By Riceviamo e pubblichiamo la controreplica del Comitato Madonna del Soccorso al dr. Milani
Sabato 14 dicembre abbiamo letto, sul Corriere Adriatico, un articolo dal titolo: “Milani: «Una raffica di concorsi per i primari nell’Area vasta 5»”.
Riteniamo opportuno evidenziare alcuni passi delle dichiarazioni rilasciate: «Alcuni dei provvedimenti arrivano dalla direzione dell’Area vasta 5 che con questi fatti intende replicare alle accuse mosse nei giorni scorsi». Precisiamolo, il Comitato non ha accusato nessuno, ma ha semplicemente evidenziato alcune carenze acclarate e la durata delle stesse. Oltre a porre l’accento su alcuni fatti, che preciseremo di seguito.
La prima carenza evidenziata è la situazione della Cardiologia. È vero che le commissioni non si sono presentate, ma il dottor Milani ha dimenticato di far sapere ai cittadini che il 20 novembre scorso alle ore 12.00, quindi circa un mese fa, ad Ancona, presso l’area dipartimentale del personale dell’Asur, si è proceduto al sorteggio per la sostituzione dei componenti mancanti della commissione per l’attribuzione dell’incarico di direttore medico nella disciplina di cardiologia per l’U.O.C. cardiologia ad indirizzo riabilitativo, come riportato nel documento pubblicato dall’AV5. Dunque è trascorso quasi un mese, quale problema impedisce al dottor Milani di sbilanciarsi rendendoci nota la data dell’esame? Data sicuramente già stabilita dal momento che la commissione è stata ricostituita. Aspettiamo con fiducia ma con pochissima pazienza.
Dichiara ancora il Dott. Milani: “Firmato il bando per Ortopedia”. Alla buon’ora! Dunque riteniamo che sarebbe possibile e anche opportuno vederlo pubblicato sull’albo pretorio dell’AV5.
Sul primario della Chirurgia il Direttore afferma: “Occorre attendere dei tempi tecnici, ovvero i sei mesi dall’uscita dell’ex dirigente, in questo caso di Walter Siquini”. È giustissimo, ma ci risulta che i tempi tecnici scadranno il 2 gennaio, quindi ci aspettiamo entro il prossimo mese di trovare anche questo bando sull’albo pretorio dell’AV5.
Relativamente al caso del dottor Chiari, leggiamo che “Non è affatto vero che fa più sedute operatorie nel capoluogo di provincia”. Ci scusiamo col dottor Milani, ma per sgomberare il campo da ogni possibile dubbio, poiché esistono i registri delle sale operatorie, potrebbe metterci nero su bianco, e sottoscriverlo, il numero di sedute operatorie effettuate ad Ascoli e quelle effettuate a San Benedetto dal dottor Chiari, dal 1 gennaio 2019 ad oggi. Così potremo finalmente metterci l’animo in pace una volta per tutte e riconoscere che le informazioni in nostro possesso sono sbagliate. Non abbiamo alcun problema ad ammettere i nostri errori ed a scusarcene, sempre ammesso che possiamo disporre di dati autentici, sempre molto difficili da reperire, come quelli sulla dotazione del personale infermieristico dei due ospedali e per ciascun reparto, chiesti e promessi nel corso di un cordiale incontro tenutosi all’inizio dell’estate, e mai pervenuti: come mai non ne fa alcuna menzione nella sua risposta?
Cogliamo l’occasione per chiedere pubblicamente al dottor Milani se la sua partecipazione, come funzionario della Regione, ad un incontro del PD “Sanità nelle aree interne” previsto per il 18 dicembre a Comunanza, ammesso che sia ritenuta opportuna ed appropriata dalla Direzione Generale tale sua partecipazione ad una iniziativa di partito, ci permetterà di fare finalmente luce, visti i nomi dei partecipanti, agli assillanti interrogativi sulle sorti della nostra sanità, che da tempo ci assillano. Forse capiremo se nell’ospedale di San Benedetto esistono o meno l’UTIC e la Rianimazione, se le nuove frontiere della sanità territoriale si sposteranno definitivamente nelle amene zone interne, se a San Benedetto rimarranno solo gli ambulatori di via Romagna, particolarmente graditi al signor Agostini… Preghiamo quindi il Direttore Milani di intercedere per noi presso questi due eminenti politici.
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