Luisa Urbani, “3 anni dalle 3.36” (presentazione rinviata)

Luisa Urbani, “3 anni dalle 3.36” (presentazione rinviata)

2020-02-25 – Ultima ora – Vi informiamo che, a seguito dell’ordinanza della Regione Marche relativa all’emergenza sanitaria connessa al COVID – 19, la presentazione del libro “3 anni dalle 3.36. La vita delle Marche dopo il sisma: i problemi della ricostruzione e le storie della rinascita” prevista a San Benedetto del Tronto il 28 febbraio 2020 è rimandata a data da destinarsi.

 

San Benedetto del Tronto – Venerdì 28 febbraio 2020, alle ore 18:00, Luisa Urbani presenterà il suo libro “3 anni dalle 3.36. La vita delle Marche dopo il sisma: i problemi della ricostruzione e le storie della rinascita”.
L’evento si terrà a Palazzo Piacentini (via Gioacchino Rossini 14, San Benedetto del Tronto).
Saranno presenti il sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, e altre autorità locali.
Il libro, aperto dalla prefazione del Presidente del Consiglio Regionale delle Marche, Antonio Mastrovincenzo, intende far conoscere, attraverso il racconto di chi ha vissuto il dramma del terremoto del 2016 e la presentazione di dati e fatti salienti di cronaca, quanto le Marche siano state ferite dal sisma.

Questo non è – si legge nell’introduzione del libro – un testo nato per essere avvincente, accattivante, strappalacrime o creare compassione nell’animo di chi lo legge.
È un lavoro che vuole informare, che vuole risvegliare le coscienze e dire a tutti che ci sono persone che tra le dolci e verdi colline marchigiane pian piano stanno morendo.
Non solo metaforicamente.
I morti non sono solo la tragica conseguenza di guerre lontane da noi.
I morti si hanno anche a due passi da casa nostra: nella nostra regione.
Le Marche stanno affrontando una fase post-terremoto piuttosto critica e gravosa, perché, come ha più volte ricordato il presidente della Regione Luca Ceriscioli, «le attività
di emergenza non sono finite. Avere 29mila persone senza una casa è difficile definirlo stato di normalità»
”.
L’incontro sarà anche l’occasione per raccogliere fondi a favore della comunità di Arquata del Tronto. 

La scelta di pubblicare un reportage giornalistico nella collana dei “Quaderni del Consiglio” nasce
dalla piena condivisione di ciò che, innanzitutto, questo lavoro non vuole essere. Esso non intende
spettacolarizzare la drammaticità del sisma per creare compassione tra la gente, né vuol essere la
celebrazione di quanto fatto dalla Regione Marche per fronteggiare l’emergenza.
Vuol far conoscere, invece, attraverso il racconto di chi ha vissuto in prima persona quegli eventi e la presentazione di dati e fatti salienti di cronaca, quanto le Marche siano state ferite dal sisma.
È un lavoro nato dalla consapevolezza che – purtroppo – la nostra regione in questa tragedia spesso
non è stata considerata come la realtà più colpita. Si è letto o si è sentito parlare del terremoto che ha colpito il Lazio, l’Umbria e l’Abruzzo, Amatrice, Norcia e persino l’Aquila, ma non le Marche, Arquata del Tronto o Castelsantangelo sul Nera. Uscendo dai nostri confini, le persone difficilmente sanno quali siano con esattezza i territori messi in ginocchio dal sisma.
A ciò si aggiunge una tendenza a dimenticare, se i cittadini non sono correttamente e costantemente
informati. Tendenza che con questo lavoro l’autrice si propone di contrastare. L’obiettivo di far
conoscere e ricordare a tutti quanto i danni del sisma siano stati ingenti e quanto ci sia ancora da fare, è necessario perché siamo di fronte non solo ad una delle più grandi emergenze che il nostro
Paese abbia vissuto, ma anche ad un processo di ricostruzione lungo ed impegnativo.
Bastano alcuni dati a dimostrarlo: 300 persone hanno perso la vita, il cratere sismico interessa 138
Comuni, 10 Province e 4 Regioni, 2000 tra borghi e frazioni, 8000 Kmq di territorio, 600.000 abitanti, di cui circa 40.000 sfollati. Fatto 100 tutto questo, le Marche valgono 62, molto più della metà!
Il timore che si vive è non solo quello di essere dimenticati con il passare del tempo, ma di essere
derubricati, perché in un Paese fragile come l’Italia c’è sempre il rischio che una nuova emergenza
cancelli quella precedente, anche quando le proporzioni dell’accaduto non sono commisurabili.
Se a questo rischio aggiungiamo un impianto eccessivamente burocrati co del processo di ricostruzione, che rende difficoltoso il suo avanzamento, si capisce che l’obiettivo di dare alla
cosiddetta “civiltà dell’Appennino” un futuro che sia sostanzialmente diverso dal presente e anche
da un passato recente contrassegnato da fenomeni di declino economico e demografico, resta molto lontano.
La giovane giornalista richiama, quindi, le istituzioni e non solo alla doverosa attenzione nei confronti di chi da tre anni sta soffrendo, sperando di tornare un giorno alla vita di prima. Il suo libro sembra scritto “a futura memoria”, rivolto cioè alle nuove generazioni, nella speranza che nel frattempo si sia ricostruito in sicurezza, la prevenzione abbia fatto decisi passi in avanti e nessuno sia stato alla fine dimenticato a fronte del dramma vissuto.
Di certo la sua pubblicazione non risolverà di per sé questi problemi, ma se in questa fase porterà nuove persone a conoscere il vero dramma che si cela dietro il terremoto che ha colpito le Marche e l’Appennino centrale, avrà svolto la funzione per cui è stato pensato e scritto.
Antonio Mastrovincenzo
Presidente del Consiglio Regionale delle Marche

 

Luisa Urbani è nata a San Benedetto del Tronto il 21 agosto 1990. Inizia a lavorare nel settore della comunicazione durante l’università. Laureatasi in giurisprudenza, si dedica a pieno al lavoro da giornalista intraprendendo diverse collaborazioni. Dopo alcune esperienze nelle Marche, grazie alle quali ottiene il tesserino da giornalista pubblicista, si trasferisce a Roma per frequentare il Master in Giornalismo all’Università Lumsa. Attraverso il master ha l’occasione di svolgere uno stage al Tg3 e uno a Vatican News, il sistema d’informazione della Santa Sede. Terminato il master, consegue con esito positivo l’esame di Stato, diventando così giornalista professionista. Attualmente collabora con Vatican News e lavora per l’Università Lumsa in qualità di tutor del Master in Giornalismo.

 

 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com