Misteri di un Italia prostrata ma che mai sarà sconfitta.
Per gli amanti del brivido consiglio la lettura dell’ultimo testo dato alle stampe da Palazzo Chigi.
Per i tipi del Poligrafico dello Stato, il nuovo volume si intitola “Decreto legge recante misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, sottotitolo “Cura Italia”.
Ben 127 articoli distribuiti su 64 pagine più un allegato, due tabelle e una relazione illustrativa di 71 articoli (l’emergenza sanitaria occupa soltanto le prime 9 pagine per 18 articoli).
Ce ne è per tutti i gusti e la lettura, per chi vorrà arrivare fino alla fine, riserva non poche sorprese.
Si va dai 500 milioni stanziati per l’Alitalia che secondo il Decreto risentirebbe in maniera massiccia del mancato traffico aereo (?)….ma non era agonizzante da anni (anche senza il coronavirus)?, alla sospensione per due mesi degli obblighi (ma quali?) per i percettori del reddito di cittadinanza.
Percettori di reddito di cittadinanza che continueranno ad avere un sussidio ben superiore ai 600 euro, una tantum, che avranno gli autonomi. Ma non tutti. I 600 euro infatti verranno erogati dall’Inps meno a quanti sono iscritti alla casse previdenziali autonome. Così gli avvocati, i commercialisti, i consulenti del lavoro, i periti, ecc. tutti quelli, insomma che versano i contributi a enti previdenziali diversi dall’Inps non vedranno un bel niente.
E le colf? Le badanti? Per loro non c’è nulla. Nemmeno la cassa integrazione in deroga.
Poi tutto il capitolo sulle tasse. Infatti quanti hanno aderito alla rateizzazione bonaria con l’Agenzia delle entrate dovranno pagare. Il decreto, infatti, sospende i pagamenti solo per la rottamazione (dopo l’invio della cartella esattoriale).
E che dire del rinvio dei versamenti previdenziali prorogato di soli 4 giorni? Le imprese che nonostante tutto hanno pagato gli stipendi devono pagare i contributi che lo Stato, graziosamente, proroga di 4 giorni. E ancora, che dire dei versamenti tributari?
Entro il 31 maggio gli imprenditori dovranno anticipare il 90%. Ma la domanda è: come si fa a pagare se non si incassa niente? Mistero.
E poi c’è tutto un capitolo che riguarda le “marchette”.
So che la pochette del prof. Conte avrà un sussulto nel sentire parole così poco consone ma come chiamare il potenziamento del fondo (art. 72) di 150 milioni dell’ufficio che si occupa della comunicazione del made in Italy all’estero, tramite l’agenzia italiana per l’internalizzazione (struttura che fa capo al ministro Di Maio), o quanto riportato all’art. 76 (e che fa capo al ministro all’innovazione tecnologica, Pisano) per la costituzione di un gruppo di supporto alla presidenza del Consiglio per l’attuazione delle misure di contrasto all’emergenza Covid-19?
E mentre attendiamo fiduciosi che questa manovra “poderosa” attivi 350 miliardi (parole e musica del premier Giuseppe Conte), il ministro dello Sport, Spadafora annuncia la ripresa del campionato il 3 maggio ma, di grazia, dove si alleneranno le squadre se anche nel mese di aprile vi sarà lo stop agli allenamenti all’aria aperta e, al chiuso, occorrerà sempre, tenere la distanza di almeno un metro?
Misteri di un Italia prostrata ma che mai sarà sconfitta.
Ascoli Piceno, 19/03/2020
Piero Celani