dalla Regione Marche

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CERISCIOLI:”NUOVA PROROGA PER IL SITI DELLE MACERIE. A CONTE ABBIAMO CHIESTO ANCHE LA STABILIZZAZIONE E IL RAFFORZAMENTO DEI DIPENDENTI DELL’UFFICIO RICOSTRUZIONE”

 

“Nonostante fosse più volte stata segnalata dalle Regioni la necessità di rinnovare la scadenza per i siti temporanei di deposito delle macerie, questa scadenza non è stata prorogata. L’impegno del premier Conte ieri è stato invece di prorogarla  attraverso il decreto Milleproroghe. Quindi da febbraio dovremmo poter comunicare una nuova scadenza e poter utilizzare i siti, gli unici, che possono ricevere le macerie. Il tema delle macerie comunque, non è più quello che blocca la Ricostruzione perché parliamo per lo più di macerie che si trovano nei lotti privati e che non impediscono  collegamenti. Certamente però, chi ha bisogno di ricollocare le macerie deve avere un sito dove poterlo fare. Questo stop  di tre settimane sostanzialmente non aiuta, ma il fatto che ci sia stata questa risposta è importante per avere rapidamente la prospettiva di poterle ricollocare. L’incontro è stata anche l’occasione  per ricordare tutti gli altri temi: innanzitutto il personale che scade per cui è stato trovato un palliativo, una misura già prevista dalle leggi ordinarie che permette la proroga di un ulteriore anno. Ma in quell’anno, ed è quello che abbiamo chiesto a Conte, è necessario trovare misure  di carattere nazionale e specifiche che permettano di stabilizzare i dipendenti che ormai da un lungo periodo lavorano all’Ufficio Ricostruzione e hanno acquisito competenze. Se non si vogliono semplificare le regole bisogna rafforzare il personale e perdere quelli che ci sono già è la prima cosa da evitare. Poi ovviamente  dobbiamo incrementare con nuovi arrivi perché è evidente che, a regole invariate, solo con l’aumento del personale sarà possibile dare un tempo diverso all’approvazione dei progetti”.

Queste le parole del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli all’indomani del colloquio del premier Conte con i presidenti delle Regioni colpite dal sisma a margine della Conferenza Stato – Regioni a Palazzo Chigi per celebrare il50/o anno dalla nascita delle Regioni italiane.

SOPRINTENDENZA MARCHE SUD AD ASCOLI PICENO, ANNA CASINI: “CONTENTA ED ORGOGLIOSA”

Esprime grande soddisfazione la vicepresidente Anna Casini per l’assegnazione ad Ascoli Piceno della sede della Soprintendenza Marche Sud. “Sono contenta ed orgogliosa. Un obiettivo importante, raggiunto in maniera corale. Ringrazio in particolare il Ministro Franceschini che io stessa ho contattato. La sede, scelta con criteri obiettivi, ricade su un territorio che viene con questo straordinario risultato arricchito di grandi opportunità. Quando si fa gioco di squadra si riescono a raggiungere non solo obiettivi ma anche sogni.”

 

Rendicontiamo Fermo: superano i 255 milioni gli investimenti finanziati dalla Regione nel quinquennio

Ceriscioli e Cesetti: “Risorse assegnate per recuperate i ritardi accumulati dal territorio”

