da Macerata

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mercoledì 23 ottobre 2019

A tre anni dal sisma al Teatro Lauro Rossi in scena “La Terra Tremano” di e con Giorgio Felicetti

Una cronaca cruda, che nello spettacolo diventa l’urlo di un intero Paese, ma anche il racconto di un popolo che non smette di sperare e di amare il luogo in cui e? nato”.

E’ tutto racchiuso nelle parole della giornalista Livia Grossi del Corriere della Sera “La Terra Tremano” lo spettacolo scritto e diretto da Giorgio Felicetti che il prossimo 30 ottobre, a tre anni esatti dalla forte scossa di terremoto che continuò a mettere in ginocchio il Centro Italia, andrà in scena, alle 21, al Teatro Lauro Rossi di Macerata dopo aver riscosso ampi successi di critiche e di pubblico. Lo spettacolo è stato rappresentato sui luoghi del sisma Visso, Sarnano, San Ginesio e altri centri, spesso anche in zone rosse, in un clima di grande commozione insieme ai cittadini colpiti dal dramma della perdita della casa e delle piazze.

Il 30 ottobre è il giorno della grande scossa. A Macerata sono iniziati i giorni dell’emergenza al palazzetto dello sport e in altri luoghi di accoglienza per gli sfollati e per chi era da solo. Furono anche i giorni dell’inagibilità delle scuole, degli spostamenti di mille studenti. Proprio il 30 ottobre vogliamo portare a Macerata il bellissimo spettacolo di Giorgio Felicetti, appuntamento importante per ricordare, fare memoria e allo stesso tempo rinnovare la forza della comunità che sa sentirsi unita.” sottolinea Stefania Monteverde assessore alla Cultura.

Alle 18.30 al foyer del Teatro Lauro Rosso lo spettacolo sarà introdotto da Gente di Teatro, un incontro con il regista e sceneggiatore Giorgio Felicetti e la scrittrice Lucia Tancredi sui temi della memoria, la fragilità, la resilienza, organizzato anche con la collaborazione di Macerata Racconta.

Se c’è una vera storia comune del nostro Paese – scrive l’autore – è storia di terremotati… Certo che si sa! l’Italia è terra in moto, da sempre, da sud a nord: Belice, Friuli, Irpinia, Marche, Umbria, Molise, L’Aquila, Emilia Romagna. Ma poi, viene quella botta tremenda del 2016, la più forte della storia recente. Un trauma gigantesco. Ancor più oggi nel cratere sismico, dove si resta nel forte scontento, e nefasti sono gli effetti nella vita delle persone. Personaggi a testa in giù: i pastori sotto le stelle che vedono implodere Amatrice, gli uomini e le donne in disperata fuga dai loro paesi, i bambini di Pescara del Tronto, le tante, troppe voci strappate da Visso o Arquata, fanno de ‘La terra Tremano’ un urlo, una testimonianza, un punto di memoria, una lettera aperta, scritta proprio con le lacrime e la forza di chi, nonostante tutto, resta ancora aggrappato alla sua terra. C’è forte, la voglia di andare avanti, oltre le macerie. Oltre la rabbia. Nel centro dell’Italia, in mezzo e sopra la natura, si può vivere, perché è bellissimo. Ma è urgente e necessario scegliere come farlo. E’ il tempo di raccontare questa storia. Perché riguarda tutti noi. Nessuno escluso.”

In occasione dello spettacolo, con la collaborazione dell’Amat, è stato attivato il percorso Scuola di Platea, il progetto di formazione del pubblico dedicato agli studenti delle scuole secondarie superiori. Per l’occasione la giovane esperta di teatro Francesca Della Valle incontrerà gli studenti per prepararli alla visione: 4 lezioni avranno luogo in classe tra il 28 e 29 ottobre coinvolgendo 4 istituti d’istruzione secondaria superiore e circa 150 studenti sono attesi al Teatro Lauro Rossi per la serata del 30 ottobre.

