Coldiretti contro il cibo falso e per la tracciabilità: raccolte 1,1 mln di firme, oltre 46mila arrivano dalle Marche

Coldiretti contro il cibo falso e per la tracciabilità: raccolte 1,1 mln di firme, oltre 46mila arrivano dalle Marche

Ancona – L’obiettivo storico non è stato solo raggiunto ma anche superato. Ben 1,1 milioni di firme per chiedere alla Commissione Ue di estendere l’obbligo di indicazione di origine nell’etichetta di tutti gli alimenti in commercio. Ora, terminata “Eat original! Unmask your food” (Mangia originale, smaschera il tuo cibo), un maxi assegno simbolo del traguardo raggiunto è stato consegnato al presidente del consiglio Giuseppe Conte al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione che si è aperto ieri a Cernobbio.  Una petizione molto sentita anche nelle Marche dove oltre 46mila cittadini hanno aderito. La Coldiretti regionale ha lavorato senza soste fin dallo scorso ottobre. “Grazie al lavoro di Coldiretti che ha promosso e guidato l’iniziativa di informazione e di condivisione popolare, grazie ai cittadini che hanno colto la portata valoriale della petizione, grazie a tutte le persone che con i loro rispettivi ruoli all’interno della società hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato – commenta la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni – oggi abbiamo un supporto ancora più forte e diffuso per ribadire alla Commissione Europea quanto la trasparenza della filiera e l’indicazione di origine dei prodotti agroalimentari dovrà essere lo strumento per regolamentare gli equilibri sociali e di mercato. Ora è necessario l’impegno politico del governo europeo per tradurre la richiesta emersa dall’Italia e da altri sei paesi europei in una legislazione non più procrastinabile”. Un successo strepitoso ottenuto soprattutto grazie all’l’Italia, dove è stato raccolto l’85% delle firme, e al quale – spiega Coldiretti – hanno contributo cittadini e rappresentanti delle istituzioni della politica, dello sport, della ricerca, della cultura per obbligare la Commissione ad assicurare la trasparenza dell’informazione sui cibi in tutta l’Unione Europea dove rischiano di entrare in vigore nell’aprile 2020 norme fortemente ingannevoli per i consumatori. Al fianco di Coldiretti anche da numerose organizzazioni e sindacati di rappresentanza: dalla Fnsea (il maggior sindacato agricolo francese) alla Ocu (la più grande associazione di consumatori spagnola), da Solidarnosc (storico e importante sindacato polacco) alla Upa (l’Unione dei piccoli agricoltori in Spagna), da Slow Food a Fondazione Univerde, a Gaia (associazione degli agricoltori greci) a Green protein (Ong svedese), alle quali se ne sono poi aggiunte molte altre. Quella promossa dalla Coldiretti è appena la settima petizione sulle ben 48 presentate a raggiungere l’obiettivo di un milione di firme da quando l’Ice (iniziativa dei cittadini europei) è stata istituita, 12 anni fa. Un traguardo tutt’altro che facile poiché, oltre a raccogliere il numero di sottoscrizioni prefissato, per essere valida la petizione deve anche superare una soglia minima di adesioni in almeno sette Paesi dell’Unione.

 

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