Superano i 255 milioni di euro gli investimenti che la Regione Marche ha effettuato nella provincia di Fermo dal 2015 al 2019. A questo importo vanno aggiunti altri 38,2 milioni che verranno realizzati nel triennio 2020-2022. Il punto è stato fatto nel corso di una conferenza stampa indetta presso la Sala provinciale del capoluogo. Il presidente Luca Ceriscioli e l’assessore regionale al Bilancio, Fabrizio Cesetti hanno “rendicontato” quanto realizzato, in termini di investimenti, nelle Marche e nel Fermano, nel corso della legislatura, alla presenza del presidente della Provincia Moira Canigola e del consigliere regionale Francesco Giacinti (presidente Prima Commissione consiliare permanente).  “Le risorse assegnate sono state tante. Non solo hanno colmato il ritardo del Fermano, accumulato nei decenni precedenti, ma è avvenuto all’insegna dell’equità regionale e all’interno di una progettualità di rilancio che consenta al territorio di ripartire con determinazione”, hanno ribadito Ceriscioli e Cesetti. Le risorse regionali, ha evidenziato il presidente, “nella realtà del Fermano hanno una ricaduta significativa, che emerge ancor più se si valuta il rapporto pro capite. Sui fondi ordinari è paragonabile ha quanto ricevuto da Ancona e superiore ad altre province. Un’attenzione dovuta sicuramente alla necessità di recuperare un gap infrastrutturale innegabile, ma anche una scelta per porre Fermo all’avanguardia su alcuni servizi. Fra pochi anni sarà l’unica provincia ad avere tutti e due gli ospedali nuovi, sicuri, antisismici e di qualità, dentro ai quali sviluppare servizi altrettanto qualificati. Sappiamo come servizi, infrastrutture e connessioni siano alla base dello sviluppo economico. E qui c’è una necessità molto importante: l’area di crisi deve poggiare certamente sugli aiuti all’imprese, ma anche su infrastrutture che funzionano”. Concetti ribaditi, con forza, dall’assessore Cesetti: “Credo che l’attuale governo regionale, in questi anni, abbia fatto molto per tutto il territorio regionale. Lo ha fatto anche per quello del Fermano che ha dovuto recuperare un arretramento. Ha ricevuto più fondi in questi anni che dal 1970 al 2015. È stato fatto all’insegna di un’equità regionale, in modo non sporadico, ma all’interno di una progettualità che avesse come obiettivo il rilancio del territorio”.  L’assessore ha portato degli esempi: “Pensiamo alla progettualità sanitaria. Qui è stata attuata, più che altrove, la riforma dell’organizzazione sanitaria. Finanziando il nuovo ospedale di Fermo abbiamo ottenuto un traguardo che racchiude il tema degli ospedali unici e della riconversione ospedaliera. Montegiorgio, di conseguenza, è stato riconvertito e poi finanziato con 4,1 milioni per l’efficientamento energetico. Senza tralasciare l’attenzione per le strutture sanitarie di Sant’Elpidio a Mare e Amandola, a servizio dell’area interna”. Cesetti ha quindi ricordato l’impegno della Regione per il riconoscimento dell’Area interna Alto Fermano e per quella di crisi complessa: “Non basta più finanziare solo le imprese manifatturiere, ma occorre esplorare nuove vie di sviluppo, come turismo, agroalimentare, cultura. Un nuovo sviluppo che devo poggiare su infrastrutture adeguate, che colmino le carenze presenti. Pensiamo alla prosecuzione della terza corsia almeno fino a Pedaso, alla Mare e Monti, alla Mezzina, al tema delle scogliere emerse. Consapevole della necessità di questa progettualità, la Regione ha messo in campo risorse: per questi interventi sono necessari 322 milioni. La Regione ne ha già messi 153 nel bilancio e sono già cantierabili, come la circonvallazione di Amandola, la variante di Molini, le opere di adduzione al nuovo Ospedale”. Il consigliere Giacinti ha sottolineato che “la sensibilità della Regione verso i territori si evidenzia, oltre che dai numeri, dall’attenzione che riserva ai progetti strategici”. La presidente della Provincia ha parlato di “risorse importanti, per un territorio svantaggiato rispetto agli altri e necessarie per evitare che continui a rimanere indietro”.

Le Marche hanno beneficiato di 3 miliardi e 19 milioni d’interventi, tra investimenti pubblici (2 miliardi e 456 milioni, di cui 1 miliardo e 202 milioni per il sisma) e fondi europei (sviluppo regionale Fesr: 201 milioni; agricoltura Feasr 346,7 milioni: pesca Feamp 14,7 milioni). La ripartizione degli investimenti pubblici (al netto dei fondi per il terremoto) vedono 1 miliardo e 97 milioni per le connessioni (dalla banda larga alle ciclovie, dalle infrastrutture ferroviari ai porti, strade, trasporto pubblico locale e altro ancora), 1 miliardo e 115 milioni per l’edilizia e 244 milioni per la difesa del territorio. La ripartizione provinciale del totale delle somme impiegate vede il Fermano beneficiare di 255,2 milioni di euro: 78,4 milioni del sisma e 176,7 “ordinari”. Gli investimenti per le connessioni hanno beneficiato di 63,5 milioni (tra gli altri: 13,3 milioni banda ultra larga; 10,7 milioni ciclovie; 29,2 milioni strade; 5,3 milioni rinnovo dei mezzi ferroviari e 2,1 del parco automobilistico). Il settore dell’edilizia pubblica ha avuto 172,9 milioni di euro (di cui 5,9 residenziale; 93,8 sanitaria; 64,3 scolastica). Alla difesa del territorio sono andati 18,7 milioni (8,8 per la salvaguardia della costa; 9,9 per la prevenzione del rischio idrogeologico). Nel triennio 2020-2022 il Fermano potrà contare su altri 38,6 milioni: tra i principali investimenti previsti il nuovo ospedale di Fermo (30 milioni), la difesa costiera di Porto Sant’Elpidio (4,5 milioni), il palazzetto dello sport di Montegranaro (1,5 milioni).
clicca l’allegato: Slide-Rendicontiamo-Fondi Regione-Provincie-FM-14pag

 

 

Cassa Depositi e Prestiti e Regione Marche insieme per il rilancio del territorio

  • Firmato protocollo di cooperazione per il supporto tecnico amministrativo in diversi settori
  • CDP più vicina alle comunità locali aprirà la sede di Ancona 

 

Ancona, 16 gennaio 2020 – Interventi post sisma, riduzione del dissesto idrogeologico, sviluppo di nuove ciclovie ed edilizia sanitaria. Questi gli ambiti in cui la collaborazione tra Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Regione Marche sarà sempre più stretta, grazie anche al protocollo di cooperazione siglato oggi nella sede regionale dal Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e dall’Amministratore delegato di CDP Fabrizio Palermo.

