San Benedetto del Tronto, 2020-11-07 – “Come Ugl Provinciale siamo fortemente preoccupati, come certamente lo saranno tutti i cittadini, oltre chi possiede le redini decisionali. L’indice RT nel Piceno costituto da 21 indicatori tra i quali il più importanti è dato dalla stabilità della trasmissione e la tenuta dei servizi sanitari, pone in forte apprensione per i futuro. Ad oggi, le malattie infettive di Ascoli Piceno sono al 100% di occupazione; al Madonna del Soccorso la geriatria, rianimazione, terapia semi intensiva (fatta nascere il 30 ottobre 2020 con 8 posti letto quindi privando di 8 posti letto per dirimere i sospetti ) ubicata sul piano del pronto soccorso, sono al 100 % di occupazione.
La medicina che vogliono riconvertire, secondo statistiche prevedibili sarà occupata al 100% in 7 giorni.
Fermo restando la nostra piena contrarietà degli 8 posti letto utilizzati per la terapia ventilatoria non invasiva, individuati come semi intensiva dalla asur5 al -2 del pronto soccorso, riteniamo che essi sia da collocare in ambiente idoneo.
Riteniamo oltretutto non accettabile aver perso 8 posti che prima del 30 ottobre venivano utilizzati per eseguire diagnosi differenziale tra covid e no covid. Oltretutto gli 8 posti ora sono gestiti con medici e infermieri del pronto soccorso che si dividono tra i due servizi, i quali si sono rivolti al loro legale.
Come Ugl proponiamo una decisa inversione di tendenza gestionale ed organizzativa coinvolgendo in maniera fattiva il territorio dove organizzare gestioni domiciliari; ciò comporterebbe maggiore tranquillità alle famiglie che oggi scelgono di rivolgersi al pronto soccorso. Aggiungiamo in proposta di coinvolgere la riconversione delle strutture private convenzionate. Se la guerra sanitaria è di tutti, tutti devono collaborare, soprattutto quando viene minata la centralità ospedaliera.”
Ugl sanità Provinciale
Benito Rossi