XVI Giornata delle Marche: domani a Loreto un’edizione digitale, senza pubblico e in diretta televisiva
Sarà un’edizione digitale, senza pubblico, alla presenza delle sole autorità e trasmessa in streaming sulle emittenti televisive regionali, con in collegamento le associazioni dei marchigiani nel mondo. Si svolgerà domani, giovedì 10 dicembre alle ore 17.00 a Loreto, la Giornata delle Marche, organizzata nel pieno rispetto della normativa anticovid, in diretta dal Museo Pontificio Santa Casa di Loreto, Salone degli Svizzeri. Verrà dedicata ai “nuovi eroi”, in prima linea nella lotta al Covid-19 e a ogni marchigiano, chiamato a fare la propria parte per fronteggiare la diffusione della pandemia.
La Giornata che celebra le Marche infatti è dedicata al mondo socio-sanitario marchigiano, in prima linea dallo scorso inverno per difendere la popolazione nella fase complicata e delicata della pandemia. È un invito a riscoprire lo spirito di coesione nelle Marche del Covid anche attraverso l’esempio di chi sta dedicando la propria vita per salvaguardare l’intera comunità. Non a caso il previsto Premio del Presidente (altra onorificenza conferita il 10 dicembre, insieme al Picchio d’oro, assegnato dall’apposita commissione) verrà assegnato al più giovane scelto tra il personale medico ospedaliero, infermieristico e degli operatori socio sanitari impiegati nell’emergenza contro la pandemia.
“Crediamo fortemente nel valore del riscoprire il senso di comunità nella nostra regione – sottolinea il presidente Francesco Acquaroli – Possiamo farlo anche attraverso iniziative come questa, che vogliono rafforzare il senso di identità e di appartenenza al proprio territorio di tutti i marchigiani, rendendoli consapevoli delle proprie risorse, opportunità ed eccellenze. È con questo spirito che si svolgeranno le celebrazioni della Giornata delle Marche pure per il 2020. Sarà un’edizione titolata “Le Marche che resistono. I nuovi eroi, testimoni del nostro tempo”. Il significato del titolo va ricercato nell’impegno profuso dall’intero sistema-regione e in particolare dal mondo degli operatori medici e sociosanitari per fronteggiare gli scenari di crisi legati alla pandemia da Covid-19. Di fronte alle oggettive difficoltà conseguenti alla diffusione del virus, l’intera comunità regionale sta rispondendo in maniera coesa e con la determinazione tipiche del proprio carattere. Celebriamo quindi gli eroi del nostro tempo, cioè tutti coloro che, col proprio apporto positivo alla comunità, svolgono fino in fondo il proprio dovere”.
La scelta della sede assume, quest’anno, un particolare valore, in quanto si svolgerà in concomitanza con la celebrazione del Giubileo Lauretano 2020. L’edizione 2020 della Giornata delle Marche è organizzata in collaborazione con il Comune di Loreto e la Curia Arcivescovile della Santa Casa Lauretana.
Sarà possibile seguirla “da remoto”, con collegamenti internazionali, sui canali delle principali emittenti televisive marchigiane (10 TV CENTRO MARCHE – 11 TVRS – 12 èTV – 13 7GOLD – 14 VIDEO TOLENTINO – 16 TELE 2000 – 17 FANO TV – 18 RTM – 89 EMME TV – 210 ARANCIA TELEVISION – 633 ROSSINI TV). Sono previsti collegamenti internazionali con i marchigiani nel mondo dal Lussemburgo, Montevideo, New York, Montreal, La Plata, Genk, San Paolo del Brasile, Adelaide (Australia).
Sarà inoltre possibile seguire la diretta sul canale YouTube dedicato e sulla pagina ufficiale Facebook della Regione Marche.
