dalla Regione Marche

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VAX DAYS PER I MATURANDI DELLE MARCHE: DAL 2 AL 6 GIUGNO, DALLE 8.00 ALLE 18,30 E SENZA PRENOTAZIONE, POTRANNO ACCEDERE AI PUNTI VACCINALI

Al via i “VAX DAYS” per gli studenti delle quinte superiori delle Marche che saranno chiamati agli esami di maturità. Dal 2 al 6 giugno tutti i circa 13.600 maturandi potranno recarsi nei punti vaccinali individuati sul territorio regionale (come da indicazione in calce), senza bisogno di prenotazione, dalle ore 8.00 alle 18,30, secondo il calendario che segue. È un ulteriore passo avanti per l’immunizzazione della popolazione e un segnale che l’amministrazione regionale e l’assessore Saltamartini hanno voluto dare ai giovani.

2 giugno: cognomi “A – C”

3 giugno: cognomi “D – L”

4 giugno: cognomi “M – P”

5 giugno: cognomi “Q – Z”

6 giugno: aperto a tutti

Non è necessaria la prenotazione. Al momento del vaccino si dovranno comunque compilare i moduli di adesione (scaricabili dal sito www.regione.marche.it/vaccinicovid).

Questi i punti vaccinali dove gli studenti potranno recarsi:

Pesaro (Iper Rossini ex Ristò, via Gagarin,e Ospedale Marche Nord),

Urbino (Bocciodromo via Neruda),

Fano (Centro Ortofrutticolo Codma)

Ancona (PalaPrometeo ex Palarossini e Ospedale Torrette)

Senigallia (Caserma Vigili del Fuoco)

Jesi (Palestre Zannoni)

Fabriano (Nuova Palestra Fermi)

Macerata (Centro Vaccinale Piediripa)

Civitanova Marche (Centro vaccinale Stabile “Planet Ric” via Silvio Pellico)

Camerino (Centro sportivo Le Calvie)

Fermo (Scuola Mancini)

Ascoli Piceno (Palazzetto dello Sport Monticelli)

San Benedetto del Tronto (Palazzetto dello Sport “B.Speca”)

 

lunedì 31 maggio 2021  16:42

Dissesto idrogeologico, il Ministero destina 10 milioni alle Marche. Aguzzi: “Un ottimo risultato che ci consentirebbe di ridurre il dissesto in tutte le province”. Già trasmesso dalla Regione un elenco di 11 interventi

Dissesto idrogeologico, il Ministero destina 10 milioni alle Marche. Aguzzi: “Un ottimo risultato che ci consentirebbe di ridurre il dissesto in tutte le province”. Già trasmesso dalla Regione un elenco di 11 interventi

Il Ministero per la Transizione Ecologica destina oltre 10 milioni di euro per interventi finalizzati alla mitigazione del dissesto idrogeologico nella Regione Marche. “Un’ottima notizia e un buon risultato per la nostra regione – commenta l’assessore regionale alla Difesa del Suolo e della Costa, Stefano Aguzzi – perché con questo importante stanziamento potremmo ridurre il dissesto idrogeologico in tutte le province e in situazioni che ci sono state segnalate di grande criticità e interesse. Questi fondi si aggiungono a quelli già previsti dal Bilancio regionale per l’annualità 2021-22”.

Il Ministero esaminerà le proposte e, a breve, invierà le risposte alla Regione Marche su quali interventi saranno finanziati definitivamente. Si tratta di fondi statali che vengono messi a disposizione periodicamente, solitamente una volta all’anno e il Ministero ha chiesto alla Regione Marche di trasmettere l’elenco degli interventi da proporre per il finanziamento, individuati all’interno del ReNDis, il Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo, che siano almeno nella fase della progettazione esecutiva o che arrivino, in breve tempo, a questo stadio.

La Regione ha già inviato un elenco di 11 interventi estratti dal ReNDis, di cui 5 dotati di progettazione esecutiva e 6 che arriveranno alla progettazione esecutiva entro il 2021 o nei primi mesi del 2022. Almeno il 20% delle risorse assegnate è destinato al finanziamento di “progetti integrati”, che riguardano cioè il miglioramento della qualità delle acque e la sicurezza per le eventuali esondazioni.

