Ripatransone, 2021-04-11 – Settima Puntata del fortunato talk show dell’Artistic Picenum. Nell’ ambito della scoperta delle manifestazioni del territorio Piceno, la rubrica digitale approda a Ripatransone, per raccontare il celebre cavallo di fuoco. Una kermesse che unisce storia, tradizione e folklore nella domenica dell’ Ottava di Pasqua; tutto questo è stato svelato nella video intervista del consigliere Stefano Fraticelli, che coglie occasione per rinnovare l’ invito a seguire la pagina social Visit Ripatransone. Presentano Angelica Marcantoni e Giuseppe Cameli, sotto l’ attenta regia di Marco Meconi e di tutto lo staff associativo grottammarese. Picenum Talk avrà una programmazione per i prossimi due mesi, con molteplici sorprese pensate per le imminenti puntate, con protagoniste le personalità’ artistiche del territorio piceno.
Nella settima Puntata del Nostro Talk dell’ Artistic Picenum ( presentata da Angelica Marcantoni affiancata da Giuseppe Cameli ) andiamo ad intervistare nel giorno tradizionalmente dedicato al cavallo di Fuoco di Ripatransone , il consigliere Comunale del centro Piceno che ci illustra per grandi linee la storia ed il significato di un appuntamento storico che cade ogni anno nella ottava di Pasqua . Ringraziamo il Comune di Ripatransone per averci fornito il materiale , poi un grazie sentito va anche al fotografo Giacomo Straccia , al consigliere Delegato a Turismo, Bandiera Arancione, Comunicazione, Innovazione Stefano Fraticelli. Al signor Stefano Novelli in rappresentanza della Provincia di Ascoli Piceno per averci messo a conoscenza dei responsabili del Comune interessato e sopratutto ringraziamo la Confraternita della Madonna di san Giovanni e chi ci ha fornito il materiale video delle scorse edizioni . La prima domenica dopo Pasqua coincide con la ricorrenza della Madonna di San Giovanni, venerata da secoli nella cittadina picena ed elevata da monsignor Pietro Ossola, nella prima metà del Novecento, a patrona della diocesi e co-patrona della città. La tradizione fa risalire le origini del Cavallo al 10 maggio 1682, giorno della solenne incoronazione del simulacro della Vergine da parte del vescovo Giovan Giorgio Mainardi. Fu un artificiere di Atri, chiamato per l’occasione, a improvvisare per primo lo spettacolo. Egli “cavalcò un cavallo, che era tutto ripieno di fuochi artificiali, con il quale girò più volte la piazza buttando sempre raggi ed altre bizzarrie”. Il fatto tanto entusiasmò i ripani che essi presero a rievocarlo annualmente. Sulle prime continuarono a servirsi di un animale vivo: è infatti attestato che ancora nel 1701 un cittadino di nome Pietro Marenzi diede vita allo spettacolo in groppa a un vero cavallo. Successivamente l’animale fu sostituito con una sagoma. In origine essa era di legno, e fino al 1932 veniva portata in spalla dal più robusto dei cittadini. In seguito si reputò più conveniente dotarlo di ruote e timone e farlo trainare da volontari dotati di vesti e accessori di protezione. Nel 1994 un nuovo Cavallo in lamiera di ferro, costruito sul modello del precedente, ha preso il posto del feticcio di legno. Il Cavallo di fuoco segue una ritualità consolidata, che negli anni si è venuta arricchendo di nuovi ingredienti, soprattutto per iniziativa spontanea dei giovani. Lo spettacolo si svolge in prima serata, con il favore dell’oscurità, nelle piazze Matteotti e Condivi di fronte al Duomo. Intorno alle ore 21 il Cavallo viene prelevato e condotto attraverso la circonvallazione panoramica della città. In largo Speranza esso incontra il corpo bandistico “Città di Ripatransone”, proveniente da piazza Condivi al suono della tradizionale Marcia n. 23 del maestro Vincenzo Guarino. Questa composizione, popolarmente nota solo come “Ventitré”, grazie al Cavallo di fuoco è assurta al ruolo di vero e proprio inno cittadino. Attraverso il lungo corso Vittorio Emanuele, il finto animale viene infine condotto sul sagrato della Cattedrale cinquecentesca. Oltre alla musica, ad accompagnare il Cavallo vi sono tipiche manifestazioni spontanee dei giovani al seguito, con rumore di campanacci e cori da stadio. Regia di Marco Meconi , Titoli di Selvaggia Guidetti . Notizie storiche riguardanti la manifestazione sono state fornite da Wheyther Guidetti . BUONA VISIONE A TUTTI