SISMA – CERISCIOLI INCONTRA COMMISSARIO LEGNINI: ”LA PRIORITA’ E’ LA SEMPLIFICAZIONE PER METTERE IN MOTO I CANTIERI. NUOVA CONSAPEVOLEZZA DEL GOVERNO SU COME GESTIRE EMERGENZE. GARANTITA UNA STRUTTURA PIU’ FORTE”
“I prefetti sono stati straordinari e sono riusciti a dare una rappresentazione esatta di tutti gli aspetti che riguardano il sisma, da quelli più immediati come i lavori al palazzo della Prefettura per esempio, a quelli più strategici legati al rilancio del territorio passando ovviamente per il tema della semplificazione. E’ stato molto positivo l’impatto con il Commissario. E’ chiaro che questo sovrapporsi delle emergenze, sisma e coronavirus, rende questo passaggio particolare, ma Legnini ha dichiarato di volerlo utilizzare al meglio per andare a definire quella che sarà la sua strategia che consiste nell’accogliere la richiesta di un percorso di semplificazione e nel cogliere anche il cambiamento che c’è stato nell’atteggiamento del Governo in generale rispetto all’emergenze. Questa nuova consapevolezza legata a quanto sta accadendo in questi giorni, può approcciarsi molto bene non solo al coronavirus, ma anche alla ricostruzione. È infatti evidente che di fronte alle emergenze non si può operare come nel quotidiano ma servono strumenti straordinari di flessibilità che ci permettano di affrontare dinamiche complesse. Noi lo sottolineiamo e lo chiediamo da tre anni e mezzo. Il Commissario, da parte sua, ha assicurato un lavoro di affinamento dell’ordinanza, laddove è necessario farlo, rispetto all’ultimo decreto, ma anche una particolare attenzione nei rapporti con il Governo. Questi strumenti di semplificazione e, più in generale, il tema degli investimenti lanciato da Conte per un’economia che uscirà sicuramente provata da quello che sta accadendo, possono diventare un aspetto importante anche all’interno del percorso della ricostruzione in complementarietà con gli oltre sette miliardi a disposizione per il post sisma. Resta nelle Marche una doppia difficoltà, sisma e coronavirus, ma le misure per la seconda potrebbero aiutare a risolvere anche la prima. Il Commissario in conclusione ha anche garantito il suo impegno nel dare un assetto forte alla struttura commissariale che in questo ultimo anno si era un po’ indebolita. Per noi la priorità è riuscire a spendere i soldi a disposizione per l’area del sisma grazie a procedimenti più semplici perché rimetteremmo in moto i cantieri dell’edilizia e di conseguenza anche tanti altri settori”.
Queste le parole del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli questa mattina nella sede della Prefettura di Macerata al termine del primo di una serie di incontri programmati per affrontare i temi dell’emergenza dovuta al sisma del 2016 e quella contingente del Covid-19 con il nuovo commissario straordinario per la Ricostruzione Giovanni Legnini. All’appuntamento erano presenti anche i prefetti di Ancona, Fermo e Ascoli Piceno.
Gestione delle attività formative in presenza dell’emergenza coronavirus
LA GIUNTA REGIONALE ADOTTA LE LINEE GUIDA PER LA FORMAZIONE A DISTANZA
Loretta Bravi: “ Una misura doverosa per rispettare le norme di contenimento della diffusione del virus e per agevolare lo svolgimento di corsi già avviati o improrogabili”
In considerazione dell’emergenza coronavirus e delle misure prese con il DPCM 8 marzo 2020, la formazione si potrà fare da casa, con lezioni in modalità telematica. E’ in sintesi ciò che ha deciso questa mattina la giunta regionale su iniziativa dell’assessore al Lavoro-Formazione-Istruzione, Loretta Bravi.
“Si tratta di un atto con cui vengono adottate le linee guida in tema di formazione – spiega l’assessore Bravi – per autorizzare tutti gli Enti gestori titolari di attività formative già iniziate o per le quali siano stati già sottoscritti gli atti di adesione o da attivare improrogabilmente nel periodo di sospensione delle attività didattiche previsto dal Decreto 8/2020, a sostituire le lezioni frontali in aula con attività a distanza mediante software. Una misura doverosa sia per far rispettare le norme in materia di riduzione del rischio di contagio evitando contatti ravvicinati, sia per fare chiarezza in questa materia e per agevolare i soggetti formatori e i partecipanti. Sono indirizzi emessi in via eccezionale e in deroga a quanto previsto dal Manuale per la gestione e la rendicontazione dei progetti inerenti la formazione e le politiche attive del lavoro.”
Le indicazioni stabilite dalla giunta regionale valgono sia per i corsi autorizzati, sia per quelli finanziati dalla Regione Marche, indipendentemente dalla fonte di finanziamento e anche per quelli cofinanziati. Le disposizioni saranno vigenti per tutto il periodo di sospensione delle attività didattiche e formative disposto dal DPCM del 8 marzo 2020 e si intendono automaticamente rinnovate nel caso venga disposta una proroga o un rinnovo della stessa sospensione.