Il primo intervento in elenco riguarda proprio quest’ultima tipologia e si riferisce alla mitigazione del rischio idraulico e alla riqualificazione fluviale del tratto terminale del fiume Aso, nei Comuni di Altidona, Lapedona, Campofilone, Pedaso, in provincia di Fermo, per un importo di 2.150.000 euro. Sempre in Provincia di Fermo, si prevedono un intervento di sistemazione idraulica del fiume Ete Vivo a Fermo e Porto San Giorgio per 1.240.000 euro e un intervento per il completamento delle opere di difesa della costa, con realizzazione delle scogliere emerse, a Porto Sant’Elpidio (1° stralcio) per 2.950.000 euro.

In provincia di Macerata, gli interventi proposti sono: lavori di manutenzione idraulico-forestale del fiume Potenza nei Comuni di Castelraimondo e San Severino Marche (754.800 euro), mitigazione del rischio idraulico al fiume Bagnolo a Morrovalle (600.000 euro), opere di mitigazione e rischio idraulico al fosso Cunicchio a Montecosaro (750.000 euro), manutenzione delle arginature e ripristino della sezione idraulica del fiume Potenza a Montelupone e Recanati (483.500 euro).

Nella provincia di Ancona, gli interventi riguardano le opere idrauliche connesse alla realizzazione di casse di espansione sul fosso Rigo a Castelfidardo (136.986 euro). Nella provincia di Pesaro e Urbino, è stato segnalato il completamento del consolidamento del centro abitato di Monte Cerignone, in via Ca’ Rosso (1 milione di euro). L’elenco prevede anche altri due interventi che potrebbero essere finanziati nel caso ci fossero risorse aggiuntive disponibili.

 

 

lunedì 31 maggio 2021  16:08

La Regione Marche si conferma Centro Europe Direct anche per il periodo 2021-2025

La Regione Marche si conferma Centro Europe Direct anche per il periodo 2021-2025

Lo Europe Direct Regione Marche – MarchEuropa è stato riconfermato dalla Commissione europea come referente della rete europea al servizio dei cittadini e delle imprese nel territorio regionale. Nel nuovo periodo 2021-2025 continuerà a operare con uno sportello online, un front office centrale ad Ancona e “antenne decentrate” che saranno dislocate nei cinque territori provinciali. 

Europe Direct rappresenta la rete europea di informazione al servizio dei cittadini, creata e finanziata dalla Commissione europea per far conoscere le attività e le opportunità offerte dall’Unione. L’obiettivo è di rafforzare nei cittadini il senso di appartenenza all’Unione stessa, coinvolgendoli nel processo di costruzione europea. 

Forniscono informazioni a 360° sull’attività dell’Unione: non solo sui programmi, finanziamenti comunitari, Istituzioni, legislazione europea, ma anche nelle tematiche quali ad esempio NextGenerationEU, la Conferenza sul Futuro dell’Europa, le transizioni verde e digitale, la risposta UE alla pandemia di COVID-19.

La candidatura della Regione, presentata nell’ottobre scorso, ha ottenuto una valutazione “molto positiva”, segno che la progettualità e il partenariato istituzionale proposto hanno rappresentato un valore aggiunto verso una strategia finalizzata a rafforzare la presenza dell’Unione europea nella vita delle comunità e dei cittadini. 

Ampio è il partenariato pubblico e privato coinvolto dallo Europe Direct Regione Marche – MarchEuropa: le cinque province; i Comuni di Ancona, Cupra Marittima, Gradara, Macerata, Pesaro, Porto Recanati, San Benedetto del Tronto; le Università degli Studi di Macerata, Camerino, Politecnica delle Marche; l’Ufficio scolastico regionale Marche; associazioni di categoria; Parchi e riserve; reti istituzionali europee presenti nel territorio regionale.

Le attività del centro Europe Direct Regione Marche riguarderanno: l’informazione e la comunicazione rivolta ai cittadini e imprese; l’organizzazione di seminari sul territorio; la promozione di campagne di sensibilizzazione per stimolare la cittadinanza sui temi europei e ascoltare le esigenze dei territori; la promozione di progetti tematici con le scuole finalizzati alla conoscenza dell’UE e alla diffusione della cittadinanza europea; la promozione e il coordinamento con tutte le reti europee di informazione e assistenza, finalizzata a fornire al cittadino e alle imprese un accesso più diretto alle informazioni sui bandi e una migliore copertura del territorio marchigiano.

Inoltre, per una maggiore divulgazione delle informazioni, lo Europe Direct Regione Marche ha stretto un accordo di partenariato con varie testate giornalistiche locali per offrire contenuti utili sulle priorità e sulle politiche dell’Unione europea. L’obiettivo è contribuire, nel prossimo quinquennio, ad aiutare la Commissione europea e il Parlamento europeo a portare le informazioni sulle opportunità offerte dall’Unione europea nel territorio marchigiano.

