dalla Regione Marche

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SCUOLE IN SICUREZZA, CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI PER L’ACQUISTO DI DISPOSITIVI DI SANIFICAZIONE DELL’ARIA

Latini: “La Giunta si è impegnata attivamente per  limitare i disagi e le criticità che i ragazzi e le loro famiglie stanno vivendo in questo particolare momento di crisi”

 

 

Sicurezza e qualità degli ambienti scolastici tra la priorità della Regione Marche che, su proposta dell’assessore all’Istruzione Giorgia Latini, ha approvato le linee di indirizzo per la concessione di contributi straordinari agli Istituti scolastici marchigiani per l’acquisto di dispositivi di sanificazione dell’aria.

La misura prevede l’utilizzo di 3.000.000 di euro del FSE destinati alle scuole marchigiane di ogni ordine e grado.

“La sanificazione ambientale è il nuovo imprescindibile elemento di sicurezza a salvaguardia della salute di quanti trascorrono gran parte della loro giornata nelle scuole, luogo prezioso per l’istruzione, pilastro fondamentale della crescita della comunità” dichiara l’assessore Latini che aggiunge: “forti di questa convinzione la Giunta si è impegnata attivamente per  limitare i disagi e le criticità che i ragazzi e le loro famiglie stanno vivendo in questo particolare momento di crisi dei processi di apprendimento in conseguenza della diffusione del virus”.

Ricordo poi, aggiunge Latini “che siamo la prima Regione in Italia a mettere in campo un piano organico per intervenire concretamente sull’areazione dei locali scolastici attraverso l’installazione di impianti per la ventilazione meccanica controllata (VMC) con recupero di calore, per favorire lo svolgimento in sicurezza delle attività didattiche in presenza.

Vivere in ambienti scolastici più salubri, soprattutto in questo delicato periodo, è pertanto una priorità e un obiettivo costante che perseguiamo. Per far ciò abbiamo previsto un finanziamento alle scuole per favorire l’utilizzo di apparecchiature in grado di contrastare la diffusione del Covid-19” chiarisce Latini.

I contributi alle scuole variano per numero di iscrizioni: fino ad € 20.000 per istituti fino a 800 studenti iscritti; fino ad € 30.000 per istituti fino a 1500 studenti iscritti; fino ad € 40.000 per istituti con oltre 1500 studenti iscritti.

 

 

mercoledì 28 aprile 2021  17:31

La Giunta regionale approva la proposta di legge relativa al rendiconto 2020. L’assessore Guido Castelli: “Conti in ordine e rispetto della tempistica. Ora massima concentrazione su interventi finalizzati ad attenuare la crisi derivante dalla pandemia“

 

Con l’approvazione della proposta di legge relativa al Rendiconto 2020 che la giunta regionale ha licenziato lo scorso 26 aprile, si dà avvio alla successiva fase di ricognizione delle risorse dell’avanzo vincolato del 2020 destinabile, in base alla deroga prevista dal decreto legge 18/2020, a interventi finalizzati ad attenuare la crisi economica derivante dalla pandemia Covid. “Per questa fondamentale finalità – spiega l’assessore regionale al Bilancio, Guido Castelli – è stato determinante approvare il Rendiconto in anticipo rispetto al termine previsto dalla legge (30 aprile), senza la necessità di usufruire della proroga fino al 30 giugno che probabilmente lo Stato concederà alle Regioni. Ed è su quest’ultima attività strategica che si stanno concentrando gli sforzi della Regione”.

La Regione Marche conclude quindi il 2020 rispettando tutti gli equilibri di bilancio e gli indicatori di tempestività dei pagamenti e garantendo, anche in ambito sanitario, l’equilibrio economico e finanziario.

Nell’esercizio 2020 si è ridotto il livello del debito e non è stata aumentata la pressione fiscale, nonostante rispetto al 2019 sia aumentata la spesa per investimenti.

Da segnalare che anche la “capacità di impegno” (71,82% di impegni sugli stanziamenti finali di spesa) si è mantenuta elevata come quella di “ realizzo” (79,34% di accertamenti sul totale degli stanziamenti finali di entrata).

