dalla Regione Marche

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Regione, istituzioni, associazioni agricole e venatorie collaboreranno per contenere i danni causati dai cinghiali. Vicepresidente Carloni: “Interventi operativi, integrati e coordinati”

 

 

Si volta pagina nel contrasto ai danni causati dai cinghiali. Regione Marche, Prefetture, Polizie provinciali, Ambiti territoriali di caccia, Anci (Comuni), associazioni agricole e venatorie, hanno firmato oggi un protocollo d’intesa per riequilibrare e contenere la popolazione di questi animali.

“I danni causati dalla presenza dei cinghiali nelle aree urbane, periurbane e agricolo-forestali, richiedono interventi operativi, integrati e coordinati con tutti i soggetti coinvolti – afferma il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura e alla Caccia – I problemi innescati dalla presenza incontrollata e invadente di questi animali infatti, hanno ripercussioni che esulano dalle sole questioni venatorie. Sono divenuti una questione di sicurezza pubblica che non può più essere ignorata, ma va  affrontata in maniera integrata e il più possibile risolutiva, con provvedimenti di somma urgenza.
La presenza dei cinghiali, nelle Marche, ha creato una vera e propria emergenza, specie nelle aree pubbliche destinate a verde attrezzato, dove solitamente giocano i bambini, incuranti dell’eventuale pericolo. A questi si sommano i danni alle attività agricole e i numerosi incidenti stradali che, con una frequenza ormai consolidata, mettono a rischio l’incolumità degli automobilisti e dei motociclisti. Nell’ultimo recente incontro con la prefettura di Pesaro, le rappresentanze municipali e gli organismi di vigilanza, abbiamo deciso di cooperare, attivamente e con urgenza creando una filiera istituzionale in grado di rispondere insieme al problema nel massimo della legalità e della trasparenza. Ringrazio tutti i firmatari per non averci lasciati soli come Regione e per essere accanto alle Province, ai Comuni e a chi fa i controlli sul territorio. Questo provvedimento interessa tutti: agricoltori, cacciatori, ma soprattutto i cittadini. Ovviamente abbiamo previsto risorse per dare ai Comuni la possibilità di agire: la Regione metterà a disposizione per iniziare, 80mila euro. Un budget che potrà essere integrato in caso di altre esigenze”.

“Un protocollo utile – ha detto il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli in rappresentanza di Anci Marche –  soprattutto perchè prova a definire meglio chi fa cosa  con una certezza giuridica amministrativa. Non firmiamo un documento generico, ma  indicazioni concrete. Le azioni di contenimento a monte messe in campo fino ad oggi  non sono più sufficienti se questi animali arrivano nei parchi cittadini e nei giardini di una scuola. E’ necessario fare di più e velocemente perchè il fenomeno non è più sostenibile soprattutto in ambiti urbani. Siamo quindi soddisfatti del risultato raggiunto oggi e fiduciosi per il futuro”.

“Per le Province – ha aggiunto il presidente della Provincia di Ancona in rappresentanza di Upi Marche Luigi Cerioni –  e una bella giornata visto che si affronta un problema che le vede in prima linea quotidianamente. Le segnalazioni dei cittadini che avvistano i cinghiali anche nei centri storici sono ormai continue. Ringraziamo quindi la Regione che si è assunta l’onere di coordinare e fornire le risorse affinchè i Comuni si possano attivare celermente con provvedimenti ad hoc”.

“Ribadiamo  – ha sottolineato il Comandante dei Carabinieri Forestali Marche Giampiero Andreatta –  la convinta adesione a questo protocollo punto di partenza per gestire il cambiamento. La fauna selvatica ha cambiato negli anni il modo di rapportarsi con il territorio fino a creare criticità che vanno affrontate e risolte. Diamo atto alla Regione di aver preso subito in mano la gestione faunistica senza trascurare l’aspetto della legalità” .

