Apriamo un cantiere per le primarie di coalizione?

Apriamo un cantiere per le primarie di coalizione?

San Benedetto del Tronto, 2020-12-07 – Riceviamo da Tonino Armata e pubblichiamo

 

A SAN BENEDETTO APRIAMO UN CANTIERE PER LE PRIMARIE DI COALIZIONE

Egregio direttore,

ho letto sul suo giornale online l’intervento del segretario comunale del Pd Benigni. Come per il contributo inviato per Italia Viva, desidero dare il mio modesto contributo e partecipare al tavolo aperto per una proposta politica in grado di sconfiggere la destra.

Il teatrino che si sta consumando sotto la Torre dei Gualtieri in vista delle prossime elezioni cittadine è uno spettacolo a cui nessuno di molti di noi della sinistra avrebbe voluto assistere. Proviamo a partire dal principio.

In politica i nomi contano. Non sono abbastanza idealista da pensare che non sia così, ma sono abbastanza idealista da pensare che non tutti i nomi siano uguali. Dietro a un nome c’è un percorso, una visione e, nel migliore dei casi, una comunità. Il mestiere di chi fa politica, piaccia o non piaccia, è anche quello di ottenere più voti dei suoi avversari, che si tratti di essere eletto o di far passare una legge, un ordine del giorno o un emendamento. Questo non deve scandalizzare, poiché il voto è la massima espressione della democrazia rappresentativa che ad oggi, e con tutti i suoi limiti, è il sistema che meglio concilia la redistribuzione del potere con l’efficacia dell’azione amministrativa. Se il voto rappresenta quindi uno dei momenti fondamentali nella vita di una comunità, la scelta di colui o colei che di quella comunità si appresta ad essere la guida è certamente un fatto importante. Ecco perché la scelta di un candidato sindaco dovrebbe essere un momento serio, emozionante, coinvolgente.

Oggi mi sento preso in giro di fronte alle modalità con cui alcuni vorrebbero determinare il futuro della nostra città. Con l’aggravante di essere proprio in questa città che più da vicino avrebbe dovuto comprendere il segnale implicito lanciato da democratiche e democratici.

Mai mi sarei sognato come militante del Pd di entrare in un dibattito interno al Partito Democratico visto l’età, né mai mi sarei permesso di indicare preferenze tra i vari aspiranti candidati del centro sinistra sambenedettese. Ma so leggere i trucchetti della politica, e la modalità con cui sta emergendo il nome dell’ex consigliere comunale Benigni mi fanno capire che si è tornati a pensare che l’elettorato sia una massa senza forma e senza anima, incapace di valutare vecchie dinamiche politiche fatte di persone calate dall’alto, di discussioni ristrette, dei soliti nomi che puntualmente tornano a rivendicare l’ennesimo posto sul palcoscenico, o in regia.  Qualcuno si illude che l’elettorato sia “fuori” dalla politica. Una variabile esogena che entra nei cinici ingranaggi dei calcoli elettorali, senza però sfiorare neppure per sbaglio il concetto nobile di politica, nell’accezione collettiva del termine.

Per quel poco che capisco di politica mi è parso di intendere che le elezioni conviene vincerle. E nella mia ingenuità pensavo che in questi quattro anni di attraversata del deserto dessero una discreta indicazione in tal senso.

Dopo le elezioni comunali persi, San Benedetto avrebbe dovuto essere il laboratorio comunale per un patto di ricostruzione del centro sinistra, per la nascita di una coalizione progressista in cui ognuno possa contribuire a fare la sua parte. E invece ancora una volta mi ritrovo a spiare da dietro le serrature, a sperare che chi è dentro non faccia stupidate. A capire quale rospo mi toccherà ingoiare questa volta.

Ma “a questo giro” non andrà così. Debbo smetterla di essere spettatore. Non pretendo caviale e champagne né voglio la Luna, semplicemente non posso più farmi andare bene tutto. Per questo ve lo dico ora prima che i giochi siano chiusi.

Sarei felice di scegliere tra le persone che daranno continuità al modello amministrativo di centro sinistra. Sarei entusiasta se si aprirà un percorso che porta a “PRIMARIE DI INTERPARTITICA”.

Ma non aprite la porta ai fantasmi del palcoscenico. Altrimenti se ne chiuderanno molte altre.