 

lunedì 31 maggio 2021  17:19

Patrimonio culturale immateriale, si va verso la stipula di un’intesa con l’Istituto Centrale. Approvato oggi in Giunta lo schema su proposta dell’assessore alla Cultura, Giorgia Latini

Patrimonio culturale immateriale, si va verso la stipula di un'intesa con l'Istituto Centrale. Approvato oggi in Giunta lo schema su proposta dell’assessore alla Cultura, Giorgia Latini

C’è un concreto sviluppo delle relazioni avviate a gennaio scorso tra l’assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini e la Direzione dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del MiC per tracciare un percorso di collaborazione su progetti per la valorizzazione, la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale ed etnoantropologico delle Marche. La Giunta regionale, infatti, nell’odierna seduta, ha approvato lo schema di un protocollo d’intesa destinato a strutturare un articolato rapporto di collaborazione al fine di sostenere ed implementare la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale marchigiano e salvaguardare le testimonianze e la documentazione delle tradizioni identitarie.

“Vogliamo costruire – ha spiegato Giorgia Latini – un innovativo modello per sperimentare una fattiva collaborazione nella valorizzazione del patrimonio immateriale – compreso quello custodito nei numerosi musei etnoantropologici – per sviluppare sinergie con le realtà attive nel territorio e per incidere in maniera sempre più significativa a favore delle comunità. In questo scorcio di legislatura abbiamo già dato una precisa impronta per la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale attraverso progetti organici e mirati a favore dei borghi e nuclei storici che rappresentano un elemento fondamentale dell’identità delle Marche e contribuiscono alla qualità della vita individuale e collettiva di cittadini e turisti. In tal senso, con il Progetto MArCHESTORIE – prosegue l’assessore – intendiamo valorizzare in maniera multidisciplinare le tradizioni, le leggende, la musica, le storie e la dimensione ‘immateriale’ dei borghi marchigiani offrendo una opportunità per conoscere e promuovere i caratteristici centri storici, le antiche realtà urbane, apprezzarne il fascino discreto, seguendo le trame di un passato che si fa spettacolo e intrattenimento. Il progetto rappresenterà anche un’occasione di studio, ricerca, valorizzazione di musica popolare che vede nella regione molte importanti espressioni di tradizione locale apprezzate in tutto il mondo”.

La convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, promulgata dall’UNESCO nel 2003, identifica come patrimonio culturale immateriale le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali ad essi associati – che le comunità riconoscono come parte del loro patrimonio culturale, trasmesso di generazione in generazione. Gli obiettivi che si intendono raggiungere con la stipula dell’intesa sono molteplici e spaziano in diversi settori (formazione, occupazione, istruzione, ricerca): oltre a quelli generali di concorrere, ciascuno in relazione alle proprie competenze, allo sviluppo di procedure per la raccolta, conservazione, tutela, rappresentazione e restituzione al pubblico del patrimonio immateriale, tra gli altri, in particolare ci si propone di identificare e promuovere buone pratiche di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale; facilitare il rafforzamento della “comunità di eredità” del territorio, quale luogo di trasmissione intergenerazionale ed interculturale di saperi, competenze e significati collegati al patrimonio territoriale; sollecitare l’interesse del territorio verso la promozione di azioni di informazione e al contempo svilupparne la conoscenza, anche adottando processi formativi e rivolti alle tematiche dell’accoglienza; sviluppare percorsi di inserimento nelle realtà lavorative e imprenditoriali dei giovani, proponendo adeguate formule sperimentali di alternanza scuola-lavoro o tirocini e stage formativi; sviluppare progetti d’identificazione, sensibilizzazione, ricerca e promuovere efficaci attività di censimento, documentazione, conservazione e studio del patrimonio culturale materiale e immateriale diffuso, documentato e custodito nei musei demoetnoantropologici, in stretta connessione con il territorio e con le comunità locali.

“Fondamentale in questa prima fase – ha concluso l’assessore Giorgia Latini – la condivisione di specifici progetti che possano rappresentare un’ esperienza pilota, un modello ed una buona pratica nazionale e internazionale, anche al fine di raccogliere, conservare e valorizzare il patrimonio stesso come strumento di sviluppo sostenibile e come presupposto per la creazione di opportunità formative per la scuola, i giovani e gli stakeholders del territorio di riferimento, in un’ottica propositiva nella quale i valori e le specificità locali, a rischio di scomparsa, siano letti ed interpretati creativamente per contribuire ad una loro trasmissione e ad uno sviluppo consapevole e sostenibile del territorio”.

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