Non a Voce Sola, Barbara Alberti : “Chi dice donna dice dono”

Non a Voce Sola, Barbara Alberti : “Chi dice donna dice dono”

NON A VOCESOLA 2020

LA RINASCITA

SECONDO APPUNTAMENTO

BARBARA ALBERTI

PORTO SANT‘ELPIDIO – PIAZZA GARIBALDI

10 LUGLIO 2020 – H 21,15

Finalmente Non a Voce Sola, rassegna di poesia, filosofia, narrativa, musica ed arti arriva alla sua undicesima edizione, ad una vera e propria rinascita, come recita il fil rouge di quest‘anno. Infatti, passato il peggio del periodo Covid19 e con tutte le dovute cautele di distanziamento, la rassegna puó infine riabbracciare di persona il suo pubblico, spalancarsi all‘essere umano e al contatto diretto, come recita la poesia di Maria Angela Gualtieri, e così rinunciare alla tecnica per un dialogo tra i generi genuino. Tutto ciò in occasione del secondo appuntamento, il 10 luglio alle ore 21,15 nella bellissima Porto Sant‘Elpidio, nella cornice di Piazza Garibaldi che vedrà animare la serata di rinascita la scrittrice, sceneggiatrice, conduttrice radiofonica e televisiva Barbara Alberti.

Nata ad Ubertide nel 1943, Barbara Alberti è una scrittrice di straordinario talento ed ironia. Laureatasi in Filosofia alla Sapienza di Roma, ha cominciato la sua carriera alla fine degli anni 60 come sceneggiatrice, come Il portiere di Notte, Il Maestro e Margherita, Una donna allo specchio, Io sono l‘amore, fino ad arrivare all’attuale Incompresa di Asia Argento, ricevendo numerosi riconoscimenti. A questa, ha affiancato la frenetica attività di scrittrice di romanzi che vogliono cancellare l’immagine della donna sottomessa e perdente nei più disparati contesti, come madre renitente in Il Vangelo secondo Maria, e utero in affitto pentito e deciso a cambiare le cose in Non vendermi, mamma!. È stata corrispondente e giornalista in indagine e difesa delle donne per Gioia, Amica, Il Fatto Quotidiano, Penthouse e D-La Repubblica delle donne, diventando anche la storica conduttrice radiofonica de La guardiana del Faro su Radio24, nonché ultima tagliente e acuta protagonista del Grande Fratello Vip.

Per Barbara Alberti la rinascita è una cosa seria, è aprirsi ogni volta al baratro dell’insicurezza e del cambiamento, affidarsi all’essere umano, rifiutare l’intermediario e andare al punto, e sa quanto questo possa essere difficile, soprattutto per una speciale categoria, quella del genere femminile. Questo e molto altro sarà al centro del suo intervento in esclusiva a Non a Voce Sola, dal titolo Chi dice donna dice dono.

Emanuela Ferracuti , Assessore alla Cultura del Comune di Porto Sant’Elpidio, ha così accolto il secondo appuntamento della rassegna nella sua città, finalmente dal vivo dopo tanto tempo:

“La rassegna NON A VOCE SOLA giunta alla sua undicesima edizione torna il terra Elpidiense, grazie anche al consolidato rapporto di collaborazione tra l’Assessorato alle Pari Opportunità ed Oriana Salvucci, ideatrice della rassegna, promotrice della figura femminile.

La rassegna assume un valore significativo e prezioso in questo particolare periodo storico che ci ha visti alle prese prima con delle restrizioni stringenti che ci ha costretti a fermarci e a riflettere, ed ora con la lenta fase di ripartenza in cui m olti meccanismi e rituali della nostra società sono saltati.  

Eppure ci sono dei luoghi comuni duri a mutare, in particolare mi riferisco al ruolo delle donne nella ripartenza. La vera sfida resta infatti portare il pensiero femminile al centro delle organizzazioni sociali ed economiche. Ed il cambio di paradigma innescato dal Covid-19, dovrebbe rendere questa urgenza evidente: servono nuove priorità. Ripartiamo quindi con i libri e le nostre amate scrittrici dalla splendida cornice di Piazza Garibaldi, che si accinge a divenire anche luogo di cultura oltre ad essere già luogo di scambio di idee e spazio di incontro”.

Oriana Salvucci, direttrice artistica della rassegna, ha così definito la personalità e il peso della sua ospite Barbara Alberti:

“Non a Voce Sola non ha voluto perdere l’appuntamento con il 2020. La rassegna non si è arresa al covid e vuole essere un simbolo di rinascita, di rinnovamento, di rinascimento. La Rinascita è appunto il fil rouge di questa edizione. Rinascita come renovatio, come mutamento e interrogazione sul nostro rapporto con il mondo dentro e fuori di noi nella speranza che una perdita diventi un guadagno, è questa la prerogativa delle donne, sono loro che spesso trasformano il danno in dono, in occasione, nella possibilità di un rovesciamento di prospettiva. Perchè non augurarsi che rinasca il senso di comunità, di urbanitas, di gentilezza degli uni verso gli altri. E ancora perchè non augurarsi che sia rispettata la libertà delle donne di essere se stesse, la loro possibilità di autodeterminarsi secondo il loro desiderio, che non sia negata loro la parola e sia riconosciuta la loro esistenza e che loro possano agirla senza condizionamenti. Il mondo sarebbe migliore se solo la parola delle donne fosse ascoltata, se solo le donne potessero esprimere ed agire il proprio punto di vista. ma penso che il tempo dell’attesa sia finito, così come quello della lamentela, è giunta l’ora di prendere in mano il proprio destino ed agire. Tutte le donne che hanno lasciato un segno sono donne fuori dall’ordinario, donne che esorbitano la misura, il consentito, il convenzionale. In questo senso Barbara Alberti può essere considerata l’antesignana delle ribelli, delle disobbedienti, delle scandalose. Barbara Alberti è stata capace di creare una contronarrazione femminile efficace con le sue opere, con le sue sceneggiature, con la sua azione di intellettuale ed artista poliedrica. Il suo pensiero sghembo ci ha spesso illuminato e istradato per la via dell’essere se stesse senza infingimenti superando gli stereotipi di una cultura patriarcale. “

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