A tre anni dagli eventi sismici e a metà percorso dell’iniziativa di solidarietà promossa da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil che ha finanziato 130 progetti nelle quattro Regioni del Cratere, si terrà il 7 novembre 2019 a Camerino il Workshop del Comitato Sisma Centro Italia per dimostrare cosa stiamo concretamente realizzando con le donazioni ricevute dalla solidarietà diretta dei Lavoratori e delle Imprese.
A seguito dell’iniziativa di solidarietà promossa da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil per le popolazioni del centro Italia colpite dagli eventi sismici del 2016 sono stati raccolti 6,9 milioni di euro.
Attraverso un Avviso di finanziamento pubblicato nel dicembre 2017 sono stati selezionati e approvati 130 progetti in 72 Comuni del Cratere (14 in Abruzzo, 7 nel Lazio, 11 in Umbria, 40 nelle Marche), tutti in fase d’implementazione delle attività dall’aprile 2018.
A tre anni dagli eventi sismici Confindustria, CGIL, CISL e UIL organizzano il prossimo 7 novembre 2019 dalle ore 10.00 presso l’Auditorium Benedetto XIII dell’Università degli Studi di Camerino (MC) un Workshop per presentare, discutere e valutare lo stato di avanzamento dei lavori nei progetti, il raggiungimento dei risultati e obiettivi, l’impatto dei programmi sui temi promossi dal Comitato Sisma Centro Italia.
In particolare, 26 progetti riguardano il Lotto IMP destinato alle attività produttive e relativo al “Rilancio dell’impresa, del tessuto produttivo, dell’occupazione e formazione dei lavoratori” per un valore di 3,8 milioni di euro.
104 progetti riguardano il Lotto QIP destinato ai Comuni, agli Enti Pubblici, alle Associazioni e relativo ai “Servizi per il miglioramento della qualità della vita e lotta all’abbandono dei Territori”, per un valore di 3,1 milioni di euro.
Durante il Workshop saranno presentati i progetti, gli investimenti, i dati aggregati dell’intero programma che hanno puntato sulla valorizzazione delle eccellenze e delle tipicità locali, sui settori innovativi e attrattivi attraverso l’acquisto di forniture di beni e macchinari hi-tech per creare nuove opportunità di mercato, di lavoro, di formazione e specializzazione professionale dei lavoratori.
Saranno presentati i progetti destinati alle comunità e alle famiglie di residenti nel cratere, che riguardano il miglioramento dei servizi di assistenza ad anziani e minori, di mobilità sociale, di supporto alle persone svantaggiate, di creazione di nuove opportunità e investimenti nell’ambiente e nel turismo per lottare contro l’abbandono dei Territori e contribuire alla loro valorizzazione.
Il programma del Comitato Sisma Centro Italia si sviluppa su tre anni di attività: a metà percorso sono stati anticipati ai 130 progetti (costantemente monitorati e verificati in loco) 5,6 milioni di euro. In termini di risvolti occupazionali, attraverso il finanziamento ai progetti, sono stati creati 392 nuovi posti di lavoro e ne sono stati consolidati 1830 nelle filiere produttive e assistenziali gestite tramite i progetti IMP e QIP. Ad oggi sono 41 i progetti già completati o in chiusura entro la fine del 2019. Altri 79 progetti si concluderanno nel 2020 e il resto lo saranno progressivamente entro la primavera del 2021.
Confindustria, Cgil, Cisl e Uil stanno finanziando anche un progetto all’Università di Camerino volto alla realizzazione di un nuovo laboratorio per le indagini tipiche della chimica analitica e dell’analisi chimico-fisica. Il Laboratorio risponde alle esigenze di formazione e specializzazione degli studenti e di innovazione e ricerca delle imprese del territorio.
All’interno del sito web www.comitatosismacentroitalia.org è possibile visionare e seguire l’evoluzione delle attività degli interventi progettuali, acquisire la documentazione di riferimento, esaminare i dati dell’intero programma e verificare lo stato di avanzamento dei lavori e delle spese di ogni singolo progetto, per la massima trasparenza e la tracciabilità dei finanziamenti disposti.
Sono 15 anni che Confindustria, CGIL, CISL, UIL promuovono iniziative di solidarietà a sostegno di popolazioni vittime di calamità naturali come, ad esempio, le popolazioni dello Sri Lanka, di Haiti, del Nepal e dell’Aquila, intervenendo sempre concretamente e fattivamente sulle richieste di resilienza delle comunità e sullo sviluppo dell’economia e del lavoro.