dalla Regione Marche

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Piattaforma 210: dalla Regione 2 milioni di aiuti per le aziende agrituristiche e fattore didattiche

Casini: “Sostegni concreti e immediati per ripartire”

La Regione Marche ha stanziato due milioni di euro per sostenere la ripresa economica delle aziende agrituristiche e delle fattorie didattiche. L’aiuto, “una tantum”, è previsto dalla Piattaforma 210 regionale: le 50 misure approvate dalla Giunta per favorire la ripartenza economica post Covid-19 con i 210 milioni stanziati. Nel pacchetto predisposto sono previsti sette interventi per l’agricoltura. “Sostegni concreti e immediati per consentire al settore primario di recuperare il terreno perduto a causa dell’emergenza pandemica. Le risorse destinate agli agriturismi e fattorie didattiche consentiranno di finanziare tutte le potenziali 1.100 imprese interessate. Un segno di vicinanza della Regione ai loro problemi, manifestato con la concretezza dei contributi disponibili”, afferma la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura. La misura prevede un contributo forfettario ad azienda tra i mille e i quattromila euro. Servirà a compensare parzialmente la perdita di reddito subita, stimata sulla base della diminuzione di fatturato registrato nel periodo “febbraio-maggio 2020”. Gli aiuti sono cumulabili con quelli previsti da altri bandi approvati per l’emergenza Covid-19.

Modalità di accesso, tramite ricetta del Servizio sanitario nazionale, alle prestazioni di circoncisione rituale maschile

 

La giunta regionale ha adottato questa mattina una delibera che definisce le modalità di accesso, tramite ricetta del Servizio sanitario nazionale, alle prestazioni di circoncisione rituale maschile, con il fine di evitare interventi chirurgici in clandestinità che mettano a repentaglio la salute dei minori per una procedura che, se eseguita in ambito ospedaliero, garantisce la massima sicurezza.

Potranno accedere alla prestazione i figli di italiani ed immigrati, residenti nella Regione Marche, iscritti al Servizio Sanitario Regionale con regolare permesso di soggiorno, nonché coloro che hanno l’iscrizione al Servizio Sanitario Regionale con tesserino STP/ENI rilasciato dagli Enti del Servizio Sanitario Regionale.

Per ottenere la prestazione è necessaria la ricetta SSN (cartacea/dematerializzata) del Pediatra di Libera Scelta con la prescrizione di Codice Nomenclatore 89.7 “Visita generale” – Codice Catalogo 17960 “Prima visita chirurgia pediatrica” con quesito diagnostico “Circoncisione rituale”, che deve essere prenotata tramite CUP ed eventualmente sottoposta al pagamento ticket qualora il minore non sia esente dalla compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket).

La prestazione è erogabile esclusivamente presso le strutture ospedaliere pubbliche. La struttura di ricovero pubblica provvede alla presa in carico del minore, ricomprendendo nell’ambito della prestazione la visita pre e post ricovero e l’intervento chirurgico.

Per la pratica della circoncisione, ritenuta funzionale anche per la garanzia di favorevoli condizioni igieniche, il Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB) nell’affermare il dovere di rispettare la pluralità delle culture, precisa che le comunità, che per loro specifica cultura praticano la circoncisione rituale maschile, meritano pieno riconoscimento della legittimità di tale pratica, in quanto forma di esercizio della libertà religiosa garantita dall’art. 19 della Costituzione e rientrante nei margini di “disponibilità” riconosciuti ai genitori in ambito educativo ai sensi dell’art. 30 della Costituzione.

La Circoncisione Rituale Maschile (CRM) ha assunto particolare rilievo in Italia a causa dell’incremento della presenza di famiglie straniere che, per motivi religiosi o come simbolo di identità culturale, intendono far circoncidere il proprio figlio. E’ stato riscontrato in diversi casi che la scarsa disponibilità economica della famiglie e l’assenza delle corrette informazioni, hanno favorito l’esecuzione di tale pratica in ambito casalingo da parte di persone senza competenze di tipo sanitario e in precarie condizioni igieniche, determinando gravi rischi per la salute dei bambini.

Nonostante queste indicazioni, il 35% delle circoncisioni praticate in Italia è ancora effettuato clandestinamente, con gravi rischi per la salute e per la vita dei bambini. Infatti, l’esclusione della circoncisione non terapeutica all’interno dei LEA pone le famiglie nella condizione di dover scegliere se tornare nel paese di origine o affidarsi a persone non qualificate non potendo spesso affrontare i costi dell’intervento.

Il documento approvato questa mattina assegna dunque un ruolo fondamentale ai pediatri di libera scelta che nel Protocollo d’Intesa per la Prevenzione della circoncisione rituale clandestina, sottoscritto dal Ministero della Salute e la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), hanno convenuto sull’importanza dell’impegno dei Pediatri nell’informarsi sull’orientamento religioso della famiglia del bambino e della volontà di effettuare la circoncisone al proprio figlio e, conseguentemente, nel  fornire un’adeguata informazione ai genitori. Analoga attività informativa dovrà essere svolta nei punti nascita e nei servizi ospedalieri per fornire tutte le necessarie informazioni a supporto delle famiglie orientate all’intervento, prevedendo anche la presenza di mediatori culturali qualora vi sia una barriera linguistica riguardante uno o entrambi i genitori.

