dalla Regione Marche

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venerdì 26 marzo 2021  18:57

Le richieste delle Marche sulle misure di sostegno per una ripartenza post pandemica. I temi toccati nell’incontro col ministro Giorgetti illustrati oggi in videoconferenza dal Presidente Acquaroli e dal vicepresidente Carloni

Le Marche chiedono che nel prossimo decreto del Governo per il sostegno all’economia colpita dalla crisi Covid e che sarà emanato ad Aprile ci sia una forte attenzione verso l’economia reale: in sostanza, maggiori risorse perché attualmente sono insufficienti e criteri che si basino non sul fatturato dello scorso anno ( che è stato per molte imprese inesistente) ma sull’effettiva e reale esigenza di aiuto per poter ripartire.

Lo ha ribadito oggi in videoconferenza stampa il vicepresidente Mirco Carloni ricordando che nell’incontro di ieri con il Ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti in conferenza delle Regioni si è sottolineata la necessità di un maggior coinvolgimento delle Regioni nella pianificazione delle misure di sostegno e su questo “c’è una forte condivisione da parte del Ministro delle istanze che provengono dai territori“.

“La presidenza della Commissione per le Attività Produttive della Conferenza delle Regioni pone la nostra Regione in un ruolo centrale rispetto a temi e istanze che oggi sono molto sentite – ha affermato il presidente Francesco Acquaroli –  Recepiamo ogni giorno le esigenze e le istanze delle categorie, delle piccole e medie imprese e di tanti lavoratori fiaccati dalla situazione che stiamo affrontando. È importante in questo momento che ci sia un rapporto costante con il Ministro e con i rappresentanti del Governo che possa far arrivare le istanze e le legittime aspettative al tavolo del Governo centrale per riuscire a tradurle in risposte adeguate. C’è un grandissimo impegno portato avanti con determinazione anche dall’assessore Carloni su questo fronte. Occorreranno nuovi tavoli per recepire bisogni specifici dei vari settori e costruire insieme le linee della ripartenza perché molti hanno paura di non farcela ma nello stesso tempo anche una grande voglia di ripartire. Vogliamo essere il collante che possa rappresentare un valore a tutti quei mondi che guardano alla Regione come interlocutore territoriale“.

Le Regioni, nell’incontro con il Ministro Giorgetti, avevano preparato un documento di sintesi sulle principali questioni da affrontare insieme al Governo.

“L’emergenza Covid-19 ha avuto effetti devastanti anche sull’economia, con gravissime ripercussioni sul sistema produttivo – ha ricordato Carloni – e la crisi a causa del lockdown da temporanea sta diventando strutturale . Ma per la prima volta un Ministro in Conferenza delle Regioni si è fatto carico dell’impegno di ascoltare e concertare con i territori quello che il Governo precedente in ambito di predisposizione del Piano nazionale di ripresa e Resilienza Next Generation Italia e del Recovery Plan non aveva mai fatto. Occorrono risorse straordinarie – ha aggiunto Carloni – e una efficiente programmazione dei fondi ordinari, oltre al sostegno alle imprese colpite. Vogliamo sottoporre, inoltre, all’attenzione del Ministero la situazione del commercio ambulante che in questo momento è colpito su più fronti, così come l’esigenza di defiscalizzazione in alcune zone della nostra regione al pari degli interventi previsti per i territori meridionali e la Zona Economica speciale indispensabile per connettere Porto e Aeroporto. Altra proposta attiene all’esigenza di una crescita dimensionale delle imprese in un’ottica di trasferimento di innovazione  tecnologica e know how tra grandi e piccole imprese, per sostenere nuove filiere produttive in rete (dalla Meccatronica, al Fashion al Food)“.

“Insomma – ha concluso Carloni – bisogna recuperare il senso del progresso economico, anche attraverso i Patti di Sviluppo e continuare a lavorare sui progetti di filiera,  investendo sia sulla capacità di collaborazione istituzionale che in questo momento è essenziale, sia sulla capacità di saper intercettare le opportunità delle nuove programmazioni finanziarie“.

