IL PRESIDENTE CERISCIOLI HA INCONTRATO GIOVANNI LEGNINI CHE NEI PROSSIMI GIORNI SI INSEDIERÀ COME COMMISSARIO STRAORDINARIO PER LA RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO
Un incontro informativo, fruttuoso concluso con l’impegno condiviso di mettersi subito al lavoro quello con Giovanni Legnini che nei prossimi giorni si insedierà come Commissario straordinario per la ricostruzione post terremoto. È stato ricevuto in Regione oggi pomeriggio dal presidente Luca Ceriscioli e da una delegazione di tecnici dell’Ufficio speciale per la ricostruzione e della Protezione Civile. “Un incontro molto positivo, utile e subito operativo – ha detto il presidente – Abbiamo parlato dei nodi più urgenti da sciogliere per accelerare la ricostruzione: le risorse per le macerie, le ordinanze che applicano i provvedimenti legislativi che riguardano ad esempio l’anticipo ai professionisti, il problema della mancanza di personale e le assunzioni necessarie per poter ripartire. C’è poi la criticità di sempre, cioè la necessità di avere norme straordinarie per dare un ritmo diverso alla ricostruzione. A breve Legnini tornerà per incontrare i Sindaci e il territorio. Siamo ormai al quarto Commissario ed è veramente necessaria una svolta. Per questo auguro buon lavoro a Giovanni Legnini e assicuro, ovviamente, la massima collaborazione da parte della Regione Marche”.
PARTE L’ITER DEL PROGETTO DI REALIZZAZIONE DELLA CICLOVIA DEL TESINO
In bici da Grottammare a Force: il comune costiero individuato come Ente capofila del progetto per la rete ciclabile regionale. Incontro tra Regione e Comuni. Anna Casini : 300 mila euro le risorse regionali per il progetto e per realizzare una prima parte del tracciato.”
“L’intervento fa parte della programmazione che la Regione Marche sta attuando per la realizzazione della “rete ciclabile regionale – spiega la vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini nel corso dell’incontro tra Regione e Comuni interessati alla realizzazione della ciclovia del Tesino – che è caratterizzata da un asse costiero costituito dalla Ciclovia Adriatica e da direttici trasversali (est-ovest) disposte lungo le principali vallate fluviali.”
“Nell’incontro con i Comuni”- prosegue Casini – Grottammare è stato individuato come comune capofila e il tracciato ipotetico è di 36 km. Le risorse regionali stanziate, attualmente pari a 300mila Euro, permetteranno la redazione del progetto esecutivo e la realizzazione di una prima parte del tracciato che ha inizio a Grottammare e risale il corso del fiume Tesino attraversando altri 9 Comuni: Ripatransone, Offida, Cossignao, Montalto delle Marche, Castignano, Montedinove, Rotella, Force. “
L’intervento è stato pensato per una mobilità integrata e sostenibile. L’inizio del percorso si trova a meno di 2 km dalla stazione ferroviaria di Grottammare, collegata dalla Ciclovia Adriatica. Verrà realizzata una “infrastruttura leggera” ciclopedonale (meglio ancora: una dorsale cicloturistica) e non un itinerario in promiscuo, quanto più possibile lineare, sicura e continua. L’asse portante si sviluppa prevalentemente in contesto extraurbano, lungo l’argine del fiume Tesino, incrociando reti secondarie di penetrazione nei centri urbani.
La ciclovia del Tesino contribuirà a formare quella maglia a pettine del macro progetto delle ciclovie delle Marche: 13 tracce totali, per uno sviluppo complessivo di 500km di cui la metà già finanziati con ben 50,3 milioni di Euro. L’impianto “a pettine” consentirà il collegamento delle aree interne, caratterizzate dalle vallate fluviali che si configurano come percorrenze “naturali”, sia dal punto di vista morfologico che dal punto di vista storico-turistico (è lungo le vallate che storicamente si sono sviluppate tutte le attività umane), con la litoranea, interessata dal progetto nazionale della Ciclovia Adriatica, caratterizzata attualmente da una maggiore urbanizzazione residenziale e produttiva.
È prevista anche una segnaletica comune di direzione, informativa con totem all’inizio e lungo il percorso, attrezzature di sosta/informazione/servizio nei luoghi nodali.