Per non farne chiudere altre propongo:

IL PROGETTO “ALLEANZA DI INTERPATITICA PER SAN BENEDETTO”

L’ALLEANZA DI INTERPARTITICA PER SAN BENEDETTO, a differenza del passato il candidato sindaco non può essere al contempo il coordinatore delle forze politiche, comitato elettorale, comitato per il programma ecc. e, in vista delle “PRIMARIE DELL’INTERPARTITICA”, sembra oggettivamente un intreccio, una commistione di conflitti di competenza ingovernabili e insuperabili.

Suggerisco che: Le forze politiche e i candidati che nello spirito unitario vogliono fare le “PRIMARIE DELL’INTERPARTITICA”, al fine di presentarsi uniti e compatti alle prossime elezioni comunali, formano l’UFFICIO DI PRESIDENZA (regolamento delle primarie) che a sua volta nomina il collegio dei garanti e l’ufficio tecnico-amministrativo, approva il progetto, il regolamento per lo svolgimento, il regolamento di autodisciplina.

Ci sono forze politiche che sono poco sensibili allo spirito DELL’INTERPARTITICA e non sono d’accordo con le primarie, ma sono d’accordo con uno dei candidati, entreranno nel comitato elettorale dello stesso, e non andranno ad inficiare quello spirito DELL’INTERPARTITICA di centrosinistra che hanno caratterizzato le PRIMARIE adattate a quelli locali.

Apriamo un percorso per avere alla fine un solo candidato sindaco del centrosinistra democraticamente designato da contrapporre alla destra.

DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE

 

1) LALLEANZA DI INTERPATITICA PER SAN BENEDETTO saprà garantire una democrazia più efficiente, agevolare nuove forme di partecipazione, rendere il sistema delle istituzioni più equilibrato ed efficace nei rapporti tra Giunta, Sindaco e cittadini (con la formalizzazione del Forum e un riadeguamento del regolamento dei quartieri in funzione di sussidiarietà). I valori di libertà, di rispetto della dignità delle persone, di giustizia sociale attraverso la partecipazione costituiscono il fondamento stesso della nostra idea di democrazia e della nostra convivenza civile.

2) S’impegna a favorire l’adozione di politiche capaci di assicurare una più forte coesione

sociale, di ridurre disparità e disuguaglianze tra “centro” e “periferia” sia geografica che sociale.

3) S’impegna a contribuire affinché San Benedetto si affermi come traino per un’area del circondario al fine di essere competitiva e all’avanguardia nell’economia della conoscenza per tutto il comprensorio (premessa alla costituzione di un’unica città “Riviera delle Palme”). È questa la via per rispondere alle aspettative, alle ansie e alle delusioni dei giovani al fine di assicurare loro un futuro sostenibile di pace, di cooperazione, di progresso e di sviluppo economico e culturale.

4) Il rilancio delle politiche di cooperazione tra le forze industriali e finanziarie tese allo sviluppo di attività produttive di avanguardia costituiscono una componente fondamentale di una politica locale attenta e sensibile al contempo alle esigenze di un più equo e sostenibile rapporto tra impresa e ambiente, impresa e dipendenti.

5) S’impegna a mortificare ogni forma di speculazione immobiliare e a non percorrere “cemento per tutti” come sistema per “rimpinguare” casse comunali. LALLEANZA DI INTERPATITICA PER SAN BENEDETTO assume la sfida ambientale come occasione per la tutela e la conservazione del territorio e delle risorse naturali a partire dall’agricoltura e come opportunità d’innovazione produttiva, di uso razionale dell’energia, di valorizzazione del territorio, di riqualificazione urbana, di espansione dei servizi. Le politiche infrastrutturali e della logistica dovranno essere individuate in un quadro di programmazione ricercando una collaborazione e condivisione di risorse con i comuni limitrofi, con meccanismi di decisione e finanziamenti partecipati, efficienti e certi.

6) L’assoluta priorità sarà riservata al circuito della cultura – cultura dell’infanzia e conoscenza: all’istruzione, alla formazione lungo tutto l’arco della vita, alla ricerca, al trasferimento tecnologico, all’innovazione. Il lavoro dovrà ritrovare centralità ed essere rafforzato, promuovendo l’occupazione, contrastando la precarietà e sostenendo la qualità professionale. In particolare, dovranno essere mobilitate le risorse della nuova generazione, dei bambini, delle donne e degli anziani con politiche di promozione, di tutela sociale e con programmi pubblici per i servizi e per l’abitazione.