 

 

venerdì 26 marzo 2021  18:33

POR FSE Marche: le Marche investono sul futuro. Presentati i nuovi avvisi pensati per dare una risposta concreta alla crisi causata dalla pandemia

POR FSE Marche: le Marche investono sul futuro. Presentati i nuovi avvisi pensati per dare una risposta concreta alla crisi causata dalla pandemia

Fare rete tra istituzioni e territorio: è la sintesi dell’evento annuale POR Marche FSE, che si è svolto oggi in modalità digitale, con la partecipazione del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, degli assessori Giorgia Latini e Stefano Aguzzi e della Autorità di Gestione del Programma e della Commissione Europea.

Si è fatto il punto sullo stato di attuazione del programma e sugli obiettivi e le sfide lanciate dalla nuova programmazione 2021-2027. La proposta attualmente è oggetto di confronto a livello nazionale e prevede un’assegnazione di risorse per la Regione Marche pari a circa 1.130 milioni di euro considerando la dotazione complessiva FESR e FSE. Al nuovo POR FSE potrebbe essere assegnato circa il 30% delle risorse complessive, per una dotazione di circa 340 milioni di euro che rappresenterebbe un incremento di circa il 20% rispetto alla dotazione attuale.

L’evento, moderato dal giornalista Michele Romano, si è aperto con l’intervento del presidente Acquaroli che ha sottolineato gli importanti sforzi fatti, in questo periodo così denso di eventi dalla Regione, evidenziando come “la ripianificazione del nuovo Programma FSE per i prossimi 7 anni dovrà essere caratterizzata da un cambiamento di obiettivi rispetto allo scorso settennato, proprio alla luce della trasformazione della società a cui stiamo già assistendo. Dobbiamo farci trovare pronti a non sprecare opportunità fondamentali per il rilancio di un territorio già ferito dal sisma del 2016. Per questo dobbiamo impegnarci nella creazione di nuove opportunità, nella formazione di risorse umane con l’intento di costruire una filiera virtuosa, in sinergia con tutti i soggetti coinvolti. Ma occorrerà che l’Unione Europea metta mano ad una semplificazione delle misure perché siano sempre più accessibili ad una sempre più larga platea. Dobbiamo affrontare una sfida epocale, da vincere con determinazione e la consapevolezza che stiamo gettando le basi del futuro prossimo. Per questo siamo aperti al contributo, alla partecipazione, alle proposte di tutti, professionisti e tecnici, per fare squadra e migliorare le occasioni di sviluppo sociale ed economico della nostra regione. Sono sicuro che insieme possiamo ridisegnare un quadro coerente e funzionale per essere protagonisti di un rilancio del sistema economico e sociale nei prossimi anni non solo a livello nazionale, ma anche europeo“.

E’ stata evidenziata dall’Autorità di Gestione, Andrea Pellei, l’importanza della riprogrammazione alla luce della crisi economica causata dalla pandemia, le iniziative messe in atto nel 2020, quelle in corso e i progressivi passi che porteranno alla fine della programmazione. Nell’anno appena concluso sono stati emanati avvisi per oltre 31 milioni di euro per Progetti di ricerca e dottorati innovativi, Aiuti alle assunzioni, Interventi formativi (IeFP, ITS, IFTS), Corsi di formazione “Big Band”, Voucher lauree professionalizzanti, Pari opportunità e Creazione di impresa.

“Una società diventa competitiva se il Fondo Sociale Europeo viene utilizzato per finanziare interventi a favore di formazione, giovani e donne”: così l’assessore alla Cultura e Istruzione Giorgia Latini che ritiene decisivo programmare le risorse europee per istruzione, formazione, università, politiche giovanili, imprese femminili: “Queste risorse sono importantissime per essere una società che cresce e produce futuro. Dobbiamo programmarle nel miglior modo possibile perché influiranno nei prossimi 7 anni che dovranno essere all’insegna dell’innovazione”.

