dall’UniUrb

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UniUrb, dal 5 al 6 marzo il convegno “Parlare contro”

Convegno dedicato al linguaggio dell’odio e alle sua diverse manifestazioni, in programma per il 5 e 6 marzo a Urbino.

 

5 e 6 marzo, due giornate sul “Parlare Contro”

In anticipo sull’8 marzo, come le mimose che sono fiorite a febbraio, Urbino propone l’evento PARLARE CONTRO, in programma per giovedì 5 e venerdì 6 marzo nell’Aula Magna di Lingue e Letterature Straniere, Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica.

Qual è il significato di questo titolo? Parlare contro non è il linguaggio dell’odio. è il linguaggio che scaturisce dalla ferita, dal sopruso, dall’umiliazione. è la lingua di chi non si arrende, di chi non si omologa, di chi resiste. è, spesso, la parola delle donne.

Partecipano Vera Gheno, sociolinguista specializzata in comunicazione digitale, autrice di vari volumi tra cui Potere alle parole e Femminili singolari (2019); Tiziana Antonilli, poetessa e vincitrice del Premio “Montale”, autrice di Le stanze interiori (2019); Giada Trebeschi, scrittrice, editrice (Oakmond Publishing) e autrice di saggi e romanzi tra cui L’amante del diavolo (2019), oltre ad Anya Pellegrin (traduttrice, vincitrice del Premio Valeria Solesin) e Giorgio Rizzo (musicista). L’evento, organizzato da Alessandra Calanchi, è rivolto sia a studenti della laurea magistrale, sia alla cittadinanza, collocandosi nell’ambito delle attività della Palestra di Poesia, del Caffè del Sole e dell’iniziativa Torricini Sonori.

Programma

Giovedì 5 marzo

 

Chair: Alessandra Calanchi

 Ore 14

Aula Magna di Lingue e Letterature Straniere

Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica

 

Vera Gheno

(Potere alle parole, 2019)

 

Anya Pellegrin

Beloved di Toni Morrison

 

Ore 18

Caffè del Sole, via Mazzini, Urbino

 

Palestra di poesia” con Tiziana Antonilli

(Le stanze interiori, 2019)

 

Venerdi 6 marzo

Ore 11

Aula Magna di Lingue e Letterature Straniere

Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica

 

Giada Trebeschi

La parola alle streghe

A seguire:

Giada Trebeschi presenta “Sulla pelle del diavolo”
Giorgio Rizzo percussioni e voce

L’APPREZZAMENTO DI FILENI BIO PER IL PROGETTO DI MARKETING DEGLI STUDENTI DI UNIURB

Otto gruppi di lavoro, per un totale di oltre cinquanta studenti del secondo anno della Laurea Magistrale in Marketing e Comunicazione per le Aziende, si sono cimentati con le tecniche apprese a lezione, applicandole al caso Fileni Bio, la linea di prodotti biologici del noto marchio alimentare marchigiano.

Continuando una tradizione ormai consolidata di collaborazione con le imprese di eccellenza della regione, anche quest’anno gli studenti di Urbino hanno avuto la possibilità di sviluppare progetti concreti in stretta collaborazione con manager aziendali che quotidianamente si confrontano con consumatori sempre più attenti alla qualità e alla sostenibilità di ciò che acquistano.

Attraverso i loro project work, gli studenti hanno simulato delle vere e proprie strategie di sviluppo internazionale, andando a individuare nuovi mercati e pianificando le azioni promozionali per incontrare gusti di clienti che possono cambiare da un paese all’altro, ma che sono ormai accomunati dalla ricerca di prodotti che diano garanzie di igiene, sicurezza e contenuti naturali. Una sensibilità che trova ancora una volta nel Made in Italy una risposta di eccellenza a livello mondiale.

Alla presentazione finale dei progetti, tenutasi la sorsa settimana di fronte ai manager dell’azienda fra cui il Responsabile Marketing di Fileni, Giacomo Marinelli, i ragazzi hanno esposto le loro idee particolarmente ricche di spunti originali. Al termine dell’incontro il dott. Marinelli si è soffermato a lungo commentando i lavori e dando preziosi suggerimenti su come affrontare le sfide del mondo del lavoro.

Abbiamo potuto apprezzare un livello davvero alto sia nella qualità complessiva dei progetti che nella metodologia  di lavoro scelta – commenta il Responsabile Marketing di Fileni -. Ci siamo trovati di fronte a studenti preparati e competenti, che hanno proposto analisi professionali e realistiche. Restiamo a disposizione dell’Università di Urbino, come già lo siamo per gli altri Atenei marchigiani, per ripetere esperienze di collaborazione come questa”. 

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