da Grottammare

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Bonus sociali “utenze”, cosa cambia nel 2021

Riconoscimento automatico per condizioni di disagio economico

Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali – acqua, luce e gas – per disagio economico saranno riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto. La novità non riguarda le richieste per disagio fisico, le quali continueranno ad essere gestite da Comuni e/o CAF.

I Bonus Acqua, Elettrico e Gas sono benefici introdotti nel 2014 che riducono la spesa sostenuta dai clienti privati per la fornitura delle principali utenze domestiche. Possono essere riconosciuti tutti e tre per condizioni di disagio economico, mentre per disagio fisico, è richiedibile solo il bonus elettrico.

Per ottenere i bonus per disagio economico,  sarà sufficiente richiedere l’attestazione ISEE. Se il nucleo familiare rientrerà nelle condizioni che danno diritto al bonus, l’INPS invierà i dati necessari al Sistema Informativo Integrato (SII), che provvederà ad incrociare i dati ricevuti con quelli relativi alle forniture di elettricità, gas e acqua consentendo l’erogazione automatica del bonus agli aventi diritto.

Per l’accesso al bonus per disagio fisico nulla cambia rispetto al passato: le persone che si trovano in gravi condizioni di salute e che utilizzano apparecchiature elettromedicali per la loro sopravvivenza dovranno continuare a fare richiesta presso i Comuni e/o i CAF abilitati.

Per quanto riguarda il comune di Grottammare, nel 2020 sono state registrate 738 richieste di bonus: 248 per il bonus luce, 262 per il bonus gas e 228 per il bonus acqua.

Per informazioni, è attivo il numero verde 800166654.

Approfondimenti qui:

ARERA – Bonus sociale – Cosa cambia dal 2021

www.sgate.anci.it

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28.01.2021

 

 

Il Comune conferma tutti i servizi alla disabilità

E prestazioni riguardano assistenza domiciliare e scolastica senza oneri per le famiglie

Procedure in corso per l’affidamento dei servizi di assistenza alle persone con disabilità, prestazioni che a livello comunale riguardano una sessantina di persone, sia in ambito scolastico che domiciliare. Intanto, sono aperti i termini per il riconoscimento della condizione di disabilità gravissima finalizzato all’ammissione al contributo regionale. L’avviso con scadenza 26 febbraio è consultabile nel portale dell’Ambito territoriale 21.

Per tutti i servizi di assistenza alla disabilità, il quadro normativo di riferimento è composto dalla legge 328/2000, dalla legge quadro n. 104/92 e dalla legge regionale n. 18 /1996, che stabiliscono la qualità e i destinatari delle prestazioni:

-il Servizio di assistenza domiciliare (SAD H) è finalizzato ad agevolare la permanenza nell’ambiente di vita delle persone con disabilità, favorendo condizioni di autonomia e benessere dei singoli e/o nuclei familiari che hanno necessità di aiuto a domicilio per il soddisfacimento dei bisogni essenziali relativi alla cura della persona, al governo della casa, alla cura della normale vita di relazione, in rispetto al principio della salvaguardia della dignità dell’utente e del nucleo familiare – le persone interessate, attualmente, sono 18;

-il Servizio di assistenza scolastica (SAS H) favorisce l’integrazione scolastica con interventi mirati a migliorare l’autonomia e la comunicazione. Si svolge a scuola, secondo le necessità del singolo alunno individuate in collaborazione con la famiglia, la scuola, l’UMEE o l’Istituto riabilitativo convenzionato, il Comune, e definite nel Piano educativo individualizzato – gli alunni e gli studenti interessati, attualmente, sono 36 (sono ricompresi nelle scuole di ogni ordine e grado-fino alla maggiore età);

– il Servizio di assistenza domiciliare educativa (SADE H) favorisce il processo di crescita delle autonomie personali e sociali, la gestione dei bisogni primari e di integrazione sociale, sostenendo al contempo la famiglia nel suo ruolo specifico e il beneficiario del servizio nei bisogni individuati – le persone interessate, attualmente, sono 10.

I servizi dedicati alle persone con disabilità non prevedono compartecipazione economica da parte delle famiglie. Sono finanziati con fondi comunali, integrati con fondi regionali destinati all’ente previa rendicontazione, tenendo conto, oltre che della popolazione totale, della disponibilità finanziaria e delle richieste. Nel bilancio comunale, le risorse destinate a interventi per la disabilità ammontano a circa 300.000 €.

Nonostante le difficoltà dovute ai tagli che negli ultimi anni i Comuni hanno subito –dichiara l’assessore all’Inclusività, Monica Pomili -, nonostante gli sforzi per poter garantire i servizi minimi essenziali attivi a favore della persona e nonostante la richiesta di accesso a questi servizi da parte dei cittadini sia cresciuta in modo esponenziale, sono fiera di poter sostenere che la nostra amministrazione comunale ha sempre garantito, con grande impegno e sacrificio, i servizi destinati alla disabilità, considerandoli servizi intoccabili ed essenziali”.

28.01.2021

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