Avviata la campagna di ascolto esterna e la elaborazione interna nella prospettiva del DEFR 2021-2023 e del Bilancio di previsione 2021-2023
La Giunta ha avviato nei giorni scorsi una campagna di ascolto esterna, rivolta alle associazioni economiche e sindacali. Si tratta di un metodo inedito di dialogo e confronto, in modo prodromico rispetto all’avvio delle attività di predisposizione di DEFR Marche 2021-2023 e Bilancio di previsione 2021-2023, dopo la recente approvazione dell’assestamento 2020. L’adozione dei due documenti da parte della Giunta è fissata in occasione della seduta del prossimo 11 dicembre, al fine di consentire l’approvazione da parte del Consiglio – Assemblea legislativa regionale per il 28 dicembre. Lo scorso 1 dicembre si è tenuto un incontro in videoconferenza con oltre quaranta rappresentanti. L’Assessore Castelli, anche in rappresentanza del Presidente Acquaroli, ha evidenziato la necessità di una visione condivisa e aperta al dialogo con le espressioni della società e dell’economia regionali, in un quadro di attenzione alla attuale fase dominata dall’emergenza Covid, ma con una coraggiosa e consapevole proiezione al futuro. Resta centrale la prospettiva di mantenere e rilanciare la competitività del sistema economico regionale e del tessuto sociale. Questa è la sfida raccolta dalla Giunta. L’ascolto della classe dirigente regionale è la scelta assunta dalla Giunta per orientare responsabilmente gli interventi verso le dieci priorità strategiche individuate nel Programma di Governo, nel contesto degli spazi – sia normativi che finanziari – entro cui l’Amministrazione Regionale si muove. I principali obiettivi di politica finanziaria comprendono in primo luogo una revisione della spesa ed una due diligence sulla situazione ereditata dalla precedente legislatura, ed in secondo luogo una effettiva stagione delle riforme, per il riorientamento delle politiche e della spesa in risposta alle attuali priorità, il rilancio degli investimenti pubblici e privati, la valorizzazione delle risorse derivanti dalla programmazione comunitaria. Parallelamente al metodo di ascolto esterno – introdotto tempestivamente e coerentemente a quanto affermato nel Programma di Governo – è stato intrapreso un intenso confronto interno alla Giunta e con le strutture organizzative di vertice, al fine di strutturare il DEFR e il Bilancio preventivo secondo le linee individuate. La Giunta ribadisce il metodo di ascolto e di riorganizzazione degli strumenti di indirizzo regionale quale caratteristica peculiare del proprio operato.
Ospedale di Cagli, Baldelli: “Dimostrazione di come la precedente giunta regionale volesse smantellare persino le strutture fisiche”
“La precedente giunta, dopo aver smantellato o chiuso gli ospedali pubblici della nostra regione, aveva avviato anche lo smantellamento fisico di alcune strutture ospedaliere. Ne è un esempio l’ospedale di Cagli “ Lo ha sostenuto l’assessore regionale Francesco Baldelli, oggi, nel corso del suo intervento in Consiglio regionale, rispondendo ad una interrogazione sulla demolizione del solaio di copertura all’ospedale “Angelo Celli” di Cagli. “ A seguito dello studio sulla vulnerabilità sismica dell’edificio– ha aggiunto – , era stata infatti decisa la demolizione del terzo piano e di una porzione del secondo piano senza prevederne la ricostruzione. Si pensi che non sono state previste, dalla giunta precedente, le coperture economiche nemmeno per la ricostruzione del tetto della struttura che forse sarebbe stata sostituita da una semplice impermeabilizzazione della copertura. Ciò dimostra, se qualcuno lo volesse ancora negare, come la precedente amministrazione abbia proceduto a un progressivo smantellamento dei servizi ma persino delle strutture fisiche della sanità pubblica, alcune delle quali dismesse e affidate alla sanità privata,”.
“Sarà nostro impegno – ha sottolineato poi a margine del Consiglio l’assessore Baldelli – reperire, nei prossimi anni, le risorse necessarie per salvaguardare anche l’integrità strutturale delle strutture ospedaliere, di Cagli come delle altre”.
Attualmente, presso l’ospedale di Cagli vengono erogate prestazioni sanitarie sia dall’Area Vasta 1 sia, in regime di convenzione, dal privato Kos Care s.r.l. L’Area Vasta gestisce 16 posti letto di Cure intermedie, il punto prelievo, il Centro dialisi ad assistenza limitata (Cal), l’Ambulatorio di continuità assistenziale primaria (Acap), i poliambulatori, il servizio di Guardia medica e la postazione Potes 118. Mentre la Kos Care gestisce 20 posti letto di riabilitazione ospedaliera, oltre a 10 di lungodegenza post acuzie ed eroga prestazioni di radiodiagnostica e attività poliambulatoriali. “Lascio ai cittadini – ha concluso Baldelli – le opportune riflessioni e i conseguenti giudizi sull’operato della precedente giunta regionale. Il nostro impegno sarà, al contrario di chi ci ha preceduto, quello di restituire progressivamente i servizi sanitari negli ospedali chiusi e in quelli smantellati. Non sarà un lavoro né breve né facile e, lungo il percorso, incontreremo purtroppo anche forze avverse al nostro obiettivo”.