Il protocollo firmato prevede interventi destinati a contrastare la presenza e a ridurre la popolazione di cinghiali nei contesti urbani e agro-forestali, con azioni dirette e indirette. Si contemplano non solo gli abbattimenti selettivi, ma anche altri interventi, come l’eliminazione di possibili fonti di cibo, di rifugi nelle aree verdi, l’utilizzo di repellenti olfattivi, la messa in sicurezza delle aree frequentate dai cittadini con recinzioni elettrificate. Il protocollo avrà una validità sovrapponibile all’attuale Piano di controllo regionale del cinghiale, con scadenza il 31 dicembre 2023.

I soggetti coinvolti nelle azioni sopra indicate si impegnano a creare una cabina di regia con un gruppo di coordinamento tecnico, che verrà convocato dalla Regione Marche, finalizzato sia per produrre protocolli tecnici di dettaglio, nel rispetto di quanto previsto dal presente protocollo nonché dagli strumenti tecnici di settore e dalla normativa vigente, sia per monitorare costantemente i risultati conseguiti, relazionando con cadenza annuale (entro il 31 gennaio) alla Regione, per ogni provincia delle Marche. Alla cabina di regia parteciperanno: un Sindaco referente dell’ANCI, un referente della P.F. Caccia e pesca nelle acque interne e della P.F. Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Regione Marche, il responsabile del Corpo di Polizia Provinciale, un rappresentante del Gruppo Carabinieri Forestale, un referente di ogni AA.TT.CC. territorialmente competenti, un rappresentante designato dalle Associazioni degli Agricoltori, un rappresentante designato dalle Associazioni Venatorie.

La cabina di regia potrà all’esigenza chiamare a partecipare agli incontri tutti i soggetti che si ritenga possano fornire contributi per conseguire gli obiettivi previsti.

La cabina di regia si riunirà in prima seduta entro un mese dalla sottoscrizione del protocollo e quindi secondo un piano di attività concordato dalla cabina di regia stessa e comunque all’esigenza quando richiesto dalla maggioranza dei suoi componenti.

Hanno sottoscritto il Protocollo con la Regione: Unione Provincie Italiane (UPI); Associazione Nazionale Dei Comuni Italiani (ANCI); Comando Regione Carabinieri Forestale “Marche”; Arcicaccia Marche; Associazione Nazionale Libera Caccia – Marche; ANUU Migratoristi – Marche; Enalcaccia Marche; EPS Marche; Federazione Italiana Della Caccia Marche; Italcaccia – Marche; C.I.A; COLDIRETTI; CONFAGRICOLTURA; A.T.C. AN1;  A.T.C. AN2; A.T.C. AP; A.T.C. FM; A.T.C. MC1; A.T.C. MC2; A.T.C. PS1; A.T.C. PS2.

 

giovedì 17 giugno 2021  18:14

Sostegni bis – La Regione chiede emendamenti per la ricostruzione post sisma. “Ecco cosa serve”

Sostegni bis - La Regione chiede emendamenti per la ricostruzione post sisma. “Ecco cosa serve”

L’assessore  alla Ricostruzione Castelli, di concerto con il Commissario Legnini, ha inviato ai gruppi parlamentari le modifiche al Dl 73/2021 prima della conversione in legge: “Agevolazioni per imprese e Iva, garanzie per il personale: queste  le nostre necessità”.

Proroga al credito d’imposta per le imprese colpite dal sisma, maggiori fondi per lo smaltimento dei rifiuti e il funzionamento delle strutture speciali e modifiche per i rimborsi dell’Iva.  Sono queste, in sintesi, le misure previste dagli emendamenti al Decreto ‘Sostegni Bis’ (D.l. 73/2021) relative al sisma 2016 che la Regione Marche, con l’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli, d’intesa con il Commissario Straordinario Giovanni Legnini, ha presentato a tutti i gruppi parlamentari per essere inserite in occasione dell’approvazione della legge di conversione. Dal 26 maggio scorso, infatti, giorno di pubblicazione ed entrata in vigore della norma stessa, il Parlamento avrà 60 giorni per emendare il testo e convertirlo definitivamente in legge.

