Coronavirus e ospedali da campo, le perplessità del comitato

Coronavirus e ospedali da campo, le perplessità del comitato

San Benedetto del Tronto, 2020-03-29 – Riceviamo e pubblichiamo integralmente

Il comitato sta seguendo in questi giorni la vicenda degli ospedali da campo di cui la Regione sembra aver stabilito di non poter fare a meno. Premettiamo i nostri dubbi sulla effettiva necessità ed utilità di un’operazione il cui costo si aggirerebbe, secondo gli annunci, intorno ai 12 milioni di euro, oltretutto chiesti in donazione mediante un appello ai privati, da impiegare per una struttura temporanea dedicata al trattamento dei malati Covid-19 che abbisognino di terapia intensiva. Ci chiediamo per quale motivo non si possano investire somme minori nei reparti del Madonna del Soccorso provvisoriamente (ce lo auguriamo) spostati ad Ascoli, e quindi vuoti ed inutilizzati, così da poter poi sfruttare a vantaggio del territorio, ad emergenza terminata, le attrezzature acquistate in periodo emergenziale, crediamo che questa scelta possa essere molto più conveniente che creare una struttura dal nulla.

Inoltre, considerata la perdurante carenza di personale nelle strutture ospedaliere, di cui sempre sentiamo lagnarsi i politici ed i dirigenti, come giustificazione per le carenze del sistema sanitario, ci chiediamo dove e come abbiano pensato (perché ci hanno già pensato vero?) di reperire le professionalità e gli infermieri che occorreranno per rendere operativa la nuova struttura temporanea.

Centro Agroalimentare San Benedetto

Detto questo, oltre ad aspettarci le reali e inoppugnabili motivazioni che hanno portato la Regione a prendere una simile e costosa decisione, una volta appurato che questa soluzione sia assolutamente necessaria, ci chiediamo per quale motivo, tra le tante proposte avanzate alla Regione, non si sia pensato di valutare e verificare l’adeguatezza a tal fine della struttura del Centro Agroalimentare, ove insistono volumetrie consistenti e assolutamente inutilizzate, che andrebbero solo attrezzate senza dover creare ex novo alcuna struttura, e dove la Regione detiene ad oggi una consistente quota societaria.

Tale scelta, che chiediamo al Sindaco di proporre e alla Regione di valutare, sarebbe ancor più oculata e motivata in quanto giustificata dalla sua posizione strategica, trovandosi in prossimità dell’uscita dell’Ascoli-Mare e del casello autostradale, dalla presenza in tale area di uno spazio idoneo all’atterraggio ed al decollo degli elicotteri, dalla dotazione di piazzali enormi per ogni necessità dei mezzi di soccorso, di impianti di illuminazione, servizi, sottoservizi e recinzione dell’area già disponibili, occorrerebbe soltanto attrezzare l’area, che si troverebbe comunque non lontano dal centro Covid istituito nell’ospedale di San Benedetto.

Chiediamo quindi un sopralluogo dei tecnici e delle autorità competenti, per verificare la fattibilità ed eventualmente identificare e tenere distinte le aree di lavoro degli operatori del CAAP dall’area da attrezzare ad ospedale.

Ci attendiamo quindi una corretta valutazione di tale proposta, ed una risposta che ci chiarisca le motivazioni dell’eventuale rigetto, prima di adottare decisioni relative ad aree per le quali necessiterebbero opere più costose e di più difficile realizzazione.

Il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso

Dott. Nicola Baiocchi

Cons. Rosaria Falco

 

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