Si allega la lettera inviata questa mattina al Sindaco Piunti riguardo le criticità operative del Madonna del Soccorso.
“Egr Sindaco,
la situazione del Madonna del Soccorso, come a Lei noto, risulta avere numerosi interrogativi riguardo il futuro programmatico.
L’assegnazione di Ospedale Covid, arrivata come un fulmine a ciel sereno, che non abbiamo mai capito con quali criteri epidemiologici e territoriali sia stato assegnato, ha di fatto messo in ginocchio un Ospedale che con tanti sforzi offriva un discreto servizio alla cittadinanza.
Cosi che, dopo tante contestazioni, sembrerebbe che i reparti dovrebbero iniziare a tornare al loro posto. Ma per quanto a nostra conoscenza sembrerebbe che il centro trasfusionale non sia ancora contemplato tra gli spostamenti, mentre per noi sarebbe dovuto essere il primo ad essere spostato per ovvii motivi legati alle attività della sala operatoria, dell’emergenza e degli ambulatori diurni.
Per quanto apprendiamo dalla stampa locale sembrerebbe che presso il Pronto Soccorso non abbiano ancora concluso i lavori che permetterebbero una netta divisione dei percorsi assegnati ai pazienti sospetti covid e no covid in raccolta di anamnesi.
Non riusciamo a comprendere come mai l’azienda asur5 si sia data una fretta particolare nel riaprire a tutti il Pronto Soccorso senza che i percorsi in entrata, che dovevano essere pronti un mese fa, siano stati separati, ma, soprattutto, senza ancora la possibilità di operare in sala operatoria i pazientii ortopedici oppure di avere un pediatra in guardia attiva notturna e non in reperibilità, con i conseguenti tempi di arrivo.
Pertanto ci rivolgiamo a Lei in qualità di primo cittadino, responsabile ufficiale della salute pubblica, affinchè si faccia portavoce ufficiale, presso la Regione Marche, per rimuovere l’assegnazione di Ospedale Covid.
La invitiamo, inoltre, a verificare, se presso il Pronto Soccorso, punto di primo filtro fondamentale a garanzia dei reparti che si trovano ai piani superiori, siano state adottate tutte le misure necessarie destinate a garantire sicurezza nei locali di accoglienza e personale sufficiente per la necessaria, adeguata assistenza ai pazienti.
Il nostro invito, rivolto a Lei in qualità di Primo cittadino e responsabile della salute pubblica, per quanto sopra detto, riguarda tre punti fondamentali:
Il mancato rientro di tutti i reparti pre covid che, nonostante le promesse, i proclami e le interviste rilasciate dai vari esponenti pubblici, tardano a rientrare ma ciò è ovvio: finchè non viene annullata la delibera regionale n.19/2020 non possono accellerare i tempi, né garantire il futuro del nostro ospedale
Mancata previsione di rientro del centro trasfusionale, indispensabile soprattutto per il Pronto Soccorso, attività operatoria ed ambulatoriale.
Mancata possibilità di operare pazienti Ortopedici e di disporre di Pediatri in guardia attiva notturna , assenza a cui si cerca di sopperire con la reperibilità
Vede, Signor Sindaco, il Pronto Soccorso è una struttura prevista a garantire l’intervento immediato al fine di salvare vite umane e deve avere delle caratteristiche ben precise, quelle previste dalle linee guida della SIMEU che qui Le alleghiamo. Se non si rispettano quelle linee non si può parlare di Pronto Soccorso.
Attualmente i pazienti prima di essere destinati nei reparti del Mazzoni, stazionano in Pronto Soccorso in attesa di avere il responso del tampone. Lei capisce che ciò andrà a determinare problemi di logistica nel pronto soccorso oltre ad enormi difficolta’ gestionali assistenziali.
La ringraziamo per quanto protrà fare e, siamo certi, farà.
Assemblea Territoriale di San Benedetto del Tronto”