dalla Regione Marche

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Programma triennale dei Lavori pubblici 2021-2023, Baldelli: “Mettiamo a terra opere per oltre 121 milioni di euro, alle quali si aggiungo interventi non inclusi nel piano per altri 567 milioni. Realizzare bene e nei tempi sarà il nostro obiettivo”

 

 

“L’anima di questo Programma triennale dei Lavori pubblici è mettere a terra in tempi celeri ogni risorsa disponibile, per dare risposta alle esigenze del territorio, ma anche e soprattutto perché gli investimenti rappresentano un potente moltiplicatore di sviluppo economico, il miglior strumento di sostegno per l’economia marchigiana, duramente colpita dalla crisi finanziaria, dal crac di uno storico istituto bancario marchigiano, dal terremoto e, per ultimo, dalla pandemia. Per questo abbiamo compiuto una ricognizione complessiva di tutte le opere che avessero i requisiti minimi prescritti dalla normativa, e quindi almeno lo studio di fattibilità tecnico economica, affinché fosse possibile ricomprendere nel Programma triennale il maggior numero di interventi “cantierabili” in tempi brevi (non buttando a mare nessuno sforzo compiuto anche nel recente passato)”.

Con queste parole, l’assessore regionale ai Lavori pubblici Francesco Baldelli ha presentato, questa mattina in consiglio regionale, il Programma triennale dei lavori pubblici 2021-2023, approvato a maggioranza. Un Programma del valore di 121.729.708 milioni di euro, in netto aumento rispetto a quello dei precedenti Programmi. “Tuttavia – ha sottolineato l’assessore – non è comprensivo di tutte le risorse destinate dall’amministrazione nel triennio ad interventi strutturali strategici per il territorio. Vanno infatti aggiunti oltre 567 milioni euro, così suddivisi: 357,8 milioni distribuiti ad enti locali, come Comuni e Province, per lavori di loro competenza; 162,2 milioni stanziati per le aziende del Servizio sanitario regionale; 32,5 milioni assegnati ad Anas per la manutenzione delle strade di nostra proprietà; 2,7 milioni assegnati a Rfi per la sicurezza e per la soppressione dei passaggi a livello; 11,5 milioni concessi ad altri enti ancora. Infine, si osserva che, per legge, il Programma triennale dei Lavori pubblici non include le opere al di sotto dei 100mila euro di cui la Regione è soggetto attuatore, ossia di cui cura direttamente progettazione e realizzazione. Al novero dei lavori pubblici sopra indicati dovranno dunque aggiungersi anche dette opere”.

Quattro le famiglie di interventi: edilizia sanitaria ospedaliera, per oltre 38 milioni di euro; opere idrauliche su corsi d’acqua, per oltre 36 milioni; piste ciclabili per oltre 29 milioni; manutenzione del patrimonio regionale per oltre di 16 milioni. “Al Programma triennale dei Lavori pubblici – ha spiegato l’assessore Baldelli – abbiamo affiancato un fondo rotativo per le progettazioni finanziato con risorse proprie. Tale fondo, assente da oltre un decennio nei bilanci regionali, è pari a 5,65 milioni di euro e servirà per la progettazione di infrastrutture viarie strategiche, affinché prenda forma quella regione intermodale e interconnessa che unisca (partendo da tre infrastrutture strategiche quali porto, aeroporto e interporto) tutte le Marche, da nord a sud e da est a ovest, restituendo a ogni territorio pari opportunità, si tratti di grandi o piccoli centri, di aree costiere o territori interni. Per questo nei giorni scorsi è stato approvato dalla giunta il ‘Masterplan delle infrastrutture stradali della Regione Marche’. Questa novità ci consentirà, nei prossimi anni, di inserire nel Programma triennale dei Lavori pubblici anche la quinta “famiglia” di opere, quelle stradali. Elaborare i progetti è infatti il primo passo per riuscire a intercettare i finanziamenti necessari per la realizzazione di nuove opere stradali”. L’assessore ha aggiunto che, per dare corso velocemente alla progettazione e alla realizzazione di tutte le opere, “abbiamo deciso di riorganizzare il servizio tutela e gestione del territorio potenziandone l’organico che oggi risulta sottodimensionato rispetto alle sfide programmate”.

La conclusione dell’assessore Baldelli: “Questo Programma triennale anticipa una sfida fondamentale: quella di riuscire ad utilizzare anche le risorse del Recovery plan nei tempi indicateci dalla UE e con una strategia che permetta di riattivare l’economia delle Marche. Dobbiamo immaginare una Regione diversa, una Regione che riesca a realizzare opere strategiche, che dia supporto ai Comuni e che abbia un “progetto” complessivo delle infrastrutture e delle opere ambientali. La sfida che ci attende richiederà la capacità di innovare le istituzioni e le strutture organizzative, realizzare bene e nei tempi sarà il nostro obiettivo”.

