La voce di Emma nel sogno di papà Fazio Fabini

La voce di Emma nel sogno di papà Fazio Fabini

“Il tempo del mio tempo si è spezzato. Che male ho fatto per meritare questo. Chi ho offeso per essere punita così. Ma ora non importa, ora rincorro le Comete, parlo con il Sole. Cavalco la Luna e giro gli anelli di Saturno. Mi imbelletto con la polvere di Marte. E poi sarà ancora il mio tempo”.

2021-03-23 – Questa è la voce di Emma nel sogno di papà Fazio. Emma era una ragazzina vitale, piena di sogni, di speranze, circondata da amici. Aveva solo 14 anni quando nel dicembre 2018 perse la vita, vittima di una tragedia incomprensibile dove stupidità e negligenza hanno assemblato un mix micidiale causando la morte di 6 persone in una vicenda nota come la “strage di Corinaldo”. Fazio invece è un padre che non si rassegna e vuole restituire una dimensione di realtà alla figlia, dando voce ai suoi ricordi e alla sue speranze attraverso racconti, pagine di diario, testi scolastici. Così nacque, lo scorso settembre, “I ricordi non salvano le lacrime”, un libro, edito dalla casa editrice fermana Zefiro, che esplora il dolore e il senso di colpa di chi sopravvive alla propria discendenza e che affida al potere della scrittura un significato catartico.

“Emma era una ragazza d’oro, eccezionale nella sua normalità. Le piaceva stare con gli amici, ballare, cantare, suonare, divertirsi: conoscerla, per quanti hanno potuto farlo, è stato un privilegio” dice Fazio Fabini, suo padre.

Emma era una ragazzina come tante altre della sua età, ma con un dono in più: l’amore per la scrittura. Ha lasciato pagine e pagine di racconti e diari, fotogrammi di vita vissuta e storie di fantasia, “messe su con una maestria fuori dal comune” dice Fabini, rivestito, dopo quella tragica notte, di un compito importante. “Quello – spiega – non di far ricordare Emma come una vittima dell’ennesima tragedia italiana, ma di mantenere viva la sua memoria di bambina timida e colorata, per usare gli stessi aggettivi coi quali lei stessa si era definita”.

Se il libro “I ricordi non salvano le lacrime” può avere un senso è senz’altro quello di restituirle una speranza: che la sua vita, le sue emozioni, i suoi ricordi siano da stimolo a tanti ragazzi e ragazze come lei, in particolare alla loro creatività, una dote che lei aveva stampata nel DNA.

E, a proposito di creatività, oltre al libro, è stato istituito anche un Premio Letterario, presentato di recente, al quale tutti i ragazzi di età compresa tra i 10 e i 18 anni possono partecipare, scrivendo un racconto dedicato al tema del ricordo. Un volume, realizzato dalla casa editrice Zefiro, in collaborazione con la scuola di scrittura Genius, entrambi partner del concorso, raccoglierà poi i migliori testi partecipanti al concorso.

“Un bel segnale per i ragazzi, spesso non sufficientemente considerati eppure costretti, in questo tempo di pandemia, a vivere le relazioni sociali in modo complicato. Le loro difficoltà sono reali e la scrittura in questo momento può rappresentare una via di fuga concreta, un modo per stimolarli a esprimere ciò che hanno dentro” dice Carlo Pagliacci, responsabile della casa editrice Zefiro, sottolineando l’importanza della collaborazione con Paolo Restuccia a capo della scuola di scrittura creativa Genius e regista del noto programma di Rai Radio2 Il ruggito del coniglio, “poiché si tratta – come spiega Pagliacci – di una delle realtà più importanti a livello nazionale, che è scesa in campo proprio per assicurare l’opportunità, a chi vincerà, di acquisire un’ulteriore competenza nel campo della scrittura attraverso un corso”.

Domani, mercoledì 24 marzo, alle ore 21.15, Francesco Moglianesi intervisterà Fazio Fabini. Nel corso della  diretta, che potrà essere seguita sulle pagine Facebook “Zefiro Edizioni” e “Una mole di libri” e sul canale Youtube “?di.Marca Editori”, interverrà anche l’editore Carlo Pagliacci che leggerà alcuni passi de “I ricordi non salvano le lacrime”.

Per ulteriori informazioni sul Premio Letterario consultare il sito www.emmafabini.it .

 

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