 

 

mercoledì 28 aprile 2021  16:35

La Giunta regionale presenta in Consiglio una proposta di legge per la promozione dell’artigianato marchigiano. Carloni: “Tassello di un disegno più ampio per il rilancio dell’economia e il sostegno all’impresa”

 

La Giunta regionale presenta in Consiglio una proposta di legge per la promozione dell’artigianato marchigiano. Carloni: “Tassello di un disegno più ampio per il rilancio dell’economia e il sostegno all’impresa”

Il settore artigiano può rappresentare un volano per l’economia regionale, se adeguatamente valorizzato. Investire sul manifatturiero è il vero futuro del nostro Paese”. È quanto ha affermato il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Artigianato, presentando alla stampa la proposta di legge che la Giunta regionale ha trasmesso all’Assemblea legislativa per l’adozione. Il provvedimento fa parte di un pacchetto organico di rilancio dell’economia regionale e di sostegno all’impresa.

Dopo la legge sulle start up innovative, approvata ieri all’unanimità dal Consiglio regionale, la Giunta orienta ora il proprio intervento sul settore dell’artigianato, “seconda tappa di un percorso che stiamo delineando per le Marche produttive”. Il testo rivisita la normativa regionale del 2003, delineando nuovi scenari di sviluppo per un comparto economico forte di 43 mila imprese. Si compone di trenta articoli, puntando a tutelare e sostenere l’artigianato marchigiano. Riconosce la funzione sociale e il ruolo economico del comparto, promuove la cultura e i “saperi artigianali” quale basi fondamentali per stimolare uno spirito imprenditoriale autonomo e contribuire a tutelare le identità locali delle comunità marchigiane.

Quella prefigurata dalla Giunta regionale, “non è un’operazione nostalgia. La proposta di legge – ha evidenziato Carloni – si prefigge di rendere l’artigianato marchigiano un protagonista della trasformazione digitale del nostro tessuto produttivo, coniugandolo con la tradizione e la storia della nostra regione. L’artigianato non è in via di estinzione, ma crea occupazione e genera lavori in cui si sommano creatività, abilità manuale e padronanza delle tecniche, da un lato; innovazione, tecnologie digitali e potenzialità della rete, dall’altro, perché oggi l’artigianato si sposa con la digitalizzazione dell’economia”.

La proposta mira a creare nuove imprese artigiane, a favorire la costituzione di attività in coworking (integrazione di competenze) e con servizi personalizzati digitali (fablabs), dove l’innovazione è sinonimo di digitalizzazione dei processi produttivi per favorire interazioni di filiera. Punta anche a razionalizzare il quadro del credito artigiano, con i Confidi come strumento di sviluppo dell’imprenditorialità. “La proposta nasce principalmente dall’esigenza di aggiornare lo scenario normativo regionale alla luce delle nuove forme imprenditoriali che si sono affacciate nel comparto artigiano e alla necessità di prevedere una forte spinta innovativa, sia nella gestione dell’impresa, che nella commercializzazione dei prodotti – ha chiarito il vicepresidente – All’interno dell’economia moderna, ormai quasi completamente industrializzata, si tende a dimenticare che la competitività del nostro sistema industriale è ancora oggi intimamente legata a competenze artigiane. Queste competenze rendono la nostra manifattura flessibile e dinamica; sono dunque idonee a consentire l’affermazione della qualità dei prodotti del settore manifatturiero e di quello industriale dell’economia marchigiana nel mondo globalizzato. Questo obiettivo – permettere l’affermarsi delle attività di artigianato su ampia scala commerciale -, se visto in un’ottica di innovazione, non deve per forza basarsi sul legame del lavoro artigiano alla piccola dimensione d’impresa; esiste infatti anche un lavoro artigiano in grado di dare qualità e capacità a tante medie e grandi imprese che affidano a competenze artigianali compiti fondamentali per il loro successo sul mercato”.

Gli interventi previsti dalla presente normativa, inoltre, si intersecano con la promozione del territorio marchigiano, inserendosi nei percorsi culturali, turistici e enogastronomici tipici del “turismo emozionale”, basato sulle relazioni tra il turista e la cultura, la gente locale e le sue tradizioni, portandolo a conoscere i mestieri tradizionali all’interno dei laboratori artigiani.

 

 

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