Già tanti i riscontri sugli interventi dell’amministrazione per contrastare le difficoltà dettate dall’emergenza Covid effettuati con la precedente programmazione comunitaria, come il bonus per l’acquisto pc per la didattica a distanza, “un aiuto alle famiglie, soprattutto le più numerose, per far fronte alle nuove esigenze e ai contraccolpi economici della pandemia. Appena aperto il bando sono state tantissime le richieste, la Regione aveva previsto questa specifica misura di sostegno proprio per assicurare a tutti gli studenti il diritto all’istruzione”. Si rivolge alla scuola e al rientro nella massima sicurezza anche l’intervento per rendere più sani i locali scolastici con purificatori d’aria certificati. Tra gli obiettivi primari poi, il dialogo con Università e Camera di Commercio per coordinare le esigenze imprenditoriali del territorio con la formazione, percorsi virtuosi per orientare le borse di dottorato a favore delle aree del cratere soprattutto facendo rete con il territorio. E ancora rivolto alle nuove generazioni e il loro prezioso contributo alla comunità, il sostegno al servizio civile, i voucher per i corsi post laurea e per master.

“Sono esempi virtuosi, vogliamo continuare sulla strada della condivisione e del lavoro in rete, puntando su giovani e innovazione”. Poi l’assessore Latini ha anticipato un progetto pilota di innovazione didattica e tecnologica che vede l’applicazione di una metodologia di formazione per docenti e digitalizzazione della didattica. “Questo è il futuro della scuola dei sogni, è un progetto finanziato con 750 mila euro di fondi FSE inizialmente rivolto a 5 istituti pilota sul territorio regionale per poi essere esteso in tutta la regione. Così da rendere le Marche un laboratorio innovativo nella didattica che investe nella formazione delle nuove generazioni ed ha l’ambizione di ridurre le dispersione scolastica. Sono nuove metodologie educative per rendere gli studenti parte attiva, appassionati, per una didattica non trasmissiva ma coinvolgente dove i ragazzi diventano protagonisti e la didattica più personalizzata grazie al digitale”.

“Negli ultimi mesi – ha detto poi l’assessore al Lavoro e Formazione professionale Stefano Aguzzi – il mio assessorato ha lavorato intensamente per l’utilizzo dei fondi Fse, dando il via a corsi di formazione e alcune iniziative legate in particolare all’Agenzia Giovani, ma anche alla creazione di impresa nelle aree non di crisi per la nascita di nuove partite Iva, oppure agli incentivi all’assunzione nell’area di crisi del Fermano-Maceratese. In questo periodo, gli eventi determinati dalla crisi sanitaria, e conseguentemente economica, hanno complicato l’attuazione del piano settennale che si concludeva nel 2020 ma abbiamo fatto ugualmente un ottimo lavoro, ben impostato anche in precedenza. Adesso occorre guardare bene al futuro: la situazione è inedita e anche quando la crisi finirà lascerà comunque degli strascichi di difficoltà; per questo, occorre calibrare attentamente le azioni da mettere in atto nei prossimi sette anni con lo sguardo rivolto alle vere esigenze del mercato del lavoro. La preparazione che noi dobbiamo contribuire a creare, attraverso i nostri corsi di formazione e altri strumenti, deve essere corrispondente alle richieste reali e nuove, come ad esempio nel settore della digitalizzazione: queste azioni si possono fare ricercando con i nostri Centri per l’Impiego, le associazioni di categoria, i sindacati, le imprese stesse. Un esempio molto interessante di questa attenzione per le esigenze del mondo del lavoro, anche se non si basa su fondi Fse ma su un contributo ministeriale, è quello relativo all’apprendistato di primo livello per cui creeremo un gruppo di 15 giovani che attraverso un’assunzione vera e propria faranno anche formazione all’interno dell’azienda. Questa è una proposta sperimentale che funzionerà in modo molto efficace e con questo metodo credo debbano essere finalizzati anche i prossimi programmi del Fondo sociale europeo”.

La seconda parte dell’incontro è stata dedicata ad alcune realtà imprenditoriali marchigiane, le esperienze di chi ha usufruito dei fondi FSE e opera quotidianamente per lo sviluppo del territorio. Tra questi Cristina Cittadini, responsabile HR dell’azienda HP COMPOSITES di Ascoli Piceno, che ha rappresentato l’importanza della formazione, dell’innovazione e della costruzione di reti tra Regione, istituzioni formative e aziende. Significative anche le esperienze di chi ha usufruito dei bandi “Creazione di impresa” come Casa Rapisarda di Numana e il Mulino Marzetti di Potenza Picena, piccole ma importanti realtà che fanno della cura dei dettagli, della buona alimentazione e dal valore del made in Italy elementi chiave del loro business.

