dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

CAMPAGNA PROMOZIONALE TURISTICA 2021: PRIMO CIAK PER IL CT MANCINI

Primo ciak questa mattina per la campagna promozionale turistica 2021 delle Marche. Il commissario tecnico della nazionale Roberto Mancini, testimonial d’eccezione della regione, dopo aver registrato ieri gli spot audio nella sede di Palazzo Raffaello, oggi insieme alla troupe, ha cominciato le riprese in giro per le Marche. Domani giovedì 15 aprile alle ore 14.00, come già annunciato, il CT  Mancini insieme al presidente Francesco Acquaroli e al presidente della Camera di commercio delle Marche Gino Sabatini parteciperà ad una conferenza stampa per presentare il progetto e le iniziative nei dettagli. L’incontro si terrà presso la sede della giunta regionale (Sala Raffaello di Palazzo Raffaello – Via Gentile da Fabriano 9 – Ancona). Potrà essere seguito sia da remoto che in presenza, nel rispetto nelle norme antiCovid.

Dopo la firma del patto tra Regione e associazioni di categoria
DISTRETTO BIOLOGICO UNICO DELLE MARCHE, DA DOMANI SI APRONO LE ADESIONI
Gli operatori biologici potranno manifestare il proprio interesse attraverso la piattaforma SIAR

Con la firma del patto per il biologico, avvenuta pochi giorni fa tra il vicepresidente e assessore all’Agricoltura Mirco Carloni e i rappresentanti regionali di AGCI, COLDIRETTI, CIA, CONFAGRICOLTURA, CONFCOOPERATIVE , COPAGRI, LEGACOOP , UECOOP, UNCI e CAMERA DI COMMERCIO , le Marche , puntano per la prima volta alla creazione di un unico e grande distretto del biologico che una volta realizzato costituirà  il Distretto Biologico unico delle Marche più grande d’Italia e d’Europa .

Uno strumento chiave per incentivare l’economia locale, un alleato essenziale per l’equilibrio del processo alimentare e di conseguenza per la salute, un modello socio-economico del tutto nuovo.  Da domani, giovedì 15 aprile,  saranno aperte le adesioni e quindi gli operatori biologici potranno manifestare il proprio interesse a partecipare al distretto biologico regionale attraverso la piattaforma SIAR.
Per aderire, accedere https://siar.regione.marche.it – sezione BANDI PUBBLICI.

Come aveva ricordato il vicepresidente Carloni , in occasione della firma del patto: “ La Regione Marche crede fortemente alle potenzialità di questo settore come traino per molti altri comparti e cerniera di uno sviluppo sostenibile anche a livello turistico-ambientale. Il distretto sarà caratterizzato da un forte brand territoriale che identifichi le Marche come regione Bio per eccellenza, attraverso un incisivo marketing territoriale, una promozione spinta che valorizzi il prodotto in termini di qualità e competitività sui mercati interni ed internazionali.”

 

BIOLOGICO (ASS. MARCHE CARLONI): BANCA DATI SUL VINO STRUMENTO STRATEGICO, MIPAAF LO COMPRENDERA’

“Attivare una banca dati nazionale su produzione e vendita dei vini biologici non è solo un’idea condivisibile ma anche una scelta strategica per far crescere una pratica a forte valore aggiunto che va nella direzione auspicata dalla Regione Marche. Sottoporrò l’istanza al ministero delle Politiche agricole, certo che il ministro Stefano Patuanelli e il sottosegretario con delega al vino, Gian Marco Centinaio, ne comprenderanno il valore strategico”.

Lo ha detto oggi l’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Mirco Carloni, in risposta alla proposta del direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e rappresentante dei consorzi italiani al Comitato vini presso il Mipaaf, Alberto Mazzoni. Secondo Mazzoni, i consorzi italiani del settore lamentano infatti la mancanza di informazioni relative al percorso produttivo e a quello delle vendite dei vini certificati biologici. Da qui la richiesta di istituire una banca dati relativa a un fenomeno che vede i produttori marchigiani tra i principali player italiani.

“La scorsa settimana – ha aggiunto l’assessore Carloni – abbiamo siglato il Patto per il Distretto biologico unico della regione e il vino dovrà certamente essere un protagonista nella partita che giocheremo in favore dell’agroalimentare marchigiano ma anche dei consumatori, dell’ambiente e del turismo del territorio. Le Marche – ha concluso – vogliono essere identificate come l’avamposto italiano del biologico e i suoi vini – la cui superficie green vanta un’incidenza doppia rispetto alla media del vigneto-Italia – hanno bisogno di strumenti strategici per continuare a crescere e ad assecondare un mercato in forte espansione”.

