L’omaggio del presidente Mattarella a Leopardi al Colle dell’Infinito

L’omaggio del presidente Mattarella a Leopardi al Colle dell’Infinito

Recanati, alla presenza del presidente Sergio Mattarella, l’inaugurazione dell’intervento di recupero dell’Orto delle Monache – Colle dell’Infinito

 

LUCA CERISCIOLI: “Si rinnova lo spirito di quella Poesia che pervade i nostri paesaggi e la creatività marchigiana” 

“Bentornato nelle Marche, Presidente! Una riconferma dell’attenzione mai mancata verso la nostra regione e soprattutto una vicinanza autentica verso i nostri territori colpiti. Motivo per noi di orgoglio e soddisfazione.“  Così si è rivolto oggi a Recanati, presso il Centro Nazionale Studi Leopardiani , il presidente della Regione, Luca Ceriscioli  al Presidente della Repubblica , Sergio Mattarella.  Accompagnato dalla figlia Laura, il Presidente della Repubblica è stato accolto da una folla festante in occasione dell’inaugurazione del recupero dell’Orto dell’ex convento di Santo Stefano – Colle dell’Infinito, curato dal Fai in collaborazione con Comune, Mibac e contributi pubblici e privati.  “Una bella giornata e importante – ha proseguito Ceriscioli – che festeggiamo grazie al FAI. L’Associazione che ha saputo unire pubblico e privato in un’operazione virtuosa e altrettanto impegnativa. Un intervento utile alla regione e a tutta Italia che ha visto il sostegno degli enti, delle istituzioni e delle comunità locali. Vorrei augurare buon lavoro al Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini per il suo rinnovato mandato, ricordando le cose importanti fatte nella scorsa legislatura e conoscendo l’affetto che lo lega alla nostra terra. Abbiamo sofferto momenti difficili del dopo sisma e ci ha assicurato da subito fondi straordinari per la cultura e il turismo e una collaborazione concreta che ci hanno permesso di salvare stagioni turistiche, ma anche posti di lavoro,  salvaguardando una realtà che è rinata attraverso la Cultura, tutti consapevoli che le tradizioni culturali sono la nostra cifra identitaria e il valore che ci distingue. Questi trascorsi  – e il 2020 con il V centenario di Raffaello – sono stati e saranno tre anni intensi e fervidi che hanno già visto importanti giornate celebrative, lasciando segni importanti nel patrimonio culturale nazionale. Dal centenario di Rossini che ha dato vita a Pesaro  al Museo Nazionale della Musica, al Bicentenario della stesura dell’Infinito che oggi trova il suo apice con questo recupero e valorizzazione di un luogo del cuore per tutti gli italiani (e non solo) che hanno amato l’Idillio più famoso al mondo. Ma vorrei ricordare anche l’attenzione riaccesa su Recanati grazie al film Il Giovane Favoloso sostenuto dalla Regione e la candidatura di Recanati a Capitale della Cultura che se non è andata a buon fine ha in ogni caso messo in moto un meccanismo di investimenti sulla cultura che accompagna un’eredità importante come quella di Leopardi. Oggi si rinnova lo spirito della Poesia che tutti amiamo e che sembra pervadere i paesaggi ma anche altre dimensioni del saper fare e della creatività marchigiana. E’ un giorno di festa e solenne grazie anche all’onore che ci ha fatto il presidente Mattarella e mi auguro che le sue visite nelle Marche tendano… all’ Infinito. “

“ Una bellissima giornata per onorare un luogo che ci ricorda quanto l’Italia sia avanti nei principi di tutela e salvaguardia dei beni paesaggistici e culturali – ha detto il Ministro Franceschini – ci ricorda la lungimiranza dei Padri Costituenti che 70 anni fa all’art.9 hanno voluto inserire la tutela del paesaggio, unica Costituzione ad avere questo principio sancito. Ma questo luogo ci ricorda anche la collaborazione virtuosa tra pubblico e privato e ringrazio il FAI  per la sua azione straordinaria che ha superato a volte la diffidenza fino al pregiudizio di chi crede che il privato non possa seguire l’interesse di tutti. Un luogo che ci ricorda il terremoto ma anche la volontà operosa di questa gente e il ruolo prezioso delle aree interne nel futuro del sistema turistico. Il loro potenziale turistico, i borghi e le città d’arte, devono essere  prioritari nell’azione di governo. Infine, un luogo che è dentro di noi dall’incontro che tutti abbiamo avuto nel nostro percorso formativo con l’Infinito . Alcune cose scivolano, altre restano per sempre dentro e nell’era della velocità, dei messaggi brutalizzati dai social, questa Poesia ci invita alla contemplazione, alla lentezza, alla riflessione.  Strofe che toccano le vette più alte e come diceva Citati “ malgrado la sventura non contemplano il dolore.”   

La mattinata si è conclusa con l’intervento “ fuori programma” del presidente Mattarella che ha detto di non potersi esimere dal parlare, nonostante non fosse previsto un suo discorso ufficiale:  “ Voglio ringraziare per l’accoglienza dei cittadini e dei bambini in piazza e rinnovare la mia vicinanza ai marchigiani che soffrono le conseguenze del sisma. Il motivo della mia presenza qui oggi è un omaggio a Leopardi e alla nostra Cultura, per ringraziare il Centro Studi Leopardiani per l’opera di divulgazione che svolge e il FAI per il suo impegno di straordinario

valore. Oggi è una benemerenza che dimostra l’importanza dell’associazionismo privato nel perseguimento degli interessi generali, come garantisce la Costituzione e come questo incida nella realtà, diventando una parte decisiva del tessuto sociale del nostro Paese.   Ma la mia presenza è anche legata a un ricordo personale di Giacomo Leopardi: alcune sue parole tratte dallo Zibaldone,  all’inizio della mia attività politica nelle istituzioni, sono rimaste impresse come principio guida: “ il fine di una società è il bene comune; una società contiene il principio di unità”. Ecco un principio ancora attualissimo accompagnato da considerazioni di forte scetticismo sulla capacità di qualsiasi ordinamento di assicurare la felicità dei cittadini. C‘è riconoscenza grande verso Leopardi, perché non si limita alla suggestione che ciascuno avverte quando si è catturati alla lettura della poesia  ma anche a “riflessioni filosofiche” sulla società. Il Paese intero è riconoscente a Giacomo Leopardi.”

 

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