Grazie ai bandi della Regione 11 rotte serviranno l’Aeroporto delle Marche; nove collegheranno nuove tratte, due ridefiniranno quelle esistenti
“Undici rotte dall’Aeroporto delle Marche: nove di queste riguardano nuove tratte che, a partire dai prossimi mesi, collegheranno le Marche al resto d’Italia e all’Europa. Due ridefiniscono l’operatività di collegamenti già esistenti prima del Covid (Bruxelles e Londra), penalizzati a seguito della pandemia”. È quanto ha affermato il presidente della Regione Francesco Acquaroli, presentando, alla stampa, gli esiti del bando regionale, pubblicato a metà gennaio 2021, per l’avvio di nuove rotte di collegamento con l’aeroporto di Ancona e dell’avviso pubblico, sempre 2021, per stimolare la ripresa dei traffici aerei, presso lo scalo marchigiano, con contributi alle compagnie di navigazione. Complessivamente vengono investiti 13 milioni di euro che consentiranno, grazie ai sostegni regionali, l’attivazione di undici rotte da e verso l’aeroporto delle Marche.
“La capacità della nostra Regione e la risposta che abbiamo avuto a questo bando sono elementi importanti su cui costruire azioni specifiche che possano restituire centralità ai nostri territori e potenzialità alla nostra economia – così il Presidente Acquaroli, che ha tenuto per sé la delega al Turismo e quella alle infrastrutture di carattere regionale come l’Aeroporto – Questo bando è andato nella direzione che noi auspicavamo, c’è stata un’adesione importante con proposte di collegamento interessanti e orientate alla continuità operativa, piuttosto che alla stagionalità. Il rilancio dell’Aeroporto delle Marche gioca un ruolo strategico per la centralità di Ancona e della nostra regione sul panorama nazionale e internazionale. Un obiettivo a cui stiamo lavorando con convinzione, su cui si muove anche il Protocollo d’intesa proposto dalla nostra Regione con Aeroporto-Interporto-Porto ed i rispettivi Comuni di riferimento, per il rilancio del trasporto intermodale marchigiano”.
Acquaroli ha anticipato che la Regione aprirà nuovi bandi “per posizionare lo scalo di Ancona Falconara rispetto ai principali hub nazionali (Roma e Milano) e con voli verso la Germania e la Russia: mercati di riferimento per il business e il turismo delle Marche”. Nel dettaglio, le compagnie aeree che hanno partecipato ai bandi sono state la Tayaran Jet, per le rotte annuali su Varsavia e Bucarest; la Vueling, per la rotta stagionale su Barcellona; la Volotea, per le rotte annuali su Catania e Palermo e stagionali su Olbia, Cagliari e su un’isola greca da definire in base alla disponibilità degli slot ellenici; la Ryan Air per la rotta annuale su Niederein (Olanda-Germania).
Inoltre, Ryanair ha confermato l’operatività per le rotte annuali su Londra e Bruxelles. Nel corso della conferenza stampa è stato rimarcato come “l’apertura delle nuove rotte, in un periodo caratterizzato da una forte contrazione del traffico aereo, rappresenta un segnale molto positivo, che avrebbe potuto essere ancora più evidente se le attuali difficoltà, non avessero spinto le compagnie a una maggior ponderazione. Oltre alle rotte sopraindicate, erano stati proposti i collegamenti anche con Düsseldorf e Berlino, che sono stati successivamente ritirati”, vista l’incertezza del momento. Oltre alle 11 nuove rotte erano già state attivate altre due rotte, con il bando 2020, verso Monaco di Baviera e Parigi.
Il vicepresidente Mirco Carloni ha parlato di “una programmazione pluriennale dello scalo che mancava da tempo e che la nuova Giunta regionale ha subito impostato”. L’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli ha rimarcato come il bando sia stato accompagnato, nel mese di gennaio scorso, “da 3 milioni di investimenti per migliorare le infrastrutture che ruotano attorno all’aeroporto”. L’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi, ha evidenziato “il segnale di ottimismo che viene dagli esiti del bando. La nostra regione, collegata a buona parte d’Europa, anche in maniera nuova, è un ottimo rimbalzo per ripartire dopo la pandemia”.
L’assessore alla promozione e organizzazione delle attività culturali Giorgia Latini ha partecipato alla conferenza stampa collegandosi da remoto.
“La decarbonizzazione dell’economia, insieme alla sostenibilità ambientale ed energetica, sono obiettivi che l’attuale governo regionale pone al centro delle proprie politiche di sviluppo. Nel bilancio 2021/2023 sono stati stanziati 11 milioni di fondi regionali per l’efficientamento energetico, di cui 3,5 riservati al sostegno dell’efficienza energetica nei processi produttivi”. Lo ha affermato il vicepresidente Mirco Carloni, intervenendo al Focus Group Marche, promosso da GSE (Gestione servizi energetici) che coordina gli incentivi per lo sviluppo dei sistemi collettivi di autoconsumo da fonti rinnovabili. Previsti da un decreto ministeriale del Mise, consentono di avviare esperienze utili al recepimento della direttiva europea che promuove l’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Quello odierno è stato il terzo evento di “formazione” promosso nelle Marche.
