Parlare Futuro, noli me tangere. Parte la 9a edizione

Parlare Futuro, noli me tangere. Parte la 9a edizione

PARLARE FUTURO 2020

NONA EDIZIONE

NOLI ME TANGERE

11 DICEMBRE 2020 – 13 FEBBRAIO 2021

Urbisaglia – Parlare Futuro, la rassegna dedicata ai temi caldi della contemporaneità per pensare un futuro possibile e condiviso per tutti, raggiunge la sua nona edizione.

Costretto dalle necessità alla forma on line sulle piattaforme youtube (https://www.youtube.com/channel/UCfKkol2_8Bq_5PeSYiS9Duw) e Facebook (https://www.facebook.com/ParlareFuturo.LezioniDAutore), non rinuncia però mai alla discussione sul presente per creare un‘idea di futuro consapevole, ove la voglia di decidere di ognuno possa trovare il suo spazio naturale, e per realizzare questo si avvarrà di occasioni di dialogo uniche con i più raffinati intellettuali della scena odierna.

La direttrice artistica Oriana Salvucci ha optato per quest‘anno per un fil rouge deciso e importante: noli me tangere, non mi toccare. Qui il detto evangelico prende le forme del futuro compromesso dagli interessi economici locali e globali, dal pensiero appiattito dalla pandemia dei numeri e dal negazionismo, dall‘apatia dei comuni cittadini, dalle sfide irrisolte di migrazione, globalizzazione, lavoro, patto fra generazioni, nuovo concetto di cittadinanza, nuove famiglie, riformismo, reazione e mancata rivoluzione, e si erge sovrano sopra le necessità del mondo, a ricordare loro di non toccarlo, perché, come dice il filosofo della scienza Telmo Pievani, “Il futuro appartiene al dominio delle nostre decisioni e nessuna necessità ce lo può strappare.“

Questo sarà infatti il letimotiv della rassegna, ovvero imparare attraverso i temi di attualità, che di tappa in tappa verranno presentati, che il potere decisionale sul futuro è ancora della collettività e che essa può, tramite consapevolezza e partecipazione, dargli la forma che esattamente vuole.

Otto saranno le tappe virtuali della rassegna in giro per le Marche e nove gli intellettuali che di volta in volta racconteranno il loro punto di vista su un tema scottante dell‘attualità ingaggiando un dialogo con il pubblico in cerca di ulteriori domande e ulteriori risposte. Il primo appuntamento verrà virtualmente ospitato dal comune di Urbisaglia, l‘11 Dicembre alle ore 21:15 e avrà come ospite il poeta e paesologo Franco Arminio, che racconterà la realtà dei piccoli paesi e il loro bisogno di catena umana e bellezza nel suo intervento dal titolo Nuova Farmacia Poetica; il secondo incontro, patrocinato dal comune di Porto Sant‘Elpidio, si svolgerà il 18 dicembre alle ore 21,15 e vedrà protagonista il giornalista Andrea Scanzi, che narrerà la situazione socio-politica italiana attraverso un racconto delle sue avventure giornalistiche intitolato per l‘occasione Intervista. L‘8 gennaio, alle ore 21,15, ci sarà l’attualissimo scrittore Johnatan Bazzi che, ospite simbolico del comune di Monterubbiano, racconterà la sua esperienza letteraria tra due punti scottanti dell‘attualità, ovvero il provincialismo borioso e l‘emarginazione giovanile attraverso la sua autobiografia Febbre; il 15 gennaio saranno ospiti della rassegna per il comune di Montegranaro, alle ore 21,15, le scrittrici Loredana Lipperini e Lucia Tancredi che racconteranno dell’oggi evocando forze e misteri che arrivano dal passato attraverso il loro intervento dal titolo La notte si avvicina. Ospite virtuale del comune di Montecosaro, il 22 gennaio alle ore 21,15, il conduttore radiofonico e scrittore Nicola Lagioia racconterà il suo ultimo libro, La città dei vivi. Un viaggio per le strade buie della città eterna, un’indagine sulla natura umana, sulla responsabilità e la colpa, sull’istinto di sopraffazione e il libero arbitrio. Su chi siamo, o chi potevamo diventare. Il 30 gennaio, alle ore 18, il matematico Piegiorgio Odifreddi, patrocinato dal comune di Sarnano, racconterà la sua versione di un tema per cui la nostra contemporaneità ha perso il senso della necessaria misura, ovvero la ricerca dell‘infinito; il 5 febbraio alle ore 21,15, per il comune di Porto Recanati, la scrittrice Premio Campiello Donatella di Petrantonio narrerà attraverso le pagine del suo romanzo Borgo Sud l‘importanza oggi più che mai della solidarietà e della catena umana, soprattutto nei piccoli centri italiani dove spesso la popolazione è abbandonata a sè stessa e ai propri dissesti esistenziali e idrogeologici. Chiuderanno la rassegna il 13 febbraio alle ore 18, con un doppio patrocinio delle città di Macerata e di Bologna, la giurista Marina Timoteo e la scrittrice Lucia Tancredi, che, nello stimolante intervento Grammatiche del diritto, narreranno le fondamenta del nostro essere “comunità”.

La direttrice artistica della rassegna, Oriana Salvucci, ha così definito la rassegna, il suo fil rouge e i suoi obiettivi culturali: ” Ha un senso essere nel mondo e tentare di fare cultura, o quanto meno essere catalizzatori di fenomeni culturali? E’ un interrogativo aperto a cui solo l’azione può dare una risposta. Non credo questa epidemia ci renderà migliori, non credo che il genere umano possa crescere e prosperare nel dolore e nell’insignificanza. Credo che sia necessario trovare le parole per narrare ciò che sta accadendo, ciò che ci sovrasta e ci ha reso orfani del nostro futuro. Siamo al grado zero del nostro essere umani, ci sentiamo esposti, vulnerabili, feriti, precari, sospesi. Ci troviamo, spesso, a tirare il fiato con i denti e solo le parole ci possono restituire ciò che ci è stato tolto. Sono gli scrittori, i poeti, i filosofi, i matematici, gli intellettuali che donano senso a ciò che senso non sembra avere. Inizieremo così il nostro cammino con un poeta, Franco Arminio e la sua poetica del margine, per proseguire con il giornalista Andrea Scanzi e successivamente con il finalista del premio strega , Jonathan Bazzi. Sarà poi la volta di due intellettuali di raro ingegno, Loredana Lipperini e Lucia Tancredi, per passare alla Città dei vivi di Nicola la Gioia fra responsabilità e colpa. A conclusione del percorso la magnifica scrittrice Donatella di Pietrantonio e la giurista MarinaTimoteo, dalla grammatica dei sentimenti alla grammatica del diritto. Una rassegna densa di risonanze ed echi visibili a chi ha buon occhio.”

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