7) Attraverso la progressiva acquisizione dei diritti di cittadinanza per l’immigrato regolare, di sostenibilità del welfare, di avanzamento della cultura della convivenza. Sarà di peculiare responsabilità pubblica la garanzia dell’universalismo nella risposta ai diritti e ai bisogni fondamentali degli individui e delle famiglie, a cominciare dal lavoro, dall’istruzione e dalla salute.

8) L’ALLEANZA DI INTERPATITICA PER SAN BENEDETTO s’impegna a politiche attive per contrastare le povertà vecchie e nuove e ogni forma di disuguaglianza sociale. Sulla base di questi essenziali riferimenti dovranno essere rinnovate e rafforzate le politiche di welfare per garantirne la sostenibilità, la flessibilità, l’attenzione ai nuovi bisogni e per mobilitare nuove risorse pubbliche e private. La città di domani dovrà avere, assieme, più politiche pubbliche e più mercato, con una forte attenzione al contributo del volontariato e del mondo del no-profit. Le politiche pubbliche dovranno affermarsi in termini di grande orientamento e di tutela dei beni comuni e delle risorse collettive; il mercato dovrà essere il luogo della trasparenza e delle regole, dello sviluppo dei beni e dei servizi, della presenza attiva dei consumatori. La semplificazione e la trasparenza delle regole della Pubblica Amministrazione e dei suoi rapporti con i cittadini è una componente e una condizione di più efficaci politiche pubbliche.

9) S’impegna a migliorare la qualità di vita della città, riconvertendo la città a misura d’automobile (basta parcheggi al centro della città), prendendo come parametro il bambino e avviare il progetto “LA CITTA’ DEI BAMBINI”, studiata dall’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr e promossa dalla “Associazione città dei bambini di San Benedetto del Tronto”

10) S’impegna a programmare e realizzare un nuovo PIANO REGOLATORE e di raggiungere la definizione del PRG come sostenibile sia dal punto di vista sociale che ambientale e tenendo conto del dibattito con i partiti che con gli incontri con i cittadini.

11) La correttezza, la trasparenza e la sobrietà dei comportamenti della politica sono condizione necessaria di una convivenza ordinata e rispettosa e per un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, a tal fine di propone un patto assessori-cittadini.

 

PATTO ASSESSORI CITTADINI

I Candidati in caso di nomina del sindaco nell’amministrazione della città si impegnano nei confronti dell’elettorato di riferimento:

DI LAVORARE per il programma elettorale d’appartenenza.

RISPETTARE il mandato degli elettori di riferimento.

PROMUOVERE le istanze periodiche di partecipazione/verifica del programma con l’elettorato.

ESSERE ACCURATO nelle spese, nel bilancio e nell’organizzazione della macchina comunale, riducendo sprechi e disservizi per massimizzare l’offerta di servizi di competenza.

 

Si impegnano nei confronti dei cittadini:

 

DI ASCOLTARTI con attenzione e disponibilità fornendo orari di ricevimento, indirizzo e-mail, ecc. come principale luogo di ascolto e di interlocuzione permanente, di partecipare alle assemblee di quartiere quando invitato.

ESSERE trasparenti nelle attività pubbliche.

GARANTIRE SEMPRE i diritti individuali e/o collettivi.

PROMUOVERE la partecipazione alle iniziative atte a migliorare il rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadinanza.

DARE RISPOSTE chiare e comprensibili, e/o indirizzarti alle persone e organi competenti.

FORNIRE INFORMAZIONI utili a risolvere problemi con l’amministrazione.

INDIVIDUARE i bisogni, condividerli, proporre soluzioni, risolvere insieme i problemi dei cittadini.

GARANTIRE rispetto, competenza, abilità, umanità nello svolgimento delle mansioni.

RISPETTARE la dignità e la riservatezza.

SEGNALARE alle strutture e organi competenti disservizi e inadempienze nei tuoi confronti.

Cordiali saluti

Tonino Armata

 

Dal Pd tavolo aperto per una proposta politica in grado di sconfiggere la destra

 

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