Contrasto alla violenza: l’Assessore Antonella Baiocchi sta raccogliendo i frutti del suo intenso lavoro psicoeducativo

Contrasto alla violenza: l’Assessore Antonella Baiocchi sta raccogliendo i frutti del suo intenso lavoro psicoeducativo

Il miglior video che racconti una violenza priva di cliché ad una ragazza di 14 anni: Nicole Salvatori, “La forza delle Parole”

San Benedetto del Tronto – Lunedì 10 agosto, alle ore 21,30 in Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, all’interno della seconda serata del Festival Internazionale del Cinema di San Benedetto del Tronto, c’è stata la premiazione dei vincitori del 1° Concorso di cortometraggiRiconosco la violenza e la contrasto: uomini e donne uniti per dar voce a tutte le vittime ”.

Il concorso, è stato ideato dall’Assessore alle Pari Opportunità Antonella Baiocchi con il preciso intento di promuovere nella cittadinanza una mentalità consapevole in merito ai meccanismi della violenza.

DOMANDA GIORNALISTA: Assessore lei sta facendo un duro lavoro nel nostro territorio, molto apprezzato. Da cosa è nata l’idea di questo concorso?

RISPOSTA ANTONELLA BAIOCCHI : “Sin dall’inizio del mio mandato ho cercato di onorare le mie deleghe di Assessore lavorando con costante dedizione, passione e professionalità. Una delle mission del mio assessorato era quella di far comprendere le motivazioni alla base dei conflitti che deturpano le relazioni dentro e fuori casa fino ad arrivare alla prevaricazione e alla violenza.

A causa di una mentalità tossica, viviamo in un mondo in cui si è incapaci di attuare il Reciproco Rispetto e si deturpano le relazioni che potrebbero essere vincenti con decisioni ed azioni dettate da tossiche motivazioni personali come l’invidia, la vendetta, la gelosie.

Questo Analfabetismo induce a gestire le Divergenze in modo Dicotomico in cui l’Interlocutore che si trova in Posizione di Forza (ad esempio fisica, Psicologica economica, legale e di ruolo) necessariamente, schiaccia l’interlocutore che si trova in posizione di fragilità.

Questo capita a tutti e in qualsiasi ambito. Per contrastare questa modalità incivile ed Analfabeta, bisogna che gli interlocutori si Alfabetizzino: non solo i carnefici ma anche coloro che si trovano a subire prevaricazione per rispondere alla violenza che stanno subendo in maniera che la saboti e promuova pace ed armoni. Un compito arduo, che parte dal liberare le menti da cliché che finchè permangono impoveriscono l’efficacia delle soluzioni di contrasto della violenza. Nomino solo i due principali: abituare le persone a riconoscere come Violenza non solo la fisica ma anche quella psicologica nelle varie forme in cui si esplica, e far capire che “la violenza non ha sesso”, cioè che nel ruolo di vittima e carnefice ci si può trovare chiunque indipendentemente dal sesso e dalla risonanza mediatica.

Come ulteriore mezzo per contrastare questi chliché ho ideato questo Concorso che prevedeva due vincitori: uno per la categoria che più mi premeva “Migliore realizzazione psicoeducativa di contrasto alla violenza” e uno per il “Miglior cortometraggio”.

Mi inorgoglisce che la Categoria Psicoeducativa sia stata vinta da una ragazza di 14 anni è un ulteriore segno che i giovani, futuri adulti recepiscono il messaggio di Pace che sto inviando”.

Il concorso è stato realizzato con la collaborazione dell’associazione C.I.A.T.M (Coordinamento Internazionale Associazioni per la Tutela e Difesa dei Minori, resposabile sezione Sambenedettese Mara Vena ) e dell’ A.I.F.A.S (Accademia Internazionale di formazione Arte e Spettacolo riconosciuta dalla Regione Marche, direttore Marco Trionfante).

Il premio per la Categoria di MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a STEFANO CORONA con il Corto “LA MENTIRA” e una MENZIONE SPECIALE al video “Spot contro la violenza sulle donne” realizzato da Alessandro Foschi.

MOTIVAZIONI DEI PREMI CONCORSO

Categoria MIGLIORI CONTENUTI PSICOEDUCATIVI a NICOLE SALVATORI con il corto “La forza delle Parole”

Per aver centrato gli obiettivi alla base di questo concorso

  • Riconoscere la violenza nelle diverse modalità e ambiti in cui si esplica

  • Promuovere una mentalità consapevole e scevra di pregiudizi ideologici e culturali

nel suo appassionato video ha magistralmente descritto

  • una delle più difficili modalità di violenza psicologica da identificare come violenza: quella attivata attraverso le PAROLE.

  • ha dato voce al dolore dei giovani che subiscono violenza e prevaricazione e atti di bullismo spesso nella rassegnazione e nell’indifferenza degli adulti

  • ha sottolineato il concetto che La violenza (subita ed agita) “non ha sesso ” attraverso la testimonianza di un giovane uomo vittima di soprusi e vessazioni a causa della sua nazionalità straniera

per questi motivi si conferisce il premio categoria “migliori contenuti psicoeducativi” a Nicole Salvatori, per la realizzazione del video “La forza delle parole”
(Nicole Salvatori nata il 4/5/06 ha 14 anni. È iscritta al primo anno del Liceo scientifico sportivo. Atleta della società nuoto Delphinia di Grottammare, è specializzata nello stile Rana dove ha conseguito diverse vittorie nei 100 e 200 metri in ambito regionale.)

 

Categoria MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a STEFANO CORONA con il Corto “La Mentira”

Per la relizzazione di un film raffinato dal punti di vista tecnico (nella sceneggiatura, nella fotografia, nel materiale narrativo)

e dal punti di vista dei contenuti “per aver raccontato del dolore che causa nei figli l’assistere alla violenza tra genitori incapaci di gestire il conflitto in modo rispettoso”Per la relizzazione di un film raffinato dal punti di vista tecnico (nella sceneggiatura, nella fotografia, nel materiale narrativo) e dal punti di vista dei contenuti “per aver raccontato del dolore che causa nei figli l’assistere alla violenza tra genitori incapaci di gestire il conflitto in modo rispettoso”

MENZIONE SPECIALE a ALESSANDRO FOSCHI con il Corto “Spot contro la violenza sulle donne”

Una menzione speciale ad un bel corto, che racconta la violenza di Genere:

  1. per omaggiare tutte le donne vittime di violenza

  2. per non dimenticare che il contrasto della prevaricazione e della violenza nei confronti della persona in quanto donna è ancora una chimera in molti paesi del mondo

  3. per sottolineare che affermare che la Violenza non ha Sesso e che al di là delle rilevanze statistiche e mediatiche il ruolo del carnefice e della vittima può essere ricoperto sia da uomini che da donne, non significa disconoscere la violenza sulle donne: il femminicidio e la violenza di genere sono, infatti, una realtà inconfutabile, ma è necessario capire che il vero Killer da combattere non è il maschio in quanto tale, ma la cultura Analfabeta che ancora oggi nel 2020 dilaga nei confronti della Psiche, della Relazione e della educazione Affettiva. Un Analfabetismo Psicologico, Relazionale ed Emotivo che induce a gestire le divergenze con modalità tossiche che alimentano prevaricazione e violenza ed impediscono di raggiungere gli obiettivi di Rispetto ed Amore che tutti abbiamo nel cuore.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com