“Gli emendamenti che abbiamo proposto con il Presidente Acquaroli, la cui importanza auspichiamo venga recepita da tutte le forze politiche, vanno nella direzione di snellire ancor di più i tempi e le procedure utili alla ricostruzione post sisma – spiega Castelli -. Il tutto nell’ottica di agevolare sia il già encomiabile lavoro dei tecnici, pubblici e privati, sia di salvaguardare il futuro delle imprese che ancora oggi scontano i tremendi effetti delle ferite provocate dal sisma”. Nel dettaglio, il primo emendamento contiene, in considerazione del prolungamento dello stato di emergenza, la proroga fino al 31 dicembre 2021 del credito d’imposta (25% per le grandi imprese, 35% per le medie e 45% per le piccole) dovuto per gli investimenti delle imprese nei territori colpiti dal terremoto. Con il secondo emendamento, invece, si richiede la proroga fino al 2022 delle misure per incentivare il recupero dei rifiuti non pericolosi derivanti da attività di ricostruzione e demolizione dovuti al sisma 2016, nonché l’aumento dal 50% al 70% dei quantitativi per i siti autorizzati al deposito delle macerie. “Benché la raccolta e lo smaltimento delle macerie pubbliche sia in una fase ormai conclusiva – motiva l’Assessore -, i volumi di macerie private ancora da gestire sono elevatissimi mentre sono quasi esauriti i siti di deposito, il che potrebbe provocare il blocco della ricostruzione appena iniziata. In attesa di individuare nuovi siti e attivare il ciclo di riuso dei materiali, è necessario prorogare a tutto il 2022 la deroga dei limiti quantitativi autorizzati ed elevare al 70% il limite stesso per aumentare la potenzialità di recupero delle macerie negli impianti esistenti”.

 

La terza modifica richiesta al Decreto ‘Sostegni bis’ è sul rimborso dell’Iva per i lavori di riparazione e ricostruzione di immobili danneggiati e le anticipazioni per il pagamento della stessa imposta sulle fatture relative a ricostruzione o riparazione di edifici strumentali.

“Con questo emendamento – le parole dell’Assessore – si prevede la possibilità di chiedere il rimborso dell’eccedenza di Iva detraibile, risultante dalla dichiarazione annuale, limitatamente all’imposta relativa agli interventi di riparazione e ricostruzione di immobili danneggiati da eventi calamitosi per i quali siano già stati erogati contributi pubblici, anche nei casi in cui l’eccedenza sia inferiore a 2.582,28. E chiederemo che lo stesso rimborso possa essere richiesto anche per periodo inferiori all’anno e senza la presentazione della dichiarazione che attesta il patrimonio netto e la consistenza degli immobile, le cessioni di azioni o quote societarie e l’esecuzione dei  versamenti dei contributi previdenziali”.

Tra gli emendamenti, poi, anche quello relativo ai costi di funzionamento delle strutture di missione previste dall’art. 50-ter del D.l 189/2016, finalizzate al contrasto delle infiltrazioni mafiose nell’affidamento e nell’esecuzione dei  contratti  pubblici e privati. “È necessario – spiega sul punto Castelli – coprire le spese per gli esercizi 2021 e 2022, così come autorizzare quelle relative alla predisposizione e gestione delle piattaforme per il monitoraggio della ricostruzione, contenente le informazioni anagrafiche, finanziarie, fisiche e procedurali relative alla pianificazione e programmazione delle opere e dei relativi interventi”. Con lo stesso emendamento si chiede inoltre di “adeguare e razionalizzare le spese per il personale e per il funzionamento degli Uffici Speciali per la Ricostruzione e della Struttura commissariale” autorizzando lo stesso Commissario “a provvedere alle spese di funzionamento degli Uffici Speciali per la Ricostruzione (…) al fine di garantirne la funzionalità in relazione all’aumento del personale presso i medesimi uffici”. “È una misura – precisa Castelli – necessaria per consentire la funzionalità degli uffici, le cui dimensioni sono cresciute in relazione all’incremento delle pratiche per la ricostruzione”.

