IN CASO DI MALTEMPO GLI SPETTACOLI SI TERRANNO PRESSO IL TEATRO CONCORDIA
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San Benedetto del Tronto – Presso Piazza Bice Piacentini, nel Paese Alto di San Benedetto del Tronto, questa estate sarà possibile assistere alla riduzione e adattamento delle Opere di Pietro Mascagni e Giuseppe Verdi per canto, quartetto d’archi, pianoforte e voce narrante: sabato 17 e domenica 18 luglio verrà messa in scena “Cavalleria Rusticana”, mentre giovedì 12 e venerdì 13 agosto sarà la volta de “Il Trovatore”.
In caso di maltempo gli spettacoli si terranno presso il Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto.
Le due Opere sono state rappresentate in città raramente: due sole volte “Il Trovatore”, presso il Teatro Concordia nel 1907 ed all’aperto nell’estate del 1967; una sola volta nel 1947 “Cavalleria Rusticana”, sempre al Teatro Concordia.
“Cavalleria Rusticana” è un’opera in un unico atto di Pietro Mascagni , su libretto di Giovanni Targioni Tozzetti e Guido Menasci ; fu la prima opera composta da Mascagni ed è certamente la più nota fra le sedici composte dal musicista livornese (oltre a Cavalleria rusticana, solo Iris e L’amico Fritz sono rimaste nel repertorio stabile dei principali enti lirici). Il suo successo fu enorme già dalla prima volta in cui venne rappresentata al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890 e tale è rimasto sino ad oggi.
L’opera è tratta da una storia vera narrata da Giovanni Verga nella raccolta “Vita dei campi” e racconta un episodio di vita paesana che si svolge in un solo giorno, quello di Pasqua. Turiddu, al ritorno da militare, ha trovato la fidanzata da lui tanto amata, sposata ad un altro. Dopo aver cercato di dimenticare questo sentimento, seduce e si fidanza con la giovane Santuzza, ma prende a corteggiare Lola, anche se sa che è sposata. Il giorno di Pasqua la tresca ed il tradimento diventano di dominio pubblico ed i contendenti si sfideranno a duello.
“Il Trovatore” è un’opera di Giuseppe Verdi rappresentata in prima assoluta il 19 gennaio 1853 al Teatro Apollo di Roma; la prima fu un grande successo, tanto che con nessun’altra delle sue opere (neppure “Nabucco”) Verdi toccò così rapidamente il cuore del suo pubblico. E’ la seconda opera della “trilogia popolare” creato tra “Rigoletto” e “La Traviata”.
Il melodramma è ambientato in Spagna al principio del secolo XV e racconta, con un bel canto espressivo, fiammeggianti passioni come l’amore, la gelosia e la vendetta. Manrico e il Conte di Luna, innamorati della stessa donna, nel dramma si fronteggiano fino alla morte come nemici, senza sapere di essere fratelli.
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Il giorno delle recite il botteghino presso Piazza Bice Piacentini aprirà alle ore 19.
Una “Cavalleria Rusticana” che evoca ricordi
a San Benedetto del Tronto
In Piazza Bice Piacentini, nel Paese Alto di San Benedetto del Tronto, questa estate sarà possibile assistere, sabato 17 e domenica 18 luglio, alla riduzione e adattamento per canto, quartetto d’archi, pianoforte e voce narrante dell’ Opera di Pietro Mascagni “Cavalleria Rusticana”.
Questo evento ci da l’occasione per ricordare i trascorsi del celebre compositore nel nostro territorio.
Come noto Pietro Mascagni (Livorno 7 dicembre 1863 – Roma 2 agosto 1945), visse a cavallo tra ottocento e novecento ed ebbe un successo formidabile nel 1890 col suo primo capolavoro, che fu proprio “Cavalleria rusticana”.
La prima visita nel Piceno del musicista avvenne in occasione dei festeggiamenti per l’inaugurazione del tronco ferroviario Ascoli – San Benedetto (1 e 2 maggio 1886), durante i quali era prevista l’esibizione della “Compagnia italiana di operette comiche” diretta da Ciro Scognamiglio, il cui corpo orchestrale era allora diretto dal ventitreenne compositore livornese.
Durante la permanenza in Ascoli, la compagnia si sciolse per difficoltà economiche e Mascagni, in gravi difficoltà finanziarie, fu ospitato in casa della famiglia Galeazzi.
Mascagni fu di nuovo ad Ascoli nel 1896 quando, in occasione del cinquantenario del Teatro Ventidio Basso, su invito di Reginaldo e Giuseppe Galeazzo Galeazzi, venne a dirigere per due sere la Filarmonica Ascolana nell’esecuzione della sua opera “L’amico Fritz”.
Altra visita testimoniata nel nostro territorio avvenne nel 1932 quando Mascagni fu ospite, assieme alla moglie Lina, a San Benedetto del Tronto nel villino Chauvet, di proprietà dei coniugi Vincenzo Bellezza e Clary Zannoni Chauvet.
Furono momenti di allegria trascorsi assieme ai Bellezza, al tenore Giuseppe De Luca e a molti aristocratici del luogo, caratterizzati da eccellenti cene a base di brodetto presso il Grande Albergo Bagni e da una serata trascorsa nel mastio della fortezza di Acquaviva Picena.
Grande Albergo Bagni, San Benedetto del Tronto estate 1932, galà in onore di Pietro Mascagni
(foto con autografo del Baritono Giuseppe De Luca e del Maestro Vincenzo Bellezza)
Da sinistra l’avvocato Gaetano Catenacci, seduti Giuseppe De Luca, Lina Mascagni, Pietro Mascagni, Giulia De Luca, il Dr. Rodolfo Piattelli, l’architetto Vincenzo Pilotti (Marino del Tronto 1872 – Ascoli Piceno 1956, professore ordinario di architettura all’università di Pisa, intimo amico di Giacomo Puccini per il quale costruì la villa di Viareggio e la tomba di Torre del Lago); dietro i Mascagni in piedi Vincenzo Bellezza e a fianco seduta Clary Bellezza; dietro i Bellezza Gino, Imelda, Lidia e Maria Flajani. In fondo a sinistra il gestore del Grande Albergo Bagni (dal 1924 al 1933), Imperio Ricchi.