La rete ciclabile regionale darà un forte contributo alla promozione del turismo e a una migliore e più sana fruizione del territorio. Parallelamente si sta sviluppando la rete dei bike hotel (alcuni esistenti e altri in fase di adeguamento grazie a specifici finanziamenti regionali – fondi POR FESR). Ogni ciclovia permetterà di raggiungere gli innumerevoli punti di interesse (POI) disseminati su tutto il territorio regionale (musei, abbazie, eremi, chiese, santuari, beni architettonici e archeologici, ville e giardini storici, centri sportivi, aree naturali protette, centri di educazione ambientale.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli è intervenuto oggi pomeriggio al convegno “Azioni di policy per il rilancio del sistema produttivo delle Marche” organizzato dalla Fondazione Merloni
Prima Regione in Italia per Pil, dati positivi di crescita occupazionale e diminuzione della disoccupazione: è un contesto socio economico che registra segnali di ripresa e che incoraggia a proseguire il percorso intrapreso. Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli è intervenuto oggi pomeriggio al convegno ‘Azioni di policy per il rilancio del sistema produttivo delle Marche’ organizzato dalla Fondazione Aristide Merloni nella Facoltà di Economia ‘G. Fuà’.
“Siamo al passo con le migliori Regioni italiane. Questi risultati sono lo stimolo a fare sempre di più, nel 2020, per sostenere lo sviluppo e l’occupazione della nostra bellissima terra rafforzando e coniugando le politiche a supporto dell’innovazione con le politiche per la coesione”.
Nel confronto con le politiche delle Regioni in questi anni “non ci sono radicali differenze rispetto ai macro temi sui quali investire per sostenere le imprese: dall’internazionalizzazione all’innovazione, la migrazione verso il digitale, l’industria 4.0, la valorizzazione delle filiere, sono tantissimi i fondi che la Regione ha dedicato ai progetti europei – ha specificato Ceriscioli – Le Marche però hanno vissuto una fase più complicata rispetto all’Emilia-Romagna, sia per il punto di partenza che è fatto di imprese molto piccole verso un’economia che invece ha bisogno di una scala di dimensione diversa; in secondo luogo, non banale, quello che è stato per noi la crisi del credito con la funzione di Banca Marche, altro elemento di difficoltà e di freno.
Ma quando ci andiamo a confrontare su alcuni parametri sono tanti i segni che ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta: l’incremento del Pil negli ultimi due anni, la crescita dell’occupazione e dell’ export che ha registrato nei primi nove mesi 2019 un più 3,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta quindi di cogliere positivamente il lavoro fatto, impegnarsi per continuare a lavorare su temi come l’economia circolare dove arriveranno i fondi europei più significativi, rafforzare le start up innovative e le pmi che stanno crescendo. Aumentano gli investimenti in ricerca e sviluppo e si rafforzano le imprese più strutturate. E’ in corso un processo di trasformazione e riorganizzazione dell’economia marchigiana che le politiche regionali stanno accompagnando”. Cinque anni fa “l’Emilia-Romagna era sopra di noi in termini di valore di un paio di punti e oggi ancora un paio di punti sopra ma significa che abbiamo tenuto la stessa tendenza” ha concluso il presidente.
CORONAVIRUS: ESITO NEGATIVO. AD OGGI NESSUN CASO REGISTRATO NELLE MARCHE
Ieri sera alle 22 circa una bambina italiana di sette anni si è presentata spontaneamente, accompagnata dai familiari, al Pronto soccorso dell’Ospedale Pediatrico Salesi. La piccola paziente è stata registrata con febbre di 38,8 gradi, in trattamento con antibiotici, iporesponsiva ai comuni antipiretici. La Direzione Sanitaria dell’Ospedale Salesi riferisce che i sanitari hanno ritenuto di proporre il percorso diagnostico terapeutico previsto per il Coronavirus. Il centro diagnostico regionale di riferimento ha eseguito le indagini e il risultato ha dato esito negativo. “Il livello di guardia – afferma il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – rimane alto. Le strutture preposte controllano capillarmente ogni situazione per poter garantire una risposta pronta per ogni evenienza che possa ingenerare il seppur minimo sospetto. Confermiamo che a oggi nessun caso si è registrato nelle Marche”.
CONTRASTO E PREVENZIONE DEI CRIMINI INFORMATICI, FIRMATO IL PROTOCOLLO TRA REGIONE MARCHE E IL COMPARTIMENTO POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI
Cesetti: “Prioritaria la sicurezza nell’erogazione dei servizi”
Prevenire e contrastare i crimini informatici sui sistemi e i servizi informativi critici dell’ente regionale è l’obiettivo del protocollo di intesa tra la Regione Marche e il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni sottoscritto oggi nella sede regionale alla presenza del questore di Ancona, Claudio Cracovia e dell’assessore all’Informatica e Reti Ict, Fabrizio Cesetti.
