Magia e Folclore: Antonio De Signoribus, “L’uovo di cavalla”

Magia e Folclore: Antonio De Signoribus, “L’uovo di cavalla”

I TEMI DI DE SIGNORIBUS AL CENTRO DEL NUOVO INCONTRO ON LINE DI ZEFIRO

Filosofo, giornalista e scrittore, nonché apprezzato studioso di cultura orale: sarà il cuprense Antonio De Signoribus, soprannominato il Grimm marchigiano, il protagonista dell’incontro di mercoledì 3 marzo targato Zefiro, casa editrice che, sospese le presentazioni dal vivo, di libri discute online, in compagnia degli autori.

 

Addentrati nella magia della cultura popolare, racchiusa nell’ultimo lavoro di Antonio De Signoribus intitolato “L’uovo di cavalla”, gli appuntamenti di marzo prendono il via. Principi e principesse, streghe, incubi e sortilegi, imbroglioni e creduloni: quello della letteratura orale è un mondo che, sin dalla tenera età, ha talmente affascinato l’autore di questa raccolta di fiabe e storie bizzarre al punto da accompagnarlo per tutta la vita. “Ricordo ancora quando, da bambino, mia madre e una signora che veniva a trovarci, mi raccontavano queste storie: restavo ammaliato da simili personaggi, così strampalati, pazzeschi, sopra le righe” racconta De Signoribus.

La fiaba popolare, dallo studioso cuprense a fondo sviscerata, è stata da lui trattata anche dal punto di vista antropologico e psicanalitico, per giungere a una conclusione, quanto mai attuale. “Raccontare fiabe ai bambini è fondamentale affinché trovino, inconsciamente, una soluzione per la loro esistenza e possano sognare, soprattutto in questi tempi così angoscianti” spiega De Signoribus, precisando, infine, quanto la fiaba sia rifugio, fonte di crescita e di cura anche per i grandi.

Più distanti dalla tv, meno lontani dalle fiabe, specie da quelle popolari, è l’invito, dunque, che lo scrittore rivolge ai genitori di oggi.

“L’uovo di cavalla” è il frutto di quattro anni di studio, di ricerca, di selezione. Dopodiché, dalla fonte, De Signoribus è passato alla scrittura, o meglio alla riscrittura. “Ho cercato di riscrivere le fiabe con un linguaggio contemporaneo, pur mantenendo alcune espressioni tipiche delle fiabe popolari, come locuzioni, anacoluti, eccetera. Sarebbe inconcepibile – afferma De Signoribus – proporre oggi delle fiabe popolari con uno stile desueto e incomprensibile”.

Leggere “L’uovo di cavalla” è come fare un viaggio nella cultura delle aree contadine del centro Italia. “Parlare di fiaba attribuendogli valori regionali è anacronistico, la fiaba – afferma lo scrittore – è universale”. Alcune, comunque, si avvicinano alle Marche più di altre: “esse sono quelle che mantengono qualcosa della marchigianità, come una frase dialettale, la menzione di un oggetto usato nei nostri campi o un modo di pensare specifico” afferma.

Il libro, che con il Marchio Microeditoria di Qualità 2020 ha impreziosito la storia della casa editrice fermana, continua a regalare soddisfazioni. “L’uovo di cavalla è riuscito a condurci fino alla conquista di un prestigioso riconoscimento e, recentemente, sino alla terza pagina di un importante quotidiano nazionale, scalando anche la classica delle vendite nel proprio settore” afferma Carlo Pagliacci, responsabile della Zefiro.  “Il buon connubio tra la mia ricerca e il lavoro dell’editore, già sperimentato con “Il Ceppo di Natale”  ha funzionato ancora una volta. Dalle capacità dell’uno e dell’altro è venuto fuori un prodotto intenso e dal punto di vista letterario e artistico» fa eco De Signoribus.

L’evento, che si terrà mercoledì 3 marzo alle ore 21.15, sarà on line sulla piattaforma StreamYard e sul canale Youtube “?di.Marca Editori”, sulla pagina Facebook “Una mole di libri” e su quella “Zefiro Edizioni”, e sarà condotto da Francesco Moglianesi.

 

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