Osservatorio sul Reddito e Pensione di Cittadinanza Inps relativi al primo quadrimestre 2021 aggiornati al 10 maggio

Osservatorio sul Reddito e Pensione di Cittadinanza Inps relativi al primo quadrimestre 2021 aggiornati al 10 maggio

DI GUIDO BIANCHINI UIL ASCOLI PICENO

 

Da gennaio ad aprile 2021 hanno presentato una domanda di Reddito/Pensione di Cittadinanza, all’INPS, 665.093 nuclei familiari.

Hanno percepito il Reddito di Cittadinanza 3.356.027 persone con un importo medio pari a 581,16 euro.

I percettori della Pensione di Cittadinanza sono stati invece 165.293 persone coinvolte e un importo medio di 264,97 euro.

Per quanto riguarda il Reddito di Emergenza, risultano aver fatto domanda 1.284.259 persone e sono 628.407 le domande accolte.

La situazione nella Regione Marche nel periodo in esame: Reddito e Pensione di Cittadinanza RDC/PDC

Le persone coinvolte 42.585 con un importo medio mensile di 468.43 euro inferiore al dato nazionale di 530.00 euro mensili; l’anno precedente erano 48.545 le persone con euro 446,40. Anche qui inferiore al dato nazionale di 549,96 euro.

  • Reddito di Cittadinanza RDC: persone coinvolte 39.867 importo medo mensile 502.58 anno precedente 45.533 euro 484,08. anche qui dati inferiori ai nazionali.

Nella nostra provincia sono stati 1.249 (0.2%), i dati precedenti 2.998 con identica percentuale

  • Reddito Pensione di Cittadinanza – RPC

2.718 persone coinvolte con un importo medio mensile di 239,71 euro; lo scorso anno le persone coinvolte erano 3.012 importo medio 227,64 euro. Anche qui importi mensili inferiori alla media nazionale.

Ascoli Piceno Reddito e Pensione di Cittadinanza RDC/RPC.

Persone coinvolte nel primo quadrimestre 2021, 1.249 pari allo 0.2%; l’anno precedente erano 2.998 sempre 0.2%.

Dati mese di Aprile Regione Marche

  • Rdc 28.589 persone coinvolte importo medio mensile 505.87 euro;

  • Pdc 1.880 persone coinvolte importo medio mensile 242,63 euro.

Importi inferiori dato nazionale che sono rispettivamente di 585,55 e 265,73 euro.

Dati mese di Aprile provincia di Ascoli Piceno

  • Rdc 4.311 persone coinvolte importo medio mensile 515.61 euro;

  • Pdc 250 persone coinvolte importo medio mensile 264,26 euro.

Importi inferiori dato medio regionale che è di 475,37 euro.

REDDITO DI EMERGENZA MARCHE – RDE

  • DL 34/2020 Art.82 11.812 persone coinvolte importo medio mensile 539,40 euro;

  • DL 104/2020 Art.82 e 137/2020 art.14, c.1, 9.389 persone coinvolte importo medio 530,88 euro;

  • DL 137/2020 art.14, c.2, 2.768 persone coinvolte importo medio 501,69 euro.

REDDITO DI EMERGENZA PROVINCIA ASCOLI PICENO – RDE

  • DL 34/2020 Art.82 – 1.612 persone coinvolte importo medio mensile 546,40 euro;

  • DL 104/2020 Art.82 e 137/2020 art.14, c.1, – 1.350 persone coinvolte importo medio 541,84 euro;

  • DL 137/2020 art.14, c.2, – 359 persone coinvolte importo medio 507,68 euro.

COMMENTO

In dati osservati evidenziano lo stato della povertà e del disagio nella nostra Regione, figlie sia della crisi pandemica, sia di problematiche endogene da tempo presenti nella economia regionale e provinciale.

Quelle analizzate sono forme di assistenzialismo ma non bastano, occorrono misure per il rilancio dell’economia reale.

Siamo difronte ad un boom di richieste nella regione poiché:

per il reddito di cittadinanza (Rdc), nel 2019, le persone coinvolte erano 35.566, con un importo medio mensile di €.448,25; nel 2020 le persone sono state 45.533 con un importo medio mensile di €.484,08.

Per la pensione di cittadinanza (Pdc) dalle 2.651 persone, con un importo medio mensile di €. 196,05, si è passati a 3.012 con un importo medio mensile di €.227,64.

È quindi necessario che la Regione prenda misure urgenti che, facendo leva su tributi e tasse di sua pertinenza, possano consentire il rilancio dell’economia reale.

L’importo medio mensile erogato, a livello nazionale, è di 586 euro per il RdC e di 266 euro per la PdC.

Oltre l’80% delle prestazioni è per cittadini italiani, il 10% a cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno, il 5% a cittadini europei e l’1% a familiari di tutti i casi precedenti.

Analoga analisi per il Reddito di emergenza (RDE) che può essere una misura utile a migliaia di cittadini a patto che siano messi nella condizione di potervi accedere.

È una delle misure, per i nuclei familiari in condizione di necessità economica per l’emergenza sanitaria, del “Decreto Sostegno” (già prevista dal precedente Governo).

Risponde a chi ha pagato maggiormente la crisi da Covid-19 anche se per l’accesso occorrono determinati requisiti.

La novità contenuta nel “Decreto Sostegno” è il riconoscimento di tre quote di RDE per chi ha cessato Naspi e DisColl (cioè non gode più dell’indennità di disoccupazione) tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021, con Isee inferiore a 30 mila euro e che alla data del 23 marzo 2021 non ha né un lavoro, né una pensione.

Si tratta, potenzialmente, di una platea molto vasta di utenti.

È difficile avere una stima precisa degli interessati causa il numero di variabili che si incrociano, ma si può ipotizzare che nella regione saranno non meno di duemila le persone interessate.

Sono persone che si trovano in una situazione di particolare difficoltà perché il RDE non viene erogato a chi riceve la pensione, il reddito di cittadinanza o ha un lavoro dipendente con una retribuzione superiore al beneficio economico che gli spetterebbe con il Rem. È incompatibile con altre forme di sostegno al reddito.

I numeri dimostrano quanto sia importante, maggiormente in questa fase di emergenza socio-economica, una misura di contrasto alla povertà che non lasci indietro nessuno.

Oggi ci sono i cosiddetti nuovi poveri, che prima riuscivano a sostenersi con il proprio lavoro autonomo o dipendente; questi sono emersi a causa della prolungata crisi; queste persone vanno sostenute nell’immediato.

Restano però urgenti attivare le condizioni per la ripresa economica e il lavoro una volta contenuta adeguatamente la diffusione del virus.

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