 

Nella provincia di Ascoli Piceno, queste sono le opere incluse nel Programma dei Lavori pubblici 2021-2023:

  • Riparazione e ripristino del poliambulatorio di Offida
  • Collegamento del ponte sul fiume Tronto al parco naturale della Sentina
  • Interventi idraulici sui torrenti Vibrata e Tesino e sui fiumi Aso e Tronto
  • Realizzazione del ponte ciclopedonale tra Marche e Abruzzo sul fiume Tronto

 

 

ASSESSORE SALTAMARTINI:”RADDOPPIATE LE USCA E OLTRE 600  ASSUNZIONI PER POTENZIARE LE CURE DOMICILIARI INTEGRATE PER IL COVID”

“In sei mesi sono quasi raddoppiate le Unità speciali di continuità assistenziale e sono state assunte oltre 600 figure professionali specifiche per potenziare i servizi.  Sono stati quindi colmati i ritardi della precedente amministrazione nell’applicazione del decreto legge del 18 maggio 2020, n.34 che prevedeva, tra l’altro, misure urgenti in tema di salute”.

E’ quanto ha sottolineato oggi l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini rispondendo ad alcune interrogazioni in consiglio regionale. I quesiti in aula sono stati infatti occasione per fare un bilancio delle attività delle Usca, le squadre formate da medici e infermieri che in questo periodo di emergenza vengono attivate dai medici di famiglia per eseguire interventi al domicilio dei pazienti affetti da Covid.

”Sul territorio regionale, dai 19 equipaggi delle Usca del mese di ottobre siamo passati agli attuali 34. Abbiamo quasi raddoppiato gli organici, superando gli standard previsti per le Marche – ha spiegato Saltamartini dati alla mano. Dall’analisi del flusso SIAD (servizio informativo assistenza domiciliare – anno 2020) emerge inoltre che sono state attivate 16.481 prese in carico di cittadini. La variazione percentuale rispetto all’anno precedente è risultata pari al 103%. Complessivamente invece sono stati registrati 20.122 casi trattati: di questi 13.857 sono riferiti a soggetti con età uguale o superiore a 65 anni (3,63% della popolazione over 65)”.

 

Incrementata notevolmente anche la pianta organica degli infermieri, che sopporta un deficit piuttosto marcato .
Da novembre con la delibera di giunta 1423 sono stati assunti :
1) 430 infermieri a tempo determinato. 

2) altri  39 infermieri da fonti varie (di cui 29 da cooperative, 5 dalla protezione civile e 5 da Commissario straordinario per le vaccinazioni, per un totale di 469).

2)  10 assistenti sociali (a tempo determinato e indeterminato);

3)  28 asssistenti sanitari;

4)  20 tecnici della prevenzione;

5)  12 tecnici di radiologia;

6)  23 tecnici di laboratorio;

7)  36 medici

8)  11 operatrici sanitarie.


L’assessore Saltamartini ha concluso sottolineando “che la Regione avrebbe bisogno di assumere tutti i 3.000 infermieri del concorso bandito nei mesi precedenti, ma i tetti di spesa del personale lo hanno impedito. Tuttavia – ha proseguito- continuiamo ad interloquire con il Governo per la modifica di queste disposizioni limitative”.
martedì 27 aprile 2021  15:08

L’Assemblea legislativa approva la legge sulle start up presentata dalla Giunta regionale. Carloni: “Giornata importante per le Marche, opportunità per innovare il sistema economico”

L'Assemblea legislativa approva la legge sulle start up presentata dalla Giunta regionale. Carloni:

Far crescere una nuova generazione di protagonisti per una nuova economia regionale incentrata sull’innovazione, sulla conoscenza e sulla creatività”. È l’obiettivo della nuova legge regionale, a iniziativa della Giunta, sullo “Sviluppo della comunità delle start up innovative nella regione Marche”, approvata oggi all’unanimità dall’Assemblea legislativa. Il vice presidente e assessore alle Attività economiche Mirco Carloni, nel suo intervento, ha evidenziato che “il testo normativo, proposto dalla Giunta regionale, mira a fornire risposte innovative ai nuovi bisogni del mercato, in grado di sviluppare nuovi modelli economici con il supporto della finanza innovativa. Nei prossimi programmi operativi Fesr (sviluppo regionale) e Fse (lavoro) avremo modo di garantire un forte sostegno alla crescita e al rafforzamento di questa comunità di soggetti operativi”.

Carloni ha ricordato che quello delle start up “è un tema strategico: non a caso è la prima legge del nuovo governo regionale, ma è strategico per le Marche stesse. Il fatto che il Consiglio regionale, su questo argomento, trovi un’unanimità di intenti, è qualcosa di significativo e un bel messaggio da mandare all’economia reale, al mercato, agli imprenditori”.