“E’ necessario prevenire e ostacolare ogni forma di accesso illecito, anche tentato, con finalità di interruzione dei servizi di pubblica utilità erogati attraverso sistemi informatici e di telecomunicazioni, di indebita sottrazione di dati personali o di qualsiasi ulteriore attività illecita – ha dichiarato l’assessore Cesetti – Sottoscrivere il Protocollo di Intesa è quanto mai opportuno ai fini di una concreta attuazione di un modello di cooperazione volta alla prevenzione e repressione dei crimini informatici che si ispiri al principio di sicurezza partecipata a vantaggio dell’intera collettività a tutela della libertà individuale e della democrazia”.
I data center di Regione Marche, con i suoi sistemi informatici e le reti telematiche di supporto alle funzioni istituzionali, sono stati ritenuti candidabili a Polo Strategico Nazionale dal censimento del Patrimonio ICT delle PA dell’Agenzia per l’Italia Digitale per la loro comprovata idoneità ad ospitare le soluzioni digitali degli enti locali del territorio. “Sono quindi da considerare – ha aggiunto Cesetti – importanti infrastrutture sensibili di strategico interesse pubblico che richiedono efficaci modalità di gestione e di protezione dei dati personali e di contrasto alla criminalità informatica”.
Il Protocollo impegna le parti a sviluppare un piano di collaborazione per la condivisione e l’analisi di informazioni idonee a prevenire e contrastare attacchi, le cui modalità sono sempre più sofisticate e complesse, o danneggiamenti delle infrastrutture informatiche della Regione Marche, alla segnalazione di emergenze relative alla vulnerabilità o minacce alla regolarità dei servizi. Il piano prevede la collaborazione nell’identificazione dell’origine degli attacchi alle infrastrutture gestite ed attività di comunicazione per fronteggiare situazioni di emergenza. Sono previste anche attività formative congiunte sui sistemi e sulle tecnologie informatiche utilizzate e sulle procedure di intervento per prevenire e contrastare accessi o tentativi di accesso illeciti e ogni altro fenomeno delittuoso in ambito informatico.
UN’INDAGINE SCIENTIFICA SULLA RICADUTA ECONOMICA DEL SUMMER JAMBOREE
I risultati presentati in anteprima al presidente Luca Ceriscioli. Presto resi noti in una conferenza stampa. Il Festival si conferma 1° nella regione per presenze turistiche.
Uno studio scientifico basato su dati economici e finanziari forniti da un nutrito campione per numeri e qualità, ovvero interviste a visitatori di molteplici tipologie e turisti, sia italiani che stranieri, presenti nei 12 giorni in cui si svolge a Senigallia il Summer Jamboree , oltre che sui dati forniti dall’Osservatorio regionale del Turismo, per valutare la ricaduta economica della famosa manifestazione, sia a livello cittadino che regionale. Oggi i risultati dell’indagine, condotta dalla Società ARIS Leading edgecom – specializzata in operazioni straordinarie di impresa ed evalutions- con la collaborazione di Lucia Baldi, docente di Statistica e Marketing presso l’Università Statale di Milano, sono stati presentati in anteprima in un incontro con il presidente della Regione, Luca Ceriscioli a cui erano presenti Angelo Di Liberto e Alessandro Piccinini dell’Organizzazione del Summer Jamboree e il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi
“E’ un ottimo modo di valutare l’impatto e l’indotto di un’iniziativa – ha sottolineato il presidente Ceriscioli – con una ricerca che può essere considerata un’apripista per la nostra regione per capire e misurare quanto sia valida una manifestazione in termini economici sul territorio e quindi quali benefici porti. Un modo utile di ricevere indicatori di economia turistico-culturale ma anche in termini di visibilità dell’immagine, calcolando anche quanto costerebbe in spazi pubblicitari ciò che invece in massima parte, al di là delle diverse forme promozionali, funziona bene da anni con il passaparola e la reputazione, proprio perché il Summer Jamboree veicola un messaggio unico e originale di sano divertimento ma anche di grande organizzazione artistica. Sono risultati anche questi che testimoniano il lavoro fatto dalla Regione attraverso una costante azione di promozione, sostenendo ogni iniziativa capace di rafforzare l’immagine delle Marche, da Sanremo alle grandi manifestazioni artistico-culturali e sportive.” ”
I risultati complessivi, che saranno presentati a breve in una conferenza stampa, hanno permesso non solo di valutare la ricaduta economica per Senigallia e per le Marche, ma anche di delineare la tipologia di presenze e dei loro principali comportamenti di consumo nel territorio. Il Summer Jamboree è anche il primo evento delle Marche per presenze turistiche e tra i primi due Festival al mondo per quanto riguarda la programmazione artistica oltre che a caratterizzarsi da sempre come il più grande Festival del genere al mondo per numero di presenze registrate ad ogni edizione.
