By SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quando abbiamo cominciato a pensare a Libera San Benedetto avevamo le idee molto chiare, volevamo costruire una coalizione che facesse veramente del suo radicamento nella società, del civismo, le forze motrici per presentare ai sambenedettesi un progetto di cambiamento che fosse davvero credibile.
Credibile perché slegato dalle dinamiche politiciste della politica tradizionale, libero dal dover costruire mediazioni
come laboratorio per qualche dinamica nazionale e potendo scegliere donne, uomini e temi senza aspettare
telefonate da Roma o da qualsiasi altro luogo dal quale normalmente i partiti si riservano di prendere decisioni sulla
testa delle persone locali.
Insomma, la voglia era quella di rendere San Benedetto più libera.
Libera di pensare agli interessi dei sambenedettesi senza guardare in faccia nessuno e senza il rischio di essere
fermati all’ultimo momento da qualche forma di spartizione o accordo partitocratico da difendere.
Ci abbiamo creduto da subito e siamo partiti, anche se all’inizio qualche avversario si è lasciato andare a facili ironie
o magari proiettando su di noi i propri difetti pensava che non saremmo riusciti a tenere insieme persone e storie a
volte molto diverse.
E invece la “storia” di Libera ha preso tutta un’altra direzione, per noi attesa, per altri inaspettata o temuta, ovvero è
accaduto che la voglia delle donne e degli uomini che hanno aderito al nostro progetto di lottare per dare a San
Benedetto un futuro migliore, ha prevalso sulle legittime ambizioni dei singoli ed ha trovato in Antonio Spazzafumo
la persona giusta per incarnare e far camminare in piena credibilità ed autonomia il nostro sogno.
Come si può facilmente leggere dalle cronache delle ultime settimane, mentre le aggregazioni costruite intorno ai
partiti tradizionali faticano sempre più a trovare le ragioni dello stare insieme (a destra come a sinistra), Libera San
Benedetto ha continuato a crescere accogliendo nuove forze, nuove storie e nuove persone che hanno voluto
sposare la nostra visione.
E pur convinti che ci siano tutte le possibilità di crescere ancora e conquistare al nostro modo di intendere l’impegno
civico per la città ulteriori adesioni, abbiamo deciso di riorganizzare i referenti del progetto al fine di meglio
rappresentare le sensibilità di tutti e di dare a ciascuno lo spazio per mettere le proprie qualità a disposizione nel
modo più funzionale al progetto.
Per questo siamo a comunicare che:
– Eldo Fanini si occuperà di coordinare la coalizione con il supporto di Luciana Barlocci nella funzione di segretaria
della coalizione.
– L’organizzazione degli eventi, la gestione degli adempimenti tecnici e legali della coalizione saranno assolti da
Luigi De Scrilli e Simone De Vecchis.
– La Comunicazione ed i rapporti con la stampa saranno seguiti da Gianluca Pompei ed Alessia Aubert.
Siamo convinti che una migliore organizzazione ci aiuterà a gestire e rispondere ancora meglio alle tantissime
richieste di adesione e confronto che quotidianamente riceviamo. Va diffondendosi in città la consapevolezza che se
davvero vogliamo aprire una stagione nuova per San Benedetto dobbiamo fare lo sforzo di andare oltre i vecchi
sistemi e i soliti raggruppamenti ideologici.
Che dobbiamo recuperare alla partecipazione i cittadini e coinvolgere coloro che della politica si sono usati perché
chiamati in causa solo quando c’era da raccogliere le preferenze.
Noi siamo convinti che prima di raccogliere sia necessario seminare, seminare il germe di un nuovo modo di
occuparsi del bene comune, e con l’aiuto di tutti farlo crescere.
Perché a San Benedetto non manca nulla per essere grande.
Lo è stata a lungo e nel cuore dei sambenedettesi veri lo è sempre rimasta.
Ora vogliamo che quello che San Benedetto può essere torni dal restare custodito nel cuore di tutti noi, allo stare
sotto gli occhi di tutti.
Ed insieme ai sambenedettesi lo faremo.