 

 

ESENZIONE TICKET PER TAMPONE PRE RICOVERO

 

La giunta regionale ha approvato questa mattina una delibera che stabilisce l’esenzione ticket per il tampone nel caso in cui per l’accesso a una struttura sanitaria o sociosanitaria, per ricovero ospedaliero o residenziale, pubblico o privato, sia richiesta la preventiva esecuzione di questa procedura diagnostica per verificare l’infezione da SARS-Co V-2.

Il tampone risulta infatti una prestazione strettamente e direttamente correlata al ricovero programmato. La DGR 723/2020 ha stabilito, per quanto riguarda i ricoveri, l’attivazione di un triage telefonico e, sulla scorta delle informazioni acquisite, qualora il medico responsabile ritenga opportuno eseguire una verifica virologica, è necessario programmare l’esecuzione del tampone entro 48-72 ore prima del ricovero.

In questo caso l’assistito residente nella Regione Marche dovrà richiedere al proprio medico di fiducia la prescrizione del tampone su ricetta SSN (cartacea/dematerializzata) e, qualora non in possesso di una esenzione generale dal ticket, il medico dovrà indicare il codice di esenzione regionale RMCOV2.

 

 

 

Area di crisi complessa fermano-maceratese, gli assessori Cesetti e Bravi e i presidenti delle Province di Fermo e Macerata sollecitano al Ministro del Lavoro ammortizzatori sociali dedicati per i lavoratori

 

Forti preoccupazioni sulla fragilità del mercato del lavoro nel territorio dell’area di crisi complessa fermano-maceratese sono state espresse al ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, dagli assessori Fabrizio Cesetti e Loretta Bravi e dai presidenti delle province di Fermo e Macerata. “E’ necessario e urgente che il Governo intervenga con apposita norma, anche in sede di conversione del DL Rilancio, per accogliere le nostre richieste di proroga di 12 mesi della NASPI e di aumento del plafond dedicato”.

“Scriviamo a margine dell’incontro in cui la Regione Marche e il Tavolo dello Sviluppo e Competitività del fermano hanno ‘suggellato’ l’avvio del Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi complessa del distretto pelli-calzature e delle sue procedure di attuazione”. Incontro, sottolineano “finalizzato a concertare i contenuti dei bandi che usciranno prima della pausa estiva, ma anche a fare il punto sulle criticità che tuttora caratterizzano il tessuto produttivo e il mercato del lavoro dell’area e che l’emergenza Covid ha contribuito ad accentuare”.

In questa occasione è nuovamente emerso “come la strategia di rilancio e riqualificazione del tessuto produttivo potrebbe essere seriamente compromessa dalla mancata previsione di misure straordinarie per i lavoratori delle aziende ubicate in queste aree. Le nostre sollecitazioni al Ministero del Lavoro, formulate a partire dal luglio 2019, non hanno trovato risposta, se non parziale e comunque inadeguata, sia nell’ammontare delle risorse, sia nella tipologia di ammortizzatori eleggibili per il territorio, mentre nel frattempo sono aumentati i tavoli di crisi, le cessazioni attività, il numero dei disoccupati, il ricorso alle misure di sostegno al reddito, tutto ciò con seri riflessi sulla tenuta sociale dell’area”.

La legge di Bilancio 2020, aggiungono assessori e presidenti di Provincia, ha incluso anche questa area di crisi tra quelle potenzialmente beneficiarie del trattamento di mobilità ordinaria e in deroga “ma questa novella legislativa rischia di rimanere inefficace, sia perché le risorse assegnate all’area del distretto fermano-maceratese sono fortemente sottodimensionate (1,4 milioni rispetto ai 6 milioni richiesti), sia perché permane un vulnus importante: il mancato accoglimento delle richieste della Regione di utilizzare il plafond dedicato per la proroga di 12 mesi dei lavoratori in NASpI che, in questa area di crisi, rappresentano il target dominante, essendo l’istituto della mobilità non più applicabile dal 1° gennaio 2017. Pertanto – concludono – in un’area in cui l’emergenza occupazionale si è innestata in un contesto di forte sofferenza preesistente e la proroga di due mesi, introdotta dal DL Rilancio per i percettori NASPI in scadenza tra il 1° marzo e il 30 aprile 2020, rappresenta una risposta inadeguata”.

APPROVATE LE LINEE INDIRIZZO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLE AGENZIE ACCREDITATE RAFFORZANDO L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

 

Facilitare il passaggio dalla formazione al mondo del lavoro,  contrastare la dispersione scolastica attraverso percorsi di alternanza scuola-lavoro che possono risultare più interessanti per gli studenti, promuovere l’apprendimento attraverso esperienze in contesti lavorativi.