 

 

giovedì 17 giugno 2021  16:33

A Pesaro e Ascoli Piceno due appuntamenti dedicati alle Start Up organizzati dalla Regione Marche

A Pesaro e Ascoli Piceno due appuntamenti dedicati alle Start Up organizzati dalla Regione Marche

Fornire risposte innovative ai nuovi bisogni del mercato. E’ questo l’obbiettivo della legge dedicata alle start up approvata all’unanimità lo scorso mese di aprile (L.R. 29 aprile 2021 n. 6). E’ un tema strategico e non è un caso se è stato protagonista della prima legge del nuovo governo regionale. Le Marche avevano bisogno di una spinta così importante per far crescere una nuova generazione di protagonisti per una nuova economia regionale incentrata sull’innovazione, sulla conoscenza e sulla creatività.
Il vice presidente e assessore alle Attività produttive Mirco Carloni, sottolinea: “Oggi nel nostro sistema economico registriamo una velocità di cambiamento enorme nei prodotti e nei processi produttivi, da richiede tanto trasferimento tecnologico al loro interno. La start up è il vero acceleratore della competitività di un sistema industriale che vogliamo far crescere sul territorio marchigiano”.
Possono accedere al bando le imprese che al momento di presentazione della domanda devono possedere i requisiti dimensionali di micro o piccola impresa; risultare regolarmente iscritte nel registro delle imprese presso la CCIAA territorialmente competente da non più di cinque anni; avere unità operativa sul territorio regionale al momento della liquidazione del contributo. Per la sua realizzazione è stanziato un importo complessivo di € 1.000.000,00 che potrà essere integrato mediante risorse aggiuntive al fine di aumentare l’efficacia dell’intervento finanziario. L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto nella misura del 60% della spesa ammessa per la realizzazione del progetto. Il costo totale ammissibile del progetto di investimento non deve essere inferiore ad Euro 40.000,00. Il contributo regionale non potrà superare il valore di Euro 100.000,00. Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 10:00 del 15 giugno 2021 ed entro, e non oltre le ore 13:00 del 31 agosto 2021 sulla Piattaforma SIGEF (https://sigef.regione.marche.it). Fa fede la data della ricevuta rilasciata dal sistema informatico.
Per illustrare la legge, confrontarsi con gli stakeholder e fare il punto su questa importante segnale di rinnovamento per il nostro sistema imprenditoriale, la Regione Marche ha organizzato due appuntamenti: lunedì 21 giugno alle ore 15,30 nella sede di Pesaro della Camera di Commercio delle Marche e mercoledì 23 giugno alle ore 15,30 presso la sede della Camera di Commercio delle Marche di Ascoli Piceno.
Il programma della prima tappa di Pesaro prevede i saluti di Gino Sabatini (presidente della Camera di Commercio delle Marche) e gli interventi di Mirco Carloni (vice presidente della Regione Marche), Silvano Bertini (dirigente Servizio Attività Produttive regione Marche), Stefania Bussoletti (Dirigente P.F. Innovazione, Ricerca e Internazionalizzazione della Regione Marche), Emanuele Petrini (responsabile del procedimento), Paolo Mariani (direttore Uni.Co. Confidi Marche), Giorgio Guidi (Ceo The Hive incubatore d’impresa).
Ad Ascoli Piceno il programma sarà il seguente: saluti di Gino Sabatini (presidente della Camera di Commercio delle Marche), interventi di Mirco Carloni (vice presidente della Regione Marche), Silvano Bertini (dirigente Servizio Attività Produttive regione Marche), Stefania Bussoletti (Dirigente P.F. Innovazione, Ricerca e Internazionalizzazione della Regione Marche), Emanuele Petrini (responsabile del procedimento), Massimo Capriotti (direttore Uni.Co. Confidi sede di Ascoli Piceno, Enrico Battistelli (amministratore BP Cube incubatore d’impresa)
Tutte le start up che vogliono partecipare a questa iniziativa devono obbligatoriamente iscriversi seguendo le indicazioni pubblicate sul sito marcheinnovazione.it. Sulla pagina Facebook di Marche Innovazione verranno trasmessi in diretta digitale entrambi gli appuntamenti con possibilità di intervento degli utenti scrivendo negli appositi commenti.
I giornalisti che intendono partecipare agli eventi possono farlo presentandosi direttamente sul luogo dell’appuntamento.