Insieme ai principali rappresentanti delle imprese, degli enti locali e delle Università, evidenzia Carloni “abbiamo affrontato una tematica attualissima, quanto innovativa: i sistemi collettivi di consumo di energia da fonte rinnovabile consentono alle imprese, agli enti e ai cittadini di produrre, consumare, immagazzinare e vendere energia, risparmiando sulla bolletta, attraverso la condivisione di impianti da fonti rinnovabili”. Il vicepresidente ha ribadito che “di fronte alla crisi economica globale, aggravata dagli effetti della pandemia Covid 19, tali obiettivi non possono che diventare pilastri su cui fondare la capacità della comunità marchigiana di resistere e di rilanciare il proprio modello di sviluppo. Un modello che si dovrà basare sull’alta intensità di innovazione, che dovrà puntare alla specializzazione basata sull’innalzamento delle conoscenze, sui nuovi saperi, sulla creatività, sull’apertura internazionale e sull’integrazione delle politiche di settore. Una strategia non di settore ma di sistema che sappia coniugare le economie di scala con la salvaguardia delle vocazioni e delle specificità locali, partendo dalla consapevolezza che la vera differenza non è tra settori maturi e non, ma tra imprese, comunità e individui che sono capaci di innovare e quelli che non innovano”.
Il sostegno allo sviluppo dei sistemi di consumo collettivo di energia rinnovabili, secondo Carloni, “favorirà la progressiva attivazione di processi partecipativi fondati sulla rigenerazione dell’economia locale, costruendo, così, un nuovo sistema socio energetico basato sulla produzione e consumo di energia da impianti di prossimità. La Regione Marche ci crede e per tale motivo ha già proposto, nell’ambito della Programmazione dei fondi strutturali 2020-2027, un intervento specifico di sostegno allo sviluppo delle energie rinnovabili che vede tra i suoi beneficiari anche le comunità energetiche”.Sistemi collettivi di autoconsumo da fonti rinnovabili, il vicepresidente Carloni al Focus Group Marche: “Decarbonizzazione dell’economia e sostenibilità energetica obiettivi della Regione”
Numero unico europeo Nue 112, da martedì 30 marzo operativo anche nella provincia di Pesaro e Urbino. Saltamartini: “Completata la copertura di tutte le Marche”
Da oggi anche nella provincia di Pesaro e Urbino è operativo il Numero unico europeo per le emergenze 112 (Nue uno-uno-due) che concentra, in una sola numerazione, tutte le chiamate di soccorso. “Abbiamo completato la copertura delle Marche, ora interamente servite da questo servizio, condiviso insieme alla Regione Umbria – riferisce l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini –. La trasmigrazione, per le Marche e l’intera Umbria, è avvenuta nell’arco di tre mesi, procedendo per distretti telefonici. È stato un grande lavoro di squadra, ultimato nei tempi previsti, per offrire alla popolazione soccorsi migliori e tempestivi, nel rispetto della normativa europea che ha introdotto il Nue. Un ringraziamento va ai tecnici regionali di Marche e Umbria che hanno operato con grande professionalità e dedizione, approntando un moderno servizio per gli oltre 2.400.000 abitanti (1.538.000 marchigiani e 888.908 umbri) delle due regioni”.
Il Numero unico europeo 112 (Nue uno-uno-due) concentra, in un’unica numerazione, tutte le chiamate di soccorso. Componendo il 112, da rete fissa e mobile, si entrerà in contatto con la Centrale unica di risposta (Cur) Marche-Umbria, localizzata ad Ancona, nella cittadella della Regione Marche. La Cur gestisce le richieste di emergenza delle due regioni, smistandole, a seconda della situazione, ai Carabinieri (112), alla Polizia (113), ai Vigili del fuoco (115) e al soccorso sanitario (118), le cui numerazioni resteranno comunque attive. È possibile e consigliabile contattare la Centrale Nue 112 tramite l’applicazione “112 Where ARE U”, scaricabile gratuitamente su tutti gli smartphone (sia per Android sia per Ios). Tramite l’app si avrà una localizzazione geografica e precisa di chi chiama, facilitando le operazioni di intervento anche se non si è in grado di rispondere: oltre che in voce è infatti possibile interagire con i soccorritori in chat e con chiamate mute. Inoltre risulta cruciale per gestire i soccorsi, senza i rischi di errore dovuti all’inevitabile concitazione del momento.
