CASTELLI: “Le risorse della protezione civile per abitazioni da utilizzare anche dopo la fine dell’emergenza sisma”
A Monte Rinaldo gli assessori regionali Castelli e Aguzzi hanno consegnato le chiavi degli appartamenti di cui le famiglie in Cas potranno usufruire fino alla riparazione delle abitazioni di proprietà.
“Nel 2018 cinque Comuni marchigiani (Monte Rinaldo, Falerone, Amandola, Pievetorina e Tolentino) aderirono alla proposta della Protezione civile di ristrutturare e riqualificare degli immobili esistenti per farli utilizzare alla popolazione terremotata quali appartamenti invece delle Sae. Una operazione molto intelligente perché sono state realizzate abitazioni che non hanno consumato suolo e che ora potranno contribuire a contrastare lo spopolamento dei paesi. E’ vero che la protezione civile è tenuta a lavorare in emergenza, ma può anche proporre soluzioni stabili come questa”.
Sulla stessa scia anche l’assessore Aguzzi che ha fatto un “plauso a tutto il sistema di protezione civile e a tutte quelle persone che hanno operato e operano quotidianamente per il sistema che è profondamente nevralgico per il nostro territorio e la nostra comunità”.
Così gli assessori regionali alla Ricostruzione, Guido Castelli e alla Protezione civile Stefano Aguzzi, accolti dal sindaco di Monte Rinaldo Gianmario Borroni hanno consegnato questa mattina le chiavi di tre appartamenti alle famiglie terremotate. In video conferenza era collegato anche il Commissario straordinario Giovanni Legnini. Attraversando una delle porte della cittadina, lungo le mura e davanti allo storico Palazzo Giustiniani vi è situato Palazzo Fossi di proprietà comunale. All’interno di Palazzo Fossi, grazie agli interventi edilizi post sisma per un importo totale di 460mila euro, sono state realizzate abitazioni per le famiglie che hanno optato per gli appartamenti in edifici definitivi a tutti gli effetti, invece delle Sae. Soddisfatto il sindaco per questa soluzione importante per Monte Rinaldo, meraviglioso paese del fermano di oltre 330 anime. Gli appartamenti (due di 85 mq e uno di 65 mq) sono completi di arredi e hanno isolamenti termici di ultima generazione, in particolare nei solai. Gli assegnatari potranno utilizzare le abitazioni fino al momento in cui sarà possibile il loro rientro nell’immobile di provenienza una volta ricostruito.
VACCINAZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO GRATUITA E VOLONTARIA NEL RISPETTO DELLE LINEE GUIDA DEL PIANO VACCINALE NAZIONALE
In riferimento all’iniziativa avviata dalla Regione Marche per estendere i canali vaccinali nella fase successiva di vaccinazione di massa della popolazione, con il coinvolgimento su base volontaria di imprese, categorie economiche e sociali e ordini professionali, si precisa che i vaccini sono e resteranno gratuiti per tutti i cittadini e saranno rispettate le linee guida del Ministero della Salute e le categorie prioritarie per le vaccinazioni secondo il piano vaccinale nazionale.
Lo schema di protocollo che la Regione Marche ha proposto alle categorie, rilevata la disponibilità delle stesse a rendersi parte integrante della campagna vaccinale, definisce formalmente il principio di gratuità della vaccinazione per i cittadini e di volontarietà nell’adesione all’iniziativa.
Il protocollo prevede l’adesione volontaria alla rete regionale di vaccinazione con l’obiettivo di estendere i canali vaccinali nella futura fase di vaccinazione di massa, e il principio di auto-organizzazione dei centri vaccinali e delle risorse professionali necessarie e funzionali al perseguimento degli obiettivi vaccinali e al rispetto delle direttive e linee operative della Regione Marche.
Ciò premesso, le categorie, le realtà sociali ed economiche e gli ordini professionali che aderiranno all’accordo si occuperanno autonomamente e con risorse proprie dell’organizzazione e della gestione del punto vaccinale. Questa ulteriore organizzazione non pregiudicherà la precedenza stabilita nella vaccinazione delle categorie più fragili o di quelle individuate come prioritarie dal piano nazionale. La fase di vaccinazione sui luoghi di lavoro inizierà contestualmente alla fase di vaccinazione di massa della popolazione secondo le linee del piano vaccinale nazionale. La Regione verificherà che i siti vaccinali rispettino le regole di sicurezza per il cittadino previste nelle linee operative disposte nel protocollo d’intesa e garantirà la registrazione dei dati dei vaccini eseguiti sul portale in uso per il piano vaccinale.
Qualsiasi notizia differente o in contrasto con quanto previsto dallo schema di protocollo è da non ritenersi confermata né ufficiale.