Agguato?, il Comitato: “Tutti conoscevano le Domande!”

Agguato?, il Comitato: “Tutti conoscevano le Domande!”

San Benedetto del Tronto, 2020-09-16 – Riceviamo e pubblichiamo

 

“Accusare senza conoscere: l’ennesima occasione perduta

Un articolo pubblicato ieri ci ha colpiti per il titolo assai curioso: “Sabato scorso un agguato al centrosinistra”. Si parla di “incontro con i candidati che altro non era che un agguato al Pd e al centrosinistra”, di “interventi che sarebbero comici se non fossero tragici”. Per concludere poi con le parole “Che nessuno si azzardi a dire che in quella piazza ci fosse il popolo” e soprattutto “disinformare, sparando cifre a caso e ponendo questioni che dire capziose è poco”. Esaminiamo con ordine le varie affermazioni.

“Agguato”. Alcuni giorni prima dell’incontro il Comitato aveva inviato, a tutti i canditati, il documento con il testo dell’intervento del dottor Baiocchi e delle domande che sarebbero state poste. Anche con i link delle fonti da cui erano tratte le affermazioni. Perciò tutti, anche il signor D’Erasmo se il PD gli ha fornito il documento (ma questo non possiamo certo saperlo), potevano e dovevano prepararsi, conoscendo in anticipo ciò che sarebbe stato detto e chiesto loro. Quindi nessuna sorpresa, men che mai agguato. Se preparazione (o comunicazione) non c’è stata non è un problema del Comitato. Quanto alla clacque, si può pretendere di essere solo applauditi? Sembra di sì e forse per alcuni è un’abitudine.

Si parla di “Interventi comici e tragici”. Non si specifica quali siano stati questi interventi. Forse quelli del presidente che ha esordito citando un documento firmato anche dal segretario regionale della CGIL (che non ci risulta essere fascista ma probabilmente siamo male informati), proseguendo con comunicati della regione Marche, del presidente Ceriscioli e di articoli di stampa. O citando ciò che è scritto sui siti web ufficiali del Policlinico di Milano e del Sant’Anna di Pisa (notoriamente gestiti da buontemponi). Invece uno degli interventi sicuramente più tragici è stato citare il piano sanitario regionale nel quale, a pag. 55, si parla di Ospedale unico di 1 livello, nell’anconetano, con tre presidi (non con due come nel Piceno). Perché ora, dopo queste accuse, ci sorge un grave dubbio: ma questo piano sanitario è stato forse scritto (all’insaputa della signora Casini certamente, che però lo ha firmato) dai fascisti? Ah, saperlo prima! Avremmo evitato queste pessime figure. Infine dobbiamo riconoscere che la citazione dello scippo di 50 posti letto preteso dalla regione (come dichiarato dalla dottoressa Sansoni, di cui non conosciamo il colore politico) è stata degna delle migliori barzellette dell’avanspettacolo: a livello di Totò e di Peppino.

“Che nessuno si azzardi a dire che in quella piazza ci fosse il popolo”. Su questo punto dobbiamo dare perfettamente ragione al segretario PD, Marini. Infatti in piazza Giorgini non c’era il popolo: c’erano cittadini sambenedettesi, alquanto arrabbiati.

“Cifre a caso”. Questo ci offre lo spunto per ricordare due episodi. Il primo: sin dal primo incontro pubblico del Comitato, sono stati mostrati documenti, link ai siti internet, dichiarazioni sulla stampa, atti giudiziari. E ogni volta il Comitato ha chiesto: “Se i nostri dati sono sbagliati, per favore contestateli con dati differenti, purché controllabili”. Nessun esponente del PD, men che meno l’ex capogruppo Urbinati, ha ‘dimostrato’ qualcosa di diverso, sino ad oggi. Pochi hanno parlato di ‘cifre a caso’ senza mostrare le ‘loro’ cifre. Perciò nulla di diverso.

Il secondo: nel corso dell’incontro in Comune con Ceriscioli e la Casini, il presidente Baiocchi iniziò a mostrare i dati dell’attività del Mazzoni e del Madonna del Soccorso, forniti dalla Direzione dell’AV5 (probabilmente a casaccio?). La signora Casini, la stessa che è certa che a San Benedetto non ci siano né l’UTIC né la Rianimazione, dopo i due primi confronti tra i reparti che mostravano come, nonostante il minor numero di personale, qui si lavorasse più che ad Ascoli, si alzò e disse: “Me ne vado perché qui si fa del campanilismo”. E SCAPPÒ. Per una persona che proprio ieri ha chiesto ai cittadini un secondo ’43, una seconda Resistenza, non è proprio un bell’esempio di coraggio. Ma come scrisse il buon Manzoni: “Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”.

In conclusione non riuscivamo a capire in cosa potesse essere consistito questo “agguato” sino a quando un amico non ci ha detto: “Ma non vi siete resi conto di cosa avete fatto? Avete convinto il candidato D’Erasmo a chiedervi di dialogare con il PD!”. È vero! Con le nostre occulte forze psichiche di destra abbiamo alterato i pensieri del poverino al punto da spingerlo a rivolgersi al dottor Baiocchi, come tutti hanno potuto constatare durante il dibattito. E il presidente si è detto d’accordo. Terrore! L’infezione che si propaga all’interno del PD di Agostini! D’altronde come dimenticare che il segretario Edward Alfonsi è stato cacciato per aver partecipato alla manifestazione dell’ottobre scorso insieme al Comitato. Ma davvero avete così tanta paura dei nostri numeri ‘a caso’?”

Dott. Nicola Baiocchi

Cons. Rosaria Falco

 

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