I biglietti per assistere allo spettacolo sono in vendita alla Biglietteria dei Teatri, piazza Mazzini, 10 (tel. 0733.230735) dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30 [domenica e festivi esclusi] nei giorni di spettacolo anche festivi e lunedì dalle 16.30 alle 19.30. (lb)

Info: www.comune.macerata.it

 mercoledì 23 ottobre 2019

Lonely Planet, Macerata nelle mete suggerite dalla “Best in travel”

La città rientra tra le “esperienze da fare” nelle Marche messe al secondo posto della classifica mondiale “Best in travel”

E’ al numero 3 Macerata, tra le sei mete consigliate nelle Marche dalla Lonely Planet. La città viene menzionata tra le “esperienze in primo piano” della regione inserita al secondo posto della classifica “Best in Travel”, tra le 10 regioni da visitare nel mondo.

Proprio nelle Marche subito dopo Urbino (al numero uno per gli eventi in onore del 500esimo dalla morte di Raffaello) e le strabilianti Grotte di Frasassi, compare il capoluogo identificato con il suo monumento simbolo: lo Sferisterio. Dopo vengono inserite Pesaro, Ancona e il Conero.

Riconoscimenti così prestigiosi non arrivano mai per caso: sono piuttosto il frutto di un lungo impegno, durato anni e fondato sull’idea che Macerata potesse competere a livello internazionale come luogo di grande interesse. Costruito facendo emergere il talento culturale e creativo di una comunità piena di energia e capace di raccogliere le opportunità; trasformato investendo sulle qualità dei luoghi e dei servizi. Un’attestazione mai ricevuta prima che ci incoraggia, e in qualche modo ci sfida, a guardaci ancora una volta allo specchio, con la consapevolezza di vivere in una città che offre una bellezza e un’accoglienza di cui oggi si parla in tutto il mondo”.

Nella pubblicazione diffusa in tutto il mondo che ogni anno elegge dieci Paesi, dieci regioni e dieci città tra le mete da scoprire o riscoprire a proposito di Macerata si legge:

Macerata è bellissima. Metti un piede dentro le mura cinquecentesche – continua la descrizione – sali così a casaccio lungo le sue stradine e lo capisci subito. Però ha un problema, o forse due: passa per esse­re sonnacchiosa al limite della noia e crede di essere ancora, e solo, una cittadina di provin­cia; di una provincia fondamentalmente agri­cola, per di più. E invece è proprio l’opposto. È una città tanto vivace e stimolante da ave­re tutte le carte in regola per giocarsela con i capoluoghi più battuti e rinomati. I suoi mu­sei sono una gioia, le chiese una continua sco­perta, i palazzi nobiliari un tuffo nella storia. Nelle piazze – popolate a ogni ora da sciami di studenti universitari – ci sono decine di lo­cali, i vicoli pullulano di ristoranti e bistrò, ci sono cinema e teatri all’avanguardia. E poi c’è quella meraviglia che è lo Sferisterio, uno sta­dio neoclassico a forma di arco, trasformato in tempio della lirica. Se saprete osservare bene – continua la guida – e se avrete ab­bastanza faccia tosta da intrufolarvi anche là dove non potreste, troverete angolini nasco­ sti, passaggi segreti e raccolti cortili che viri­ compenseranno con scorci incantevoli. Scivo­late tra le piagge (larghe scalinate in origine usate per i cavalli), salite e scendete senza so­sta tra Piazza della Libertà e Piazza Mazzini, i due epicentri della città, e, prima ancora di esservene resi conto, Macerata vi avrà stregati”.

Soddisfatta l’assessore alla Cultura e al Turismo Stefania Monteverde: “Siamo orgogliosi di vivere in una città e in un territorio bellissimi, e lo sappiamo – dice l’Assessore alla Cultura e al Turismo Stefania Monteverde – È la Marca Maceratese. Il nostro carattere laborioso ci spinge a guardare questo importante riconoscimento come uno stimolo a rafforzare il sistema di accoglienza verso i viaggiatori con i musei, i servizi, la ricettività, le iniziative culturali sempre più all’altezza di un’ospitalità generosa e piena di affetto”.

3 mercoledì 23 ottobre 2019

Il 2 novembre gli uffici comunali restano chiusi

Per il 2 novembre, giornata a cavallo tra due festività, l’Amministrazione ha disposto la chiusura degli uffici comunali per l’intera giornata. I servizi essenziali saranno comunque garantiti.

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