Grande soddisfazione a Urbino per il successo dei suoi studenti a “Learning by Doing” di Confindustria

Grande soddisfazione a Urbino per il successo dei suoi studenti a “Learning by Doing” di Confindustria

Urbino – La sezione Learning by Doing University – il premio di Confindustria Marche – ha visto Primo Classificato il lavoro “La personalizzazione del prodotto nell’industria 4.0”, tema proposto dall’azienda Supercap srl, supervisionato dal professor Alessandro Aldini e realizzato da Christel Sirocchi, Cristian Barzotti, Luca Grasso, Luca Martinangeli, Nicholas Kania dell’Università degli Studi di Urbino (https://youtu.be/telLEyxFcko)

 

Menzione speciale a:

Remote selling: nuovi scenari post Covid-19. Il caso Former In Italia” seguito dal professor Alessandro Pagano e realizzato dai due gruppi, composti da:

Denise Dichiara, Elisa Gonini, Martina Merlonghi (https://youtu.be/8wszaEc5RZ)

Gledis Bllano, Sofia Bronzini, Sara David, Giulia Gatticchi (https://youtu.be/V23Gib0iqkw )

Confindustria Pesaro Urbino ha poi rilasciato una menzione speciale per gli elaborati seguiti dal professor Marco Cioppi, che hanno realizzato un progetto di comunicazione-marketing aziendale e territoriale, molto apprezzato dalle aziende coinvolte e sotto riportate, con i relativi abbinamenti:

Questa edizione del Learning by Doing University, a cui il nostro Ateneo partecipa da oltre un decennio, ha segnato un altro importante traguardo” afferma la professoressa Mara Del Baldo, referente scientifico del progetto per Uniurb “anche considerando le difficoltà legate alla pandemia, che ci ha chiamati ad un rinnovato coraggio e ad esprimere nuove energie nel coltivare ed arricchire una collaborazione preziosa con Confindustria e il tessuto imprenditoriale e istituzionale del nostro territorio. Importante perché la partecipazione degli studenti, dei docenti, così come degli imprenditori è stata forte, in termini di numero di progetti, di qualità degli elaborati e di sempre maggiore condivisione degli approcci e delle prospettive che vedono una felice sintesi di competenze e conoscenze, espresse dal mondo accademico e da quello imprenditoriale nell’affrontare in modo creativo problemi aziendali e cogliere nuove opportunità su cui crescere assieme, in pieno accordo con lo spirito della terza missione. Non posso che confermare, pertanto, la convinzione della vitalità e della validità del Learning by Doing University, che di fatto è pionieristico rispetto alle iniziative cresciute negli ultimi anni, e capace di rafforzare il legame tra le istituzioni deputate alla formazione dei giovani con il tessuto socio-economico regionale, ed esprimere con soddisfazione che, anche per quest’anno, il progetto ha dato prova di sapere superare brillantemente le difficoltà, grazie al coraggio, alla dedizione e alla passione di tutti gli attori coinvolti>.


Per il professor
Alessandro Aldini, Delegato Rettorale al Placement dell’Ateneo “l’iniziativa di Confindustria ha sempre rappresentato un punto di riferimento importante nel percorso di formazione dei nostri studenti, in quanto crea un ponte indispensabile tra studio accademico ed esperienza professionale. E lo fa attraverso progetti veri che, in un contesto anche competitivo, stimola i giovani a mettersi alla prova su terreni inesplorati. Ho sempre colto nei miei gruppi quella sensazione di arricchimento personale, al termine dell’esperienza e indipendentemente dall’esito, che in pochi mesi di lavoro influisce in modo davvero significativo sul loro processo di maturazione e sulla loro self-confidence. Questo contributo è tanto più importante in momenti critici e incerti come quelli vissuti da inizio 2020, per cui confido davvero che l’impegno di Confindustria rappresenti un investimento per il futuro da costruire che attende i nostri giovani>.

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