In particolare , viene precisato che gli Enti gestori dei corsi possono valutare la possibilità di realizzare le attività formative programmate con modalità telematiche a distanza. Nel caso gli Enti non optino per questa soluzione o non risulti praticabile, gli Enti gestori assicurano il recupero delle ore di formazione non erogate successivamente al ripristino di condizioni di normalità. Il software scelto per lo svolgimento della formazione a distanza deve garantire la possibilità di collegamenti diretti con gli utenti (modalità sincrona), cioè è esclusa la possibilità di registrare lezioni e lasciare agli allievi la facoltà di scaricarle in un secondo momento. Il software selezionato deve inoltre consentire l’accesso ai funzionari addetti al controllo di I livello e permettere al docente di visualizzare l’elenco degli allievi connessi durante la lezione. Il suddetto elenco dovrà essere successivamente trasmesso alla Regione. Gli Enti gestori dovranno verificare la possibilità che tutti gli allievi possano seguire le lezioni a distanza perché dotati di un proprio pc, tablet o smartphone e di un collegamento a internet. Nel caso alcuni di essi ne siano sprovvisti, gli Enti gestori dovranno prendere in esame la possibilità di dotare gli allievi di un pc, di un tablet o di uno smartphone o di allestire delle postazioni nella propria sede sempre nel rispetto delle disposizioni di cui al D.L. 6 del 23 febbraio 2020 e ai successivi DPCM del 25 febbraio 2020 e del 8 marzo 2020, avendo anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità e garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. E’ comunque vietato istituire in sede più di 5 postazioni.
Per quanto riguarda gli esami ed eventuali stage non ancora avviati devono essere rinviati a momenti successivi a quelli di vigenza della sospensione delle attività didattiche e formative. Nel caso sia indispensabile, gli esami possono essere espletati in modalità a distanza. In subordine, possono essere espletati “in presenza”, garantendo tuttavia il pieno rispetto di quanto disposto dai diversi Decreti governativi in riferimento alla necessità di evitare situazioni di sovraffollamento anche attraverso lo scaglionamento dell’accesso alla sede d’esame; garantire la massima igiene e aerazione dei locali; garantire distanze di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Eventuali stage già avviati devono essere sospesi.
Coronavirus: la digitalizzazione a supporto delle zone rosse. Iniziativa AgID e MID di solidarietà digitale
Rilanciamo su queste pagine l’iniziativa SOLIDARIETA’ DIGITALE https://solidarietadigitale.agid.gov.it/#/, a cura del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione.
Imprese, associazioni e privati hanno messo e metteranno a disposizione servizi gratuiti per chi si trova nelle zone interessate dalle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza #COVID_19.
Marchio regionale QM”, la Regione Marche approva una nuova versione del disciplinare di qualità della pesca.
Casini: “Rilanciamo il comparto attraverso consumi consapevoli di un prodotto tracciato”
Rilanciare il “Marchio qualità garantita dalle Marche – QM” della filiera ittica per sostenere il comparto, garantendo i consumatori sulla genuinità del prodotto pescato e consumato. È l’obiettivo della Giunta regionale che ha approvato una revisione del disciplinare all’insegna della semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese che svolgono l’attività a livello industriale e artigianale. Si punta a valorizzare maggiormente “la pesca costiera locale: l’attività più diffusa sia per la sua distribuzione capillare lungo le coste, che per importanza culturale, economica e sociale rivestita presso le comunità marittime marchigiane”, sottolinea la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Alimentazione e Agroalimentare. Il pesce è stato il primo prodotto marchigiano a fregiarsi del marchio regionale QM, nel 2006. Il disciplinare, negli anni successivi, anche a fronte di adeguamenti per renderlo più agevole (nel 2006 e nel 2012), non è stato più utilizzato dagli operatori del settore. “È giunto il momento di rilanciarlo per garantire la tracciabilità del prodotto e sostenere il comparto regionale, in difficoltà per la diminuzione generalizzata del pescato nel Mediterraneo – continua Casini – Vanno superate le complessità amministrative che hanno ostacolato la sua diffusione, dopo una prima positiva fase di adozione. È importante certificare la tracciabilità, perché le ricadute di questo lavoro favoriranno i consumi e l’indotto della pesca”. La revisione del disciplinare è stata realizzata con la collaborazione dell’Assam (Agenzia agroalimentare delle Marche), dei mercati ittici (che svolgeranno un ruolo centrale nella gestione del marchio), le associazioni dei pescatori, l’Asur, Istituto zooprofilattico, Cnr e Camera di commercio. Oltre alla semplificazione degli adempimenti, l’altra novità prevede un unico disciplinare per i prodotti della pesca industriale (“pesca costiera ravvicinata”, fino a 40 miglia) e artigianale (“pesca costiera locale”, piccola pesca, fino a 12 miglia).