Sono i principali obiettivi delle linee di indirizzo approvate per la definizione dell’offerta formativa regionale in materia di percorsi biennali e del IV anno di istruzione e formazione professione (IeFP) realizzati dalle Agenzie Formative accreditate presso la Regione Marche per l’anno scolastico/formativo 2020/2021. Con un successivo avviso pubblico saranno messi a bando 15 percorsi biennali e 5 di IV anno per 3,3 milioni complessivi a valere sul POR Marche – Asse 1 Occupazione. Destinatari dei corsi sono i giovani tra i 16 e i 19 anni e i corsi sono finalizzati all’ottenimento di una qualifica di operatore ( (biennale) o di diploma di tecnico (IV anno).

“I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP)  – spiega l’assessore al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Loretta Bravi – costituiscono un efficace strumento di contrasto alla dispersione scolastica per i giovani che non intendono proseguire nel percorso istituzionale dell’istruzione. Inoltre, vengono utilizzati, in sussidiarietà, nei primi tre anni del ciclo d’istruzione dagli Istituti Professionali per accrescere le competenze degli studenti ed aumentarne l’occupabilità. L’offerta di IeFP risulta particolarmente interessante dal momento che porta al conseguimento di una qualifica professionale di operatore, utile a riprendere il percorso di studi fino al diploma di maturità o, in alternativa, frequentando un IV anno, sempre di IeFP, consente di conseguire un diploma di tecnico e, iscrivendosi poi ad un IFTS, consente di accedere all’ITS. Considerate le finalità, cioè fornire ai giovani competenze trasversali di base e competenze professionali, i percorsi di IeFp esprimono maggiormente la loro efficacia se progettati avvalendosi del “sistema duale” e dell’apprendistato di I livello che viene con questo provvedimento rafforzato come estensione dell’alternanza scuola-lavoro. I progetti formativi, dovranno mirare alla crescita e alla valorizzazione della persona umana come elemento centrale del processo di apprendimento”.

Con le Linee di indirizzo approvate si intende quindi proporre un’offerta formativa, realizzata da Agenzie formative accreditate, che ne incrementi l’efficacia e aumenti l ‘attrattività per quei giovani che sono alla ricerca di una formazione connotata, in maniera preponderante, da insegnamenti pratici e da metodologie didattiche esperienziali .

Per fare in modo che la delibera fosse aderente alle esigenze reali, a marzo 2020 si è acquisito il documento “Analisi Fabbisogni formativi e professionali” curato da ANPAL Servizi – Divisione Marche che, in accordo con la PF Istruzione e Formazione, ha condotto una ricerca presso le Agenzie Formative delle Marche e i 13 Centri Impiego Regionali, finalizzata a evidenziare i fabbisogni formativi in materia di percorsi IeFP e gli sbocchi professionali del territorio regionale.

 

LA GIUNTA REGIONALE HA APPROVATO IL PIANO DI POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITÀ AMBULATORIALI PER LA FASE 2

 

La giunta regionale ha approvato questa mattina il piano di potenziamento delle attività ambulatoriali per la fase 2 dell’emergenza pandemica, finalizzato alla riduzione dei tempi d’attesa.

Al fine di colmare il gap di posti disponibili tra il giugno 2019, mese preso come riferimento per il confronto, e il giugno 2020, corrispondente ad un totale di spazi mancanti pari a circa 26.731 (di cui 15.168 per prestazioni di primo accesso e 11.563 dedicate alle Prese In Carico), la Regione Marche ha richiesto agli Enti del SSR di provvedere alla riprogrammazione progressiva delle prestazioni di presa in carico e di predisporre un piano di potenziamento delle attività ambulatoriali che consenta di ripristinare, nei tempi più rapidi, un’offerta di prestazioni di primo accesso e di presa in carico adeguata alla domanda attuale, e comunque almeno analoga a quella del giugno 2019, con un recupero di ulteriori 15.000 posti per i primi accessi. Il piano tiene conto anche dell’applicazione delle misure logistiche e organizzative per garantire la scurezza sanitaria: percorsi e locali dedicati, appuntamenti scaglionati, allungamento della durata media delle prestazioni.

E’ stata dunque data indicazione agli Enti di generare, a partire dal 1 luglio, l’aumento dell’attività ambulatoriale attraverso il prolungamento degli orari nelle fasce serali e nei giorni prefestivi e festivi, focalizzando l’attenzione sulle discipline per le quali è stata identificata una maggiore domanda dell’utenza e un maggiore divario tra l’offerta di spazi ambulatoriali tra il mese di giugno 2020 e il mese di giugno 2019: pneumologia, otorinolaringoiatria, ortopedia, oculistica, dermatologia, diagnostica per immagini, gastroenterologia e cardiologia.

Per dare applicazione al piano la giunta regionale ha previsto un investimento di 4.916.000 euro per l’anno 2020 (personale, infrastrutture informatiche e tecnologie biomedicali).

 

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