Negli ultimi anni il ruolo delle start up è divenuto sempre più rilevante, ha continuato Carloni: “Oggi nel nostro sistema economico registriamo una velocità di cambiamento enorme nei prodotti e nei processi produttivi, da richiedere tanto trasferimento tecnologico al loro interno. La start up è il vero acceleratore della competitività di un sistema industriale che vogliamo far crescere sul territorio marchigiano. Oggi diamo il via a una legge che riuscirà a intercettare una serie di opportunità per l’innovazione e la digitalizzazione, che può favorire un ecosistema. Non è una legge che finisce con un bando, ma diamo uno stimolo per far costruire nelle Marche un ecosistema favorevole all’innovazione. Creiamo un effetto osmotico nel sistema industriale. Lo facciamo oggi che siamo alla vigilia di uno dei più grandi finanziamenti pubblici, da parte dell’Europa e dello Stato, che calerà proprio sulla capacità di fare nuova impresa”.

Il vicepresidente Carloni ha quindi sottolineato come la legge rafforzi “le imprese innovative che vogliono stanziarsi nelle Marche. La legge è nata da una preoccupazione forte. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un fenomeno emigratorio giovanile senza precedenti che ha riguardato soprattutto i laureati. Stiamo perdendo la migliore gioventù, formata da un sistema scolastico che contribuiamo a finanziare, costretta a costruire altrove la propria vita professionale. Con questa normativa le Marche punteranno a invertire questa tendenza, valorizzando sul proprio territorio la creatività e l’intelligenza dei nuovi protagonisti dell’economia regionale”.

martedì 27 aprile 2021  16:57

Dispositivi di protezione individuale: le Amministrazioni della Regione Marche possono aderire alle Convenzioni stipulate dal Soggetto aggregatore regionale

Dispositivi di protezione individuale: le Amministrazioni della Regione Marche possono aderire alle Convenzioni stipulate dal Soggetto aggregatore regionale

La Stazione Unica Appaltante della Regione Marche, in qualità di Soggetto aggregatore, in data 27.04.2021 ha provveduto a stipulare anche la convenzione per il lotto 1 (Calzature di sicurezza, professionali e sanitarie) relativa alla procedura di affidamento della “Fornitura di dispositivi di protezione individuale per le Amministrazione della Regione Marche”.

La Convenzione avrà scadenza il 27.04.2025 ed entro tale data, le Amministrazioni della Regione Marche che intendano aderirvi, potranno emettere Ordinativi di fornitura ossia stipulare, con i Fornitori, i singoli contratti attuativi della Convenzione stessa.

La procedura di adesione alla Convenzione sarà articolata come segue:

  1. CONFERMA DI ADESIONE (Modello CONFERMA DI ADESIONE): documento mediante il quale l’Amministrazione contraente conferma alla SUAM (tramite PEC) la sua intenzione di aderire alla Convenzione;
  2. NULLA OSTA ALLA CONFERMA DI ADESIONE: con questo atto, che la SUAM invia tramite PEC all’Amministrazione contraente, viene accantonata la quota parte di massimale necessaria a soddisfare il fabbisogno dell’Amministrazione contraente e quest’ultima viene autorizzata a contattare direttamente il Fornitore;
  3. ORDINATIVO DI FORNITURA (Modello ORDINATIVO DI FORNITURA): contratto attuativo della Convenzione che l’Amministrazione contraente deve caricare sulla Piattaforma GT-SUAM ed inviare al Fornitore. All’Ordinativo di fornitura dovrà essere allegato il RIEPILOGO ADESIONE, generato attraverso la piattaforma GT-SUAM;
  4. RICHIESTA DI APPROVVIGIONAMENTO: l’ordine con il quale le Amministrazioni Contraenti richiedono di volta in volta i prodotti che intendono acquistare, le relative quantità e il luogo di consegna.

Al fine di guidare le Amministrazioni contraenti nel processo di adesione alle Convenzioni, la SUAM ha predisposto, la “GUIDA ALLA CONVENZIONE”, un “MANUALE OPERATIVO PER L’ADESIONE ALLA PIATTAFORMA GT SUAM” ed una serie di allegati, alcuni dei quali sono utili nella fase precedente all’emissione dell’Ordinativo di fornitura e preordinati all’emissione stessa, come ad esempio l’allegato “CONTATTI FORNITORI”, altri invece utili nella fase di esecuzione della prestazione/i, come ad esempio i Modelli per la contestazione e l’applicazione delle penali da parte delle Amministrazioni contraenti.

Il suddetto materiale è consultabile al seguente link:

https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Profilo-del-committente-Soggetto-Aggregatore-SUAM/Dispositivi-di-protezione-individuale

 

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