In particolare, Cassa Depositi e Prestiti assisterà la Regione, sia dal punto di vista amministrativo che tecnico, nelle varie fasi di sviluppo delle iniziative svolgendo attività di project management, indirizzo e assistenza nelle procedure di appalto, revisione generale delle indicazioni, valutazioni e supporto di coordinamento nel lavoro da svolgere finalizzato alla loro realizzazione.

Il protocollo si inserisce nella programmazione della Regione Marche che ha tra i propri obiettivi il potenziamento del sistema infrastrutturale e il rilancio socioeconomico del territorio in un’ottica di sostenibilità ambientale, di lotta al degrado e di rivitalizzazione delle diverse aree della Regione. È prevista anche la promozione del sistema educativo per lo sviluppo della cultura e dei talenti, così come l’implementazione dei livelli standard dei servizi sanitari e sociali.

Tornando ai diversi settori coinvolti, per gli interventi post sisma CDP fornirà supporto tecnico amministrativo alla Regione per la redazione dei documenti per le gare di appalto sopra soglia comunitaria. Per le fasi di programmazione e progettazione, CDP si rende poi disponibile a fornire un supporto tecnico amministrativo ai soggetti attuatori interessati anche nelle fasi di programmazione e progettazione.

La collaborazione tra le parti è prevista anche sul dissesto idrogeologico, con lo scopo di realizzare opere volte alla sua riduzione. Il supporto di tipo tecnico amministrativo si concentrerà anche su progetti di realizzazione di diverse ciclovie. Fra le attività inserite nell’accordo ci sono anche interventi di edilizia sanitaria da realizzare ricorrendo a schemi di partenariato pubblico-privato. CDP valuterà eventuali richieste di finanziamento da parte della Regione, individuando le migliori condizioni praticabili e fornendo all’Amministrazione il supporto necessario a favorire il perfezionamento delle relative operazioni di finanziamento.

“Con questo protocollo di grande valore si aprono una serie di opportunità che già ne prevede altre – ha detto il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli – la disponibilità di Cassa Depositi e Prestiti e l’importante percorso fatto insieme andranno a vantaggio dell’economia marchigiana”. L’obiettivo del protocollo, aggiunge Ceriscioli  “è quello di dare strumenti agli enti locali, alla Regione stessa, ai Comuni e alle Province, per poter essere estremamente efficaci nella propria azione, accorciare i tempi che ci sono nel momento in cui si ha un obiettivo in termini di realizzazione di una struttura o di un investimento e arrivare a realizzarlo. Attraverso diversi contributi di grande valore, come la creazione di un Fondo di rotazione per la progettazione che serve a evitare tempi morti e poter avere il progetto definitivo in attesa che il finanziamento si concretizzi. Questo permetterebbe di lavorare in parallelo nella ricerca di fondi e nello sviluppo dei progetti specie in situazioni standardizzate. Il Protocollo quindi è un punto di partenza per fare cose importanti e poi per farne altre, dagli studentati al Social housing dove Cassa ha una forza notevole in termini di attivazione di progetti, fino alla riqualificazione degli impianti di risalita e la strategia del bike in cui Cassa Depositi e Prestiti supporterà tutta la progettazione dei 500 km di piste ciclabili delle ciclovie delle Marche”.

L’Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo ha dichiarato: “L’accordo con la Regione ci consente di realizzare in maniera concreta il patto di collaborazione con il territorio marchigiano. E’ un’occasione per CDP di fare sistema avviando un modello operativo di coesione con le Pubbliche amministrazioni, le imprese e le comunità locali per la crescita e lo sviluppo sostenibile dei territori”.

Nell’ottica di una sempre maggiore vicinanza al territorio, CDP aprirà la sede territoriale di Ancona nel corso del secondo semestre del 2020. La nuova sede rientra nel più ampio progetto che pone al centro dell’attività di CDP lo sviluppo sostenibile dei territori, attraverso il supporto agli enti e alle imprese. La sede risponderà a una visione innovativa: non più uffici di rappresentanza ma punti di riferimento operativi, grazie alla presenza di professionisti dedicati in grado di dare risposte alle esigenze di imprese e pubbliche amministrazioni tramite l’offerta dell’intera gamma di prodotti del Gruppo CDP: finanziamenti, garanzie, venture capital e private equity, nonché attività di consulenza finanziaria e tecnica.

 

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