 

 

 

giovedì 17 giugno 2021  14:28

Giorgia Latini: “Attraverso la cultura i marchigiani ritornano alla normalità e più forti di prima”

Giorgia Latini:

“Già il nome MarcheInVita enuncia che stiamo ritornando alla vita e i marchigiani, nonostante il sisma e la pandemia, non si scoraggiano e si contraddistinguono per la loro grande resilienza. Grazie alla cultura tutti quanti noi ci rialziamo, come se nella cultura fosse nascosto il segreto dell’Araba Fenice che risorge dalle ceneri anche più forte di prima. Come Regione ci stiamo davvero impegnando tanto per dare segnali di ripartenza attraverso le riaperture e il ritorno alla normalità. Questo interessante progetto si affianca al Festival annuale dei borghi MarCHESTORIE, che prenderà avvio nella sua prima edizione dal 2 al 19 settembre di quest’anno, è metterà in scena spettacoli nei borghi marchigiani, vera identità fondamentale dei nostri luoghi”.

Così l’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini è intervenuta questa mattina alla conferenza stampa di presentazione di “Marche InVita”, il progetto realizzato dalla Regione Marche in collaborazione con il Consorzio Marche Spettacolo e AMAT. La nuova edizione prevede lo svolgimento di spettacoli dal vivo come momento di rinascita dei luoghi e delle comunità colpite dal sisma nel 2016. Con la cautela necessaria e la dovuta organizzazione in sicurezza, il cartellone dei prossimi 15 mesi di “Marche InVita” assume, se possibile, ancora maggior valore dopo l’emergenza pandemica. Gli stessi operatori dello spettacolo, negli anni precedenti, con le loro tournée, erano stati gli alfieri della ripresa e un riferimento per la popolazione contro la precarietà economica e psicologica; questa volta, la precarietà socio economica ha investito direttamente e profondamente anche l’intero mondo della cultura e dell’arte, alle prese con una crisi senza precedenti dopo il forzato stop connesso alla pandemia.

Un calendario ancora in divenire fissa appuntamenti sino a dicembre 2021, per oltre 80 spettacoli in programma, con molti artisti della scena nazionale coinvolti in un ampio cartellone. Le esibizioni raggiungeranno le diverse località colpite dal terremoto (36 Comuni già in questa prima fase). Tra gli appuntamenti, “La Milanesiana”, diretta da Elisabetta Sgarbi, e poi molti altri nomi di prestigio: Luca Violini in “Il piccolo principe”; Aldo Cazzullo, con il suo “A riveder le stelle”, con la partecipazione di Piero Pelù; Laura Morante, alle prese con “Medea”; Cesare Catà, con il suo “Shakespeare On the Mountains”.

Il cartellone musicale propone, tra gli altri, il violoncello di Mario Brunello e la Musicamdo Jazz Orchestra, nell’ambito del festival Sibillini Live. Ed è proprio la dimensione festival che quest’anno riveste particolare importanza con l’edizione 2021 di AscoliPicenoFestival, il Ginesio Fest, il Montelago Celtic Festival e il Camerino Festival.Cadenza periodica hanno poi il progetto Salotto Lirico sotto le Stelle, curato dall’Associazione Opera, e le Cirques des Arts a cura del circo Takimiri. Un palcoscenico itinerante e di grande pregio, Marche InVita che, a partire da questa estate sino all’agosto 2022, coinvolgerà cittadini e turisti insieme per rivitalizzare un tessuto sociale reso fragile dal sisma.

 

 

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