La terza parte è stata dedicata alla nuova Programmazione 2021–2027: la Regione ha presentato gli obiettivi, i vincoli per la definizione degli interventi e dei destinatari per arrivare a costruire le possibili progettualità su cui l’amministrazione intende puntare a sostegno dei cittadini e del territorio. Lorenzo Semplici dell’Ente Nazionale per il Microcredito ha esposto l’attività dell’ente e le nuove opportunità di accesso al credito agevolato per le PMI a cui far ricorso anche attraverso i fondi europei. A rappresentanza del settore industria della Camera di Commercio delle Marche, il consigliere Marta Mattioni, ha indicato gli asset della Regione Marche su cui puntare e investire per ottenere un superamento della crisi portata dalla pandemia, ha poi evidenziato la collaborazione della Camera di Commercio con la Regione in particolare con i Corsi ITS, le collaborazioni pubblico/privato che vengono favorite anche attraverso le Associazioni di Categoria, che forniscono supporto alle imprese anche nel favorire l’accesso ai bandi regionali finanziati dai Fondi Europei. Poi gli interventi di Valentina Remida per la Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Inclusione, Commissione Europea e di Marianna D’Angelo, Coordinatrice nazionale FSE c/o ANPAL, hanno messo in evidenza il lavoro e l’impegno dell’Autorità di Gestione e di tutta la struttura sottolineando come il lavoro sinergico con la Commissione e l’amministrazione regionale sia la chiave per una Programmazione efficace.

 

 

IL GOVERNO STANZIA 150 MILIONI PER LA VENTILAZIONE NELLE AULE E CONFERMA IL MODELLO MARCHE SULLA SICUREZZA NELLE SCUOLE. SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE ACQUAROLI E DELL’ASSESSORE BALDELLI.

“Grande soddisfazione – sottolinea il Presidente Francesco Acquaroli – per la notizia che dei 300 milioni di euro previsti dal Dl Sostegno del Governo a favore della scuola, ben 150 sono destinati alla salubrità dell’aria all’interno degli istituti scolastici. Si parla di depuratori d’aria e impianti di ventilazione meccanica, gli stessi impianti per i quali la Regione Marche, il 18 gennaio scorso, ha lanciato un progetto organico, stanziando risorse proprie e stilando una graduatoria, prima Regione in Italia, con un bando chiuso in tempi record, che ha visto una grande partecipazione di Comuni e Province”. L’annuncio del Governo giunge proprio all’indomani della chiusura dell’istruttoria del bando regionale delle Marche per i contributi all’acquisto e all’installazione, in favore di Comuni e Province marchigiane, degli impianti di ventilazione meccanica finalizzati a garantire la qualità dell’aria nelle aule scolastiche. “Una splendida notizia – aggiunge l’Assessore Francesco Baldelli, che ha anche la delega all’Edilizia Scolastica – che testimonia come la scelta della Giunta Acquaroli andava e va nella giusta direzione. Ossia quella di non rincorrere il virus con provvedimenti spot, ma di intervenire con soluzioni strutturali per contrastare la diffusione del Covid-19 in ambienti dove ragazzi ed operatori scolastici trascorrono insieme molte ore al giorno. Questi impianti – aggiunge – serviranno anche in futuro, quando la pandemia attenuerà la sua morsa, per contrastare il diffondersi dei virus influenzali, oltre che per migliorare la qualità dell’aria e la salubrità degli ambienti scolastici. È il Modello Marche quello che oggi viene riconosciuto, con la giusta decisione governativa, nelle scuole di tutta Italia”. Appena lo Stato trasferirà alle Regioni le risorse di cui ha annunciato lo stanziamento, le Marche, che hanno una graduatoria regionale già pronta, potranno sin da subito garantire la salubrità dell’aria nelle 3027 aule scolastiche dei 335 istituti presenti nella stessa graduatoria.

 

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