dall’UniUrb

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il Premio antonio bori alla miglior tesi di laurea

Martedì 12 novembre 2019, alle ore 11, nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Urbino Carlo Bo (via Matteotti, 1), alla presenza del Magnifico Rettore Vilberto Stocchi, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Antonio Bori per la miglior tesi di laurea in tema di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori discussa nell’ a.a. 2017-2018, nell’ambito del corso di laurea triennale in Scienze Giuridiche per la Consulenza del Lavoro e la Sicurezza dei Lavoratori.

Il Dipartimento e la Scuola di Giurisprudenza hanno accolto la proposta di EBAM, Ente Bilaterale Artigianato Marche (che si è assunto l’intero onere finanziario), di istituire il Premio di laurea dedicato alla memoria di Antonio Bori, sindacalista di grande esperienza e non comune sensibilità, scomparso prematuramente.

Antonio Bori, impegnato inizialmente in Umbria nei settori edile e tessile, giunse nelle Marche nel 1996 per assumere il ruolo di segretario regionale della FILTA (Tessile-Abbigliamento-Calzaturiero) e passare poi a ricoprire l’incarico di segretario della FEMCA (Energia, Moda, Chimica e affini).

Nel 2005 divenne membro dell’assemblea EBAM. Dal 2009, fino alla sua scomparsa, rimase nel CdA dell’Ente, dal 2012 al 2015 in qualità di vicepresidente.

Nel corso della sua carriera seppe dare un contributo particolarmente significativo al processo di radicamento della bilateralità artigiana, anche in qualità di membro del Comitato Regionale del Fondo Interprofessionale Fondartigianato, di cui fu a lungo referente.

Il Premio, tra le altre cose, segnala l’apprezzamento di EBAM per l’offerta formativa del corso in Scienze Giuridiche per la Consulenza del Lavoro e la Sicurezza dei Lavoratori, in grado di provvedere “alla formazione di figure professionali particolarmente qualificate e competenti in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori”. Un contributo “su cui le imprese del territorio potranno contare per sostenere i loro progetti di innovazione e di crescita”.

Dopo la cerimonia di consegna si apriranno i lavori del seminario “La Sicurezza del lavoro nelle fonti sovranazionali: dalle Convenzioni Oil alle Direttive UE”, organizzato e presieduto dal professor Paolo Pascucci e che si inserisce tra le iniziative organizzate dal Dipartimento di Giurisprudenza per celebrare il centenario dalla fondazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro.

Alla relazione, tenuta dal professor Edoardo Ales, ordinario dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, seguirà il dibattito tra docenti e studenti.

Leggere nel Novecento. Leggere il Novecento

  • Giovedì 7 novembre la seconda giornata del Convegno –

Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Urbino ha organizzato il convegno Leggere nel Novecento. Leggere il Novecento la cui seconda giornata si terrà domani giovedì 7 novembre, nell’Aula Magna di Palazzo Battiferri in Via Saffi, 42 Urbino.

Il convegno intende affrontare il tema della lettura in un’ottica interdisciplinare, coinvolgendo ambiti diversi ma affini riconducibili all’area pedagogica, storica e archeologica: una visione del leggere non settoriale che esprima l’enorme portata di un’azione in apparenza semplice e quotidiana ma che in realtà rappresenta un enorme fattore di discriminazione sociale, problematica che, con l’analfabetismo di ritorno in aumento, si sta ripresentando anche nelle società evolute.

L’obiettivo è quello di considerare la lettura nelle sue varie declinazioni, sia in prospettiva diacronica sia sincronica, con particolare attenzione ai mutamenti intervenuti negli ultimi decenni per effetto delle tecnologie digitali. E’ accertato che il supporto che veicola un testo ne influenza la ricezione, poiché la sua configurazione e struttura si traducono anche in una struttura mentale. Dall’antichità a oggi, quindi, le trasformazioni dei documenti scritti insieme a quelle nella loro circolazione e uso si sono accompagnate a profondi e vasti cambiamenti sul piano cognitivo e socio-culturale.

Ripercorrendo la storia, l’evoluzione delle pratiche di lettura e dei suoi strumenti nel Novecento diventa inoltre possibile conoscere e capire meglio anche il contesto odierno. Un mondo in cui la lettura sembra relegata ai margini di un circuito culturale veicolato in gran parte dalle immagini, ove esteriorità e rapidità vengono privilegiate a scapito dei contenuti e di una riflessione critica.

 

Il convegno si articola in tre sessioni: pedagogica; storico-bibliografica; archeologica, con relazioni di docenti dell’Università di Urbino e di altri atenei così come riportato sul programma allegato e sul sito dell’Università di Urbino: https://www.uniurb.it/novita-ed-eventi/4646

 

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