San Benedetto del Tronto – Il comune di San Benedetto ha pubblicato il bando per l’affidamento tramite finanza di progetto della riqualificazione del centro sportivo natatorio “P. Gregori”, pur consapevole che nelle more della verificazione in corso esistono tutti i presupposti giuridici per l’accoglimento di una domanda cautelare. La pubblicazione del bando è stata ritenuta, nonostante tale consapevolezza, un atto coerente con l’impegno assunto dall’amministrazione nei confronti della città, per la riqualificazione di un impianto natatorio non più a norma e non utilizzato al pieno delle sue potenzialità.
Le domande giudiziali spiegate da Cogese e Pool, da ultimo i motivi aggiunti notificati al comune non appena pubblicato, hanno finora avuto solo l’effetto di paralizzare l’azione amministrativa e, NONOSTANTE LA SENTENZA PARZIALE FAVOREVOLE AL COMUNE, di impedire che la causa volgesse alla sentenza definitiva e il project desse vita ad un impianto sportivo all’altezza della città. Il comportamento dei ricorrenti, a differenza del Comune, ha in sostanza anteposto gli interessi di parte a quelli collettivi. Prendiamo atto, come parte processuale finora VITTORIOSA, del provvedimento del Tar di sospendere fino alla sentenza definitiva il bando, su un presupposto di diritto astrattamente e sotto un profilo giuridico comprensibile, ma non altrettanto comprensibile rispetto l’interesse della città, che è l’unico perseguito dall’amministrazione attraverso il project. Rispetto al giudizio, la misura cautelare non può considerarsi una vittoria della parte, perché adottato in punto di diritto senza alcun riferimento alla legittimità del bando.
Vicesindaco Andrea Assenti
Assessore Sport Pierluigi Tassotti

Si parla di #PiscinaComunale

Va bene tutto ma non si possono accusare gli assessori Andrea Assenti e Pierluigi Tassotti per un project financing che risulta paralizzato.
La principale #responsabilità è di chi aveva il compito di coinvolgere, concertare, spiegare e far conoscere questo progetto alla Città. Andava avviata una azione sinergica con le società che utilizzano il nostro impianto natatorio. Il sindaco Piunti aveva anche il compito di mediare, smussare gli angoli e poi cercare di promuovere una sintesi.
Nulla è stato fatto.
Lo stop al progetto, nonostante il grande impegno degli assessorati, è un danno enorme alla Città. Il sindaco riferisca in Consiglio comunale e dica quali sono state le sue azioni. Un buon padre di famiglia si sarebbe comportato diversamente.
Riteniamo quindi che il comportamento dell’assessore Assenti sia stato grave e contrario all’interesse pubblico, a dimostrazione di come l’amministrazione si stia muovendo in maniera dannosa anche nelle poche iniziative prese negli ultimi 3 anni e di quanto sia importante la battaglia affinché la gestione della piscina comunale rimanga pubblica e non venga resa oggetto di goffi tentativi di privatizzazione.