priorità (U=72 ore, B=10 giorni, D=30/60 giorni, P=180 giorni) sono disponibili nella propria area vasta o quella confinante ma c’è ancora una resistenza di una fetta importante dei cittadini che rifiuta. Quindi l’invito è quello di aderire alle liste di garanzia perché il 100% di chi entra ha la disponibilità di una visita”.

 

Buon riscontro  anche per quanto riguarda l’introduzione del “malus” , per cui chi non si presenta alla visita senza aver disdetto e nonostante il servizio recall effettuato dall’azienda sanitaria,  paga comunque la prestazione. Dal 30 agosto al 14 settembre risultano essere 580  le persone che non si sono presentate e di queste 156 avevano risposto sì al recall. Una condotta che va corretta visto che la mancata disdetta blocca posti che potrebbero essere disponibili per altri cittadini assistiti.

Nel corso della conferenza sono state approfondite infine tutte le novità introdotte per facilitare sempre più l’accesso alle prestazioni sanitarie: dalla ricetta dematerializzata che dal 15,44% del 2018 è passata al 60,15% del 2019 e la app MYCUPMARCHE con cui è possibile prenotare e pagare  on line attraverso il codice identificativo fornito dalla ricetta dematerializzata.

Di seguito le principali tappe del lavoro svolto dal 2015 ad oggi per azzerare le liste d’attesa:

  • Strutturazione delle agende suddivise tra primi accessi, accessi successivi e priorità B-D-P.
  • Adozione del catalogo unico delle prestazioni per tutti i medici di medicina generale, pediatri e specialisti.
  • Prescrizione dematerializzata per medici di medicina generale, pediatri e specialisti.
  • Adozione del percorso della presa in carico per gli specialisti, con prescrizione elettronica e prenotazione su agende dedicate.
  • Sviluppo di canali di prenotazione integrativi (farmacie, laboratori analisi).
  • Sviluppo di una piattaforma di comunicazione multicanale tra cittadino e CUP, per:

– prenotazione, cancellazione, pagamento on-line del cittadino attraverso web o app  (MyCupMarche).

– attraverso la app, richiesta di contatto da parte del CUP

– prenotazione on-line dedicata ai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

– effettuare recall per ricordare l’appuntamento, ed eventualmente cancellarlo

– inviare sms in caso di mancata risposta al recall (per cellulari)

– possibilità di cancellare on-demand al call-center senza intervento dell’operatore

  • Sviluppo di un sistema di monitoraggio/supporto alle decisioni legato alla prenotazione/erogazione delle

prestazioni ambulatoriali (CUP).

  • Adozione del sistema di gestione delle agende attraverso la lista di garanzia.

clicca l’allegato: Slide_rend_bonusmalus_v6

 

 

 

IL TAR MARCHE SOSPENDE DALLA CACCIA SOLO DUE SPECIE, COME SEGNALATO DAL MINISTERO AMBIENTE A TUTTE LE REGIONI

Ottimo risultato per la Regione Marche: salvaguardati contenuti e impianto del Calendario Venatorio 2019

Il TAR Marche ha accolto il ricorso presentato da alcune associazioni contro il Calendario venatorio 2019 limitatamente alle specie Moriglione e Pavoncella, sospendendone quindi la caccia, sulla scorta di una segnalazione  del Ministero dell’Ambiente formalizzata a tutte le Regioni italiane per l’esclusione dai calendari venatori di queste due specie.

Restano quindi escluse dalla sospensiva del TAR tutte le altre attività venatorie stabilite dal Calendario. Un ottimo risultato per la Regione Marche, difesa dalla sua Avvocatura a cui si sono associati gli avvocati delle associazioni di Federcaccia, Liberacaccia , Enalcaccia, ATC Ancona 2, poiché vengono salvaguardati pressoché totalmente i contenuti e l’impianto del Calendario venatorio. Un atto che consentirà a tutti i cacciatori marchigiani di praticare l’attività venatoria nel rispetto delle indicazioni  e delle regolamentazioni previste.

Preme sottolineare che il Calendario venatorio 2019 , in un’ottica di sostenibilità dell’esercizio venatorio e di applicazione del principio di precauzione,  grazie anche ad una tempestiva e corretta interpretazione ed integrazione delle norme e ad una lungimirante visione,  è stato sottoposto anche alla procedura di Valutazione di Incidenza per la tutela dei Siti Rete Natura 2000. Sono state previste, infatti,  prescrizioni sito/specifiche che hanno consentito contemporaneamente la salvaguardia degli habitat e delle specie.

 

Cultura di genere, l’assessora Bora si confronta con le trenta sindache marchigiane

 

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