Il Summer Jamboree è il Festival Internazionale di musica e cultura dell’America degli anni ’40 e ’50 organizzata dalla Società Summer Jamboree, e sostenuto dal Comune di Senigallia con la collaborazione di Regione Marche e la partecipazione della Camera di Commercio di Ancona che si svolge ogni anno tra la fine di luglio e la prima parte di Agosto.
Arpam: presentato il bilancio operativo. Un anno per l’ambiente nelle Marche, nel 2019 crescono i numeri, le attività, i progetti dell’agenzia
Presentato ieri 20 febbraio dal Direttore Generale Giancarlo Marchetti il bilancio operativo 2019 dell’ARPAM, che ha visto crescere attività, impegno e progetti promossi dall’Agenzia a fronte di un costo per la collettività inferiore alla media nazionale.
Marchetti ha fornito il quadro dettagliato dei “numeri” dell’ARPAM, convinto che “per far capire come la nostra mission si traduce in sostanza, crediamo nel valore del dare conto di ciò che si è compiuto, nella forza espressiva dei numeri che parlano del lavoro che svolgiamo per tutti i cittadini marchigiani”.
Si parte quindi dai controlli e dalle ispezioni sulle diverse matrici ambientali (2331), per passare ai monitoraggi sulle acque (6821), ai campioni analizzati (20683) e parametri indagati (456213), alla redazione di pareri e al supporto tecnico-scientifico agli enti locali (2953), alle verifiche negli ambienti di vita e di lavoro (10162), e infine alle sanzioni amministrative comminate (39) ed alle comunicazioni di reato (65) inoltrate all’Autorità Giudiziaria. Un significativo impegno ha riguardato inoltre il monitoraggio della qualità dell’aria, che con le 19 stazioni dislocate sul territorio dotate di 104 analizzatori, ha permesso di elaborare nel 2019 ben 2496 parametri giornalieri per un totale di 911.040 dati raccolti.
“Attività, compiti e funzioni – ha continuato il Direttore – che ARPAM svolge nella volontà di proporsi come punto di riferimento sia per la Pubblica Amministrazione, sia per i cittadini e le loro associazioni, e sia per le imprese, attraverso un dialogo aperto e continuo che ne riafferma il ruolo di terzietà che la definisce e caratterizza come soggetto a disposizione di tutti per affrontare e migliorare le azioni in campo ambientale”.
ARPAM è impegnata, oltre che nell’attività più strettamente istituzionale, in diversi progetti specifici, anche sovraregionali e nazionali, nella produzione e diffusione di report ambientali (8 nel 2019, integrati da 156 bollettini tematici) fino alla educazione e promozione culturale della sostenibilità ambientale ed alla comunicazione in generale, vantando inoltre specificità ed eccellenze territoriali come il Centro di Valenza Regionale di Aerobiologia di Ascoli Piceno, il Centro Regionale Amianto (designato unico in Italia come laboratorio di revisione delle analisi di prima istanza) e quello di Riferimento per la legionellosi di Pesaro, la sezione di Ecotossicologia ed il Centro di controllo sulla filiera delle macerie post-sisma di Macerata, il monitoraggio marino costiero ed il controllo sulla direttiva europea Marine Strategy assicurati dal dipartimento di Ancona, ed il Servizio di Epidemiologia Ambientale presso la Direzione Tecnico Scientifica.
Fra le novità principali che hanno caratterizzato il 2019, infine, la valorizzazione del settore laboratoristico dell’ARPAM, che ha visto l’istituzione del Laboratorio Unico Multisito regionale accompagnarsi ad un importante impegno finanziario (circa 1.000.000 di euro) per l’acquisizione di strumenti di alta e media fascia all’avanguardia nel settore delle analisi, fra le altre cose, sui microinquinanti e sugli inquinanti emergenti.