 

 

 

COVID E IMPRESE, 15 MILIONI A FONDO PERDUTO DALLA REGIONE. CASTELLI: “RESPIRO PER I SETTORI PIÙ COLPITI”

Pubblicato l’avviso per la continuità occupazionale per aziende delle aree sisma e di crisi industriale di settori quali turismo, commercio, cultura, sport e convegnistica. L’Assessore: “Fino a 7500 euro per ogni dipendente”.

 

Sarà pubblicato domani 15 aprile sul Bollettino Ufficiale l’Avviso per i contributi a fondo perduto che la Regione destinerà alle aziende dei settori messi più in difficoltà dalla crisi sanitaria.

Ben 15 milioni di contributi per il 100% a fondo perduto destinati alle aziende marchigiane localizzate nelle aree di crisi industriale e del sisma per un intervento che mira alla continuità occupazionale post-Covid, nonché alla ripartenza dell’attività aziendale delle micro, piccole e medie imprese locali. Requisito base affinché l’impresa ottenga il contributo, infatti, è la stabilità per almeno tre mesi dei propri dipendenti.

L’intervento, fortemente voluto dall’assessore con deleghe alla Ricostruzione e alle Aree di crisi industriale Guido Castelli, d’intesa con il presidente Francesco Acquaroli, dà attuazione alla Delibera di Giunta (n.328) del 22 marzo 2021 e si avvarrà delle risorse del Por FSE 2014/2020 con l’obiettivo di dare continuità alla rete di sostegno che, grazie agli ammortizzatori, la normativa Covid ha fornito alle imprese a partire dal febbraio 2020.

“Con questi fondi – spiega Castelli – la Regione punta a dare concreto respiro a tutte quelle piccole e micro attività di territori già svantaggiati messe ancor più in difficoltà dalla crisi economica provocata dal Covid. Interi comparti, come il commercio al dettaglio, la cultura, lo sport e la convegnistica, hanno dovuto fare i conti con lunghi periodi di chiusura o forte limitazione con conseguenze economiche drammatiche”.

Nello specifico, l’avviso è destinato a micro, piccole e medie imprese del commercio, delle attività ricettive, dei servizi alla persona e alla produzione, delle attività culturali, creative, sportive e di intrattenimento, della filiera della convegnistica e organizzazione di eventi, oltre a tanti altri. Ogni azienda potrà beneficiare di un contributo a fondo perduto per ciascun lavoratore che, nel periodo dal 23 febbraio 2020 fino alla data di presentazione della domanda (tramite piattaforma Siform), ha fruito di ammortizzatori sociali ordinari o in deroga, con causale Covid-19, per almeno tre mesi anche non continuativi, è rientrato in servizio da almeno 6 mesi, anche in questo caso non continuativi, e che risulta ancora in forza all’azienda. L’agevolazione sarà di importo forfettario, parametrata alla tipologia di contratto a tempo indeterminato, full time o part time non inferiore al 30%, e compresa, per ogni lavoratore, tra un minimo di 2.250 ed un massimo di 7500 euro, fino ad un importo complessivo di 50.000 euro per ogni azienda.

“Per dare una risposta tempestiva alle imprese che avranno diritto – continua l’Assessore – la procedura sarà valutativa a sportello e articolata in tre finestre di presentazione delle domande: la prima partirà il 26 aprile e durerà fino al 15 luglio, la seconda dal 16 luglio al 15 settembre, l’ultima dal 16 settembre al 30 novembre 2021”.

Condizione essenziale per beneficiare dei fondi, data dallo scopo dell’Avviso di salvaguardare la continuità occupazionale, è il mantenimento per ulteriori tre mesi da parte dell’impresa dei lavoratori per i quali hanno ricevuto il contributo.