Il Nue 112 è accessibile alle persone diversamente abili e garantisce un’assistenza multilingue con interprete. A oggi la Cur Marche e Umbria (attiva dal 10 dicembre 2020) ha gestito 168.959 chiamate. Il tempo di attesa, da parte dei cittadini, per la risposta della centrale, è stato di 3 secondi (al di sotto dei tempi medi di gestione previsti dal ministero dell’Interno). A regime saranno servite dal Nue 112 Marche-Umbria: 5 Centrali Operative dell’Emergenza Sanitaria, 19 Sale Operative della Polizia di Stato, 27 Centrali Operative dell’Arma dei Carabinieri, 6 Sale Operative dei Vigili del Fuoco, 1 Centrale Operativa del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.
GIORNATA REGIONALE “CARLO URBANI”, INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE FRANCESCO ACQUAROLI
“Figlio illustre della nostra terra: la sua vita è un esempio per tutti noi, nel suo coraggio, nella sua passione”
Con un ringraziamento alla famiglia di Carlo Urbani, a tutti i relatori e al professor Burioni che ha concluso il suo intervento con un messaggio di speranza per una vicina via d’uscita dalla pandemia grazie alla scienza, il presidente Francesco Acquaroli è intervenuto in Consiglio alla Giornata dedicata alla commemorazione di Carlo Urbani.
“In questa seduta è emersa la sua grandezza – ha detto il presidente Acquaroli – Carlo Urbani è stato un figlio illustre della nostra terra: la sua vita è un esempio per tutti noi, nel suo coraggio, nella sua passione, nei suoi studi che hanno raggiunto straordinari risultati. E’ stato un personaggio concreto e determinato, rigoroso, sobrio e generoso, come solo i marchigiani sanno essere”.
Dopo aver espresso la propria vicinanza alla famiglia del medico per il lutto che l’ha colpita in questi giorni, il presidente ha rimarcato: “Urbani ha dato la sua vita per gli altri, con un altruismo solidale senza fine che lo ha portato a donarsi fino alle estreme conseguenze. ‘Sono cresciuto inseguendo il miraggio di incarnare i sogni. Ho fatto dei miei sogni, la mia vita e il mio lavoro’ ”. Parole che riflettono il carattere e la missione del nostro corregionale, ha aggiunto Acquaroli: “Aiutare gli altri, in tutto il mondo, attraverso un rigoroso impegno sociale e scientifico. La sua vita è stata coerentemente ispirata da questa missione: fin da giovane, quando si impegnò attivamente nel volontariato locale, ma con uno sguardo sempre rivolto ai bisogni delle popolazioni povere anche su scala internazionale”.
Un grande uomo “legato alla nostra terra che ha saputo cogliere come i grandi problemi dell’umanità richiedano risposte su scala globale, anche attraverso la ricerca scientifica. Il suo attivismo in Medici senza Frontiere, che lo ha anche portato al Nobel per la Pace, ne rappresenta una testimonianza concreta. La sua vita è stata una missione, vissuta in tanti Paesi poveri e sempre volta a contrastare con la scienza le malattie endemiche e a supportare le comunità locali per l’accesso ai farmaci essenziali”.
La scoperta della SARS è stato il culmine della sua esperienza medica e umana: “dobbiamo inginocchiarci – ha poi detto Acquaroli – e ringraziare Carlo Urbani perché con il suo sacrificio nel 2003 ha permesso di salvare migliaia e migliaia di vite umane”. Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità il metodo anti-pandemia da lui realizzato nel 2003 rappresenta anche oggi un protocollo internazionale di riferimento per combattere questo tipo di malattie, intuizione straordinaria che lo rende illuminato ed attuale.
“Carlo Urbani è stato un eroe, un sognatore concreto e altruista come pochi – ha voluto rimarcare il presidente – La sua vita rappresenta un modello di eroismo e speranza per tutti noi, soprattutto oggi che siamo alle prese con sfide simili a quelle da lui affrontate e vinte. Il suo esempio ci infonde ulteriore energia e fiducia anche per contrastare il Covid-19. Ci aiuta ad affrontare la sfida attuale di un virus terribile ma destinato a soccombere”. Acquaroli si è rivolto poi a chi è oggi in prima linea nella lotta al virus: “La sua testimonianza ci dà ancora più forza in questo momento: noi vinceremo questa pandemia anche grazie all’impegno di tanti operatori sanitari che ogni giorno, ormai da oltre un anno, stanno testimoniando l’eroismo e l’altruismo di cui Carlo Urbani fu primo interprete”.
“Ricordo e ringrazio Carlo Urbani – ha concluso – per la sua vita e il suo sacrificio compiuto per tutti noi. Le testimonianze di oggi rimarranno nella memoria, non solo di questa Assemblea, ma della nostra terra, della sanità, degli studenti, delle università. Urbani è un punto di riferimento intramontabile, forte, testimone importante dei nostri valori della nostra terra, un esempio da portare sempre con noi, ogni giorno, nella nostra opera, nel nostro impegno quotidiano”.