Oltre 10.000 persone per la giornata conclusiva di Clown e Clown Festival

Oltre 10.000 persone per la giornata conclusiva di Clown e Clown Festival

Grande successo per il XV Clown&Clown Festival in una giornata conclusiva con oltre 10000 persone 
XV edizione del festival internazionale di clownerie e clown-terapia
Dal 29 settembre al 6 ottobre 2019 a Monte San Giusto (MC)
Tema principale dell’edizione “L’EQUILIBRIO”

ph massimo zanconi

Monte San Giusto – E’ terminata la XV edizione del Festival che si fa messaggero del valore universale e terapeutico della risata con tanti clown e artisti, clown-dottori e clown-umanitari, in una giornata densa di eventi e grandi emozioni.

Durante “Rimbalzi di gioia… in un abbraccio che vale”, entusiasmante e gigantesca animazione di piazza presentata da Paolo Ruffini, è stato consegnato il Premio Clown nel Cuore alla clown umanitaria libanese Sabine Choucair.
Durante l’evento ci sono stati anche gli interventi dei comici Didi Mazzilli ed Enzo Polidoro, quello del cabarettista Carmine Faraco e emozionantissime performance della Compagnia dei Folli, con un’artista che ha volteggiato nell’aria sopra al pubblico appena ad un grande pallone a elio.

Dal 29 settembre al 6 ottobre 2019 si è svolta a Monte San Giusto (MC) la XV edizione del Clown&Clown, Festival Internazionale di Clownerie e Clown-Terapia ideato nel 2005 con l’intento di unire le due anime del clown, quella artistica e spettacolare con quella volontaristica e sociale dei clown dottori.

La grande kermesse si è conclusa con l’atteso “Rimbalzi di gioia… in un abbraccio che vale!”, il grande ed entusiasmante grande evento di piazza presentato quest’anno da PAOLO RUFFINI, tornato per il terzo anno consecutivo al festival del quale è diventato ambasciatore ufficiale.

L’accesso alla Città del Sorriso, il centro storico che nei giorni di festival si trasforma in un grande circo a cielo aperto, era regolato dal un biglietto di e Considerando la vendita dei ticket, gli abitanti del centro storico e 500 persone di staff tra organizzazione, volontari ed ospiti, hanno partecipato alla grande festa finale oltre 10000 persone.

Sul palco inizialmente i saluti di Sonia Salvatelli, presidentessa dell’associazione Ente Clown&Clown che organizza la kermesse, di Paolo Luciani, consigliere comunale con delega al progetto “Città del Sorriso” e il sindaco Andrea Gentili. Oltre ai ringraziamenti di rito a chi ha reso possibile la realizzazione del tutto, Sonia Salvatelli ha sottolineato l’unicità e l’originalità della manifestazione, unica al mondo ad affiancare la parte artistica con quella sociale dei clown, e come ogni anno si riesca a realizzare un grande sogno grazie alla partecipazione e alla condivisione di centinaia di persone che con passione danno piccoli e grandi contributi. Paolo Luciani e Andrea Gentili hanno espresso l’intenzione dell’amministrazione comunale a sostenere ulteriormente i progetti legati al tema della clownterapia nelle strutture comunali e nel territorio con nuove iniziative.

È quindi salito sul palco Paolo Ruffini che ha salutato il pubblico calorosamente e per prima cosa ha preso un bambino dal pubblico e lo ha portato sul palco per una divertente gag nella quale il bimbo ripeteva al microfono le frasi che gli suggeriva all’orecchio accovacciato dietro di lui.
Paolo Ruffini ha espresso al pubblico la propria convinzione sull’importanza della risata e di quanto sia importante ricordarsi che la vita è bella anche quando non lo è, e quanto sia importante un festival sociale come questo in un’era troppo social in cui spesso non c’è il contatto e la vera condivisione.
I comici Didi Mazzilli e Enzo Polidoro ha coadiuvato lo showman in molte parti dello spettacolo coinvolgendo il pubblico nel ballo dell’edizione sul tema dell’equilibrio e facendo creare centinaia di aeroplanini di carta, con fogli distribuiti dai volontari, che sono stati lanciati in cielo all’unisono creando un divertente gioco.
Due parti molto divertenti dello show ha avuto come protagonisti Nicola Virdis, il clown-nerd che ha avuto un grande successo all’ultima edizione di Italia’s Got Talent e che è ospite del festival per il quarto anno consecutivo, e il cabarettista Carmine Faraco con le sue analisi dissacranti e esilaranti dei testi di famose canzoni famose.

ph massimo zanconi

ph mattia orsili

Momenti di grande magia e stupore sono stati regalati dalla Compagnia dei Folli grazie a una grande luna-mongolfiera alla quale era appena un’acrobata che ha volteggiato sulle teste del pubblico con grazia e musiche emozionanti.

Ha quindi preso il via la distribuzione di migliaia di palloncini punch-ball, che sono stati gonfiati dal pubblico creando un grande tappeto colorato e che hanno dato vita per l’ennesima volta ai “Rimbalzi di gioia… in un abbraccio che vale” quando sono entrati nella piazza anche un centinaio di enormi palloni per il consueto bellissimo gioco che emoziona grandi e piccini.

Momento saliente dell’evento è stata la consegna del Premio Clown nel Cuore a Sabine Choucair, intervista sul palco da Paolo Ruffini.
Il premio viene ogni anno riconosciuto a persone che si distinguo per un grande impegno in campo sociale e alla clown umanitaria libanese è stato consegnato per le attività che svolge intendendo l’arte di strada, la risata, la clownerie e lo stare insieme come un mezzo terapeutico sociale e umano in vari contesti disagiati e in varie zone di guerra, in particolare, per la sua sensibilità e il suo impegno a sostegno dell’emancipazione e del coinvolgimento sociale delle giovani donne e delle ragazze.
Sabine è stata la prima donna ospite del festival a rappresentare i clown umanitari del mondo e è stata la prima donna a ricevere il Premio Clown nel Cuore.
Sabine, molto emozionata e con le lacrime agli occhi, ha detto di aver donato sorrisi a molte persone meno fortunate di lei ma che sono queste persone che a lei hanno regalato ancora più sorrisi e che questo premio va idealmente a tutti loro.

Nel maxi schermo è quindi stato trasmesso il video realizzato da Chiara Tiburzi con immagini salienti dell’edizione e con gran parte del cast organizzativo seduto sul palco per l’occasione…
Visibilmente emozionato Paolo Ruffini ha fatto i vivi complimenti all’umanità dell’organizzazione ed ha quindi dato il via all’atto conclusivo del festival, lo spegnimento dell’enorme naso rosso indossato dal campanile della chiesa, con l’artista della Compagnia dei Folli appesa alla luna-mongolfiera che si è avvicinata al simbolo del festival con una poetica performance che rimarrà indelebile nella memoria di tutti i presenti.

Il presentatore ha quindi salutato il pubblico ricordando quanto la felicità sia un atto rivoluzionario,  e invitando a rendersene conto e a custodirla!

 

 

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