VARIANTE DI GIMARRA, BALDELLI: “SERVE UNA VISIONE D’INSIEME”
Oggi in consiglio regionale, rispondendo ad una interrogazione sulla convenzione sottoscritta il 13 agosto tra il Comune di Fano e la Regione Marche, l’assessore alle Infrastrutture, Francesco Baldelli ha fatto il punto sulla previsione di realizzazione della cosiddetta “strada di Gimarra”. Un’opera dal costo di 20 milioni che andrebbe a costituire un by pass per la città fanese, da via Roma fino alla Strada Adriatica, nella zona dell’ex hotel Riviera. “La Regione Marche – ha dichiarato in aula l’assessore Baldelli – auspica ed è disponibile ad apportare modifiche alla convenzione sottoscritta con il Comune di Fano, qualora lo stesso Comune proponga un tracciato alternativo coerente con le schede approvate dal Mit. Questo perché l’intervento è oggetto di una convenzione già sottoscritta ad agosto dalla precedente giunta regionale, con la quale il Comune di Fano si è impegnato a rispettare le tempistiche dettate dal Mit, che obbliga alla realizzazione dell’opera entro il 31 dicembre 2021”. “Per quanto, invece, documentato nella relazione di sintesi dello studio di fattibilità tecnico-economica del Comune di Fano – ha ricordato l’assessore – la somma stanziata per l’opera è indicata come sufficiente per la realizzazione dell’arteria viaria e, qualora dovessero scaturire maggiori oneri a seguito delle prescrizioni per eventuali mitigazioni che potranno scaturire dagli studi ambientali, il Comune di Fano dovrà garantire, secondo l’art. 4 della convenzione, il completo finanziamento della parte non coperta dal contributo del fondo di sviluppo e coesione 2014/2020”.
L’assessore Baldelli ha concluso il suo intervento ricordando che se gli enti coinvolti, in particolare il Comune di Fano, fossero disponibili a collaborare per rivedere il tracciato nella visione complessiva di programmazione delle infrastrutture della giunta regionale in carica, visione non pervenuta dalla giunta precedente, il tracciato andrebbe pensato in modo da costituire non un semplice tratto di Interquartieri, ma una variante vera e propria. Variante che collegherebbe Fano e Pesaro, sgravando la strada Statale 16 già fortemente appesantita e che servirebbe a collegare anche l’area industriale di Pesaro con la Fano-Grosseto, diventando un ulteriore tassello per un collegamento che “dal casello di Marotta arrivi fino a Fano, da Fano a Pesaro e da qui fino a Gabicce. “ È solo con questa visione d’insieme – ha concluso l’assessore – che si darebbe reale impulso allo sviluppo economico della provincia di Pesaro e Urbino. Sviluppo bloccato per anni dalla mancanza di alcuna visone di chi ci ha preceduti”.
Assam: on line portalecustodibiodiversita.it. Presentato a Tipicità, racconta l’impegno di 50 aziende nella conservazione di oltre 60 produzioni a rischio estinzione
Da oggi è online il nuovo portale dedicato agli agricoltori custodi e alla biodiversità agraria nelle Marche realizzato da NEXMA srl per conto di Assam Marche. portalecustodibiodiversita.it è stato presentato a Tipicità (Fermo) alla presenza del vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura, nell’ambito dell’evento Biodiversità Lifestyle Made in Marche. Il nuovo sito, con immagini e parole, racconta il mondo della biodiversità agraria e le storie dei suoi protagonisti: 50 aziende impegnate nella conservazione di oltre 60 produzioni a rischio estinzione.
“Un patrimonio genetico e produttivo di immenso valore, che racchiude la storia delle colline marchigiane, l’impegno che tanti agricoltori hanno profuso per coltivare eccellenze locali di impareggiabile valore”, ha evidenziato Carloni. Il vice presidente ha poi sottolineato come le Marche siano “eccellenti perché differenti. Racchiudono un mix di storia, identità territoriale e memorie che sanno esaltare ogni piatto della tradizione. La biodiversità è una fonte impareggiabile per affrontare i cambiamenti e puntare con ottimismo sulle sfide del futuro”.
Il lavoro di preparazione del portale ha previsto sopralluoghi in tutta la regione per la realizzazione degli scatti e delle interviste agli agricoltori. In questo modo, ciascuno ha potuto mostrare tutta la passione che mette, quotidianamente, in un lavoro che contribuisce a mantenere in vita le tradizioni della cultura contadina e gastronomica regionale. Il portale consente di rintracciare facilmente i prodotti e le aziende, contattarle e raggiungerle grazie alla geo-localizzazione. Inoltre è previsto l’inserimento di veri e propri itinerari alla scoperta dell’agricoltura d’eccellenza e del territorio che la ospita.
Il sito è raggiungibile all’indirizzo: https://portalecustodibiodiversita.it.