San Benedetto del Tronto, 2021-05-31 – Riceviamo e pubblichiamo
Povera Scienza!
<<Se in questo paese ognuno facesse il proprio mestiere probabilmente concorrerebbe a renderlo migliore. Nel pensiero espresso dal dott. Olivieri qualche giorno fa, non ce n’è una giusta, ma proprio una.
Riguardo l’Ospedale “Madonna del Soccorso”, la posizione del Movimento 5 Stelle San Benedetto del Tronto è chiara e nota da tempo: ripristino dei servizi andati perduti nel corso degli ultimi anni, pertanto salvaguardia della struttura fino a messa a regime di un nuovo nosocomio di I Livello per cui esistono già le risorse economiche; a tale proposito chiariamo ancora una volta che nell’Area Vasta 5 è prevista, da anni, l’esistenza di due stabilimenti di I° livello, sia presso il Ministero della Salute, sia presso la Regione Marche e si può evincere dagli atti inviati nell’ambito della verifica dei LEA.
A nostro parere tale struttura dovrebbe essere costruita necessariamente in un luogo adeguato – certo non in mezzo al traffico o in prossimità di zone industriali/artigianali – con le migliori tecnologie possibili, adatta al periodo storico che stiamo vivendo (criteri di sostenibilità ed efficienza) e nel rispetto delle esigenze dei cittadini della costa. La location che abbiamo proposto è servita da infrastrutture già esistenti, persino vicina ad un eliporto, è rapidamente raggiungibile ed in posizione salubre. Il Movimento 5 Stelle ha anche più volte indicato un’area plausibile a seguito delle considerazioni di cui sopra, con ampia disponibilità alla discussione sul tema, a condizione vengano rispettati i criteri essenziali.
Poiché altre soluzioni prospettate dal pianificatore della domenica tirano anche in ballo la famigerata “bretella”, val la pena di ricordare che ragioni tecniche, economiche e di opportunità, la rendono un’opzione vecchia decenni, obsoleta e totalmente avulsa da una realtà in via di trasformazione e in tutt’altra direzione; per non citare l’impossibilità di prendere in considerazione il progetto anche solo per la fragilità del nostro territorio – confermato da recenti studi universitari in nostro possesso – e per la antropizzazione selvaggia a cui sono state sottoposte le colline della città dove il tracciato originariamente si snodava.
Ci permettiamo di suggerire al malcapitato scienziato di turno, che se il proprio lavoro gli lascia così tanto tempo da dedicarsi con così tante energie anche ad altro, può, lui sì, spendere queste energie su un monopattino, magari di quelli elettrici, e farsi un bel giro sul nostro splendido lungomare.
Appena sarà praticabile, s’intende.>>
MOVIMENTO 5 STELLE SAN BENEDETTO DEL TRONTO