 

 

Strategia della specializzazione intelligente, all’Università di Urbino il tavolo tematico sulla Salute. Carloni: “Investire sui settori a maggiore capacità di crescita e sviluppo”

“Tra pochi mesi l’Europa ci chiederà come spenderemo le risorse della prossima programmazione 2021/2027 e le Marche non possono permettersi di replicare il passato. Dobbiamo avere la forza e l’intelligenza di capire quali sono i settori innovativi da introdurre e valorizzare all’interno del sistema economico marchigiano”. Lo ha evidenziato il vicepresidente Mirco Carloni, assessore alle Attività produttive, aprendo i lavori del tavolo tematico sulla Salute, convocato all’Università di Urbino nell’ambito della campagna di ascolto che la Regione ha avviato per definire la Strategia della specializzazione intelligente del prossimo settennio. Presso l’Aula Magna, la Giunta regionale ha convocato, in presenza e da remoto, l’Università e una rappresentanza del mondo delle imprese del comparto. “Il mondo accademico e produttivo devono guidare le istituzioni nelle scelte da compiere – ha detto Carloni – L’area salute, dati alla mano, non può non ricoprire un ruolo centrale nelle nostre strategie perché è quella che ha maggiori margini di crescita nel prossimo futuro”. Un ruolo centrale evidenziato dalla gestione della pandemia in corso e dai numeri che mette in campo: “Assicura un elevato fatturato nelle esportazioni marchigiane e si pone a metà classifica della nostra regione per numero di imprese presenti”. La Specializzazione intelligente, non a caso, è sinonimo di trasferimento tecnologico e di valorizzazione dei settori dell’economia che hanno maggiori margini di sviluppo e crescita. “L’errore che, come sistema Marche, possiamo compire – ha ammonito il vicepresidente – è quello di rincorrere il modello economico del passato legato al metalmezzadro. Non possiamo permetterci di perdere il treno delle risorse europee rivivendo un amarcord a cui saremo sempre legati e riconoscenti, ma dobbiamo progettare il futuro con tutta l’intelligenza richiesta dai tempi che stiamo vivendo”.

 

 

Il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha incontrato la sen. Lara Magoni Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda della Regione Lombardia

Tema dell’incontro con i rappresentanti delle categorie economiche del turismo locale saranno gli indirizzi progettuali e le azioni che congiuntamente le due Regioni intendono intraprendere per un percorso condiviso di rispettiva crescita e sviluppo.

 

MARCHE E LOMBARDIA INSIEME PER PROGETTI LEGATI AL TURISMO E ALLA MANIFATTURA

Il 20% dei turisti che hanno visitato le Marche nel 2020 sono lombardi: 322.089 gli arrivi e 1.629.273 le presenze.  Questi dati, sottolineano l’importanza dell’incontro di oggi, a Palazzo Raffaello ad Ancona, tra il presidente della Regione Marche con delega al Turismo Francesco Acquaroli e l’assessore regionale della Lombardia al Turismo, Marketing Territoriale e Moda Lara Magoni in trasferta nelle Marche.

Obiettivo, confrontarsi su possibili iniziative e strategie comuni da intraprendere per rilanciare settori cruciali come il turismo, la moda e il design.  Presenti all’incontro, in parte in streaming, i rappresentanti di circa 30 associazioni di categoria coinvolte che hanno dato il loro contributo di idee e riflessioni.

“L’interlocuzione con la prima Regione italiana – ha spiegato Acquaroli –  per noi rappresenta una grande opportunità turistica soprattutto in tema di destagionalizzazione, ma anche imprenditoriale. Milano e la Lombardia sono infatti le realtà più europee d’Italia e programmare iniziative in sinergia può sicuramente favorire la crescita delle nostre imprese e lo sviluppo del nostro territorio attraverso l’attrazione di partner e di tante persone che hanno voglia di conoscere le Marche. Altrettanto importante il  rapporto con un hub internazionale di riferimento per collegarci con i Paesi stranieri. Una serie di idee che ora metteremo a sistema con incontri più tecnici e specifici tra gli stessi operatori, per una occasione di sviluppo forte e immediata”.

“La Lombardia abbraccia le Marche – ha detto l’assessore Magoni -.  Con il presidente Acquaroli siamo in procinto di fare un accordo di collaborazione perché riteniamo siano tante le sinergie che le due Regioni possono mettere in campo. Le Marche nascono dalle montagne e vanno verso il mare, la Lombardia parte dalle montagne per arrivare ad una zona lacustre immensa.  Ma quello che ci lega soprattutto è il saper fare artigiano”.

Accompagnata da Andrea Putzu, presidente della Commissione Sviluppo Economico del Consiglio Regionale delle Marche, l’assessore Magoni domani farà visita ad una serie di aziende del territorio, vere e proprie eccellenze a livello internazionale nei settori del fashion e del design.  Prevista anche una tappa a Tolentino, città che con l’assessore vanta un rapporto speciale. Cinque anni fa, nelle vesti di ex campionessa di sci,  venne a Tolentino, devastata dal sisma, con un pullman di 50 bergamaschi per portare una testimonianza